La primavera della memoria italiana arriva a Parigi

Dal 17 al 19 marzo, una kermesse di eventi sul tema della memoria
La primavera della memoria italiana arriva a Parigi

L'associazione Italia in rete, di cui fa parte l'Associazione Emilia-Romagna di Parigi, e il Consolato Generale d'Italia a Parigi parteciperanno alla biennale "Printemps de la Mémoire" organizzata dal Réseau Mémoires et Histoires con diverse e variegate iniziative intorno al Centro virtuale di storia orale e popolare dell'emigrazione italiana.

Il titolo della kermesse, nelle giornate del 17 e 19 marzo, si fa programma. Un centro virtuale è uno spazio archivistico e museale geolocalizzato nell'immenso universo del web. Pratico perché gli spazi sono estensibili a piacere. Perenne perché dà una seconda e duratura vita a mostre ed eventi che una volta finiti si fossilizzerebbero in un deposito o nei cassetti di un presidente d'associazione. Potenzialmente efficace per gli under 30, tendenzialnente webivori e poco inclini a frequentare musei della memoria.

Proprio per questo gli organizzatori si sono inventati un concetto originale che trasformerà gli spazi del Consolato in sito in cui "navigare" e capitare sul "reale" che è stato alla base dei progetti memoriali del centro virtuale.

Le sale del Consolato ospiteranno le performance artistiche di attori, cantanti e musicisti che si alterneranno con concerti, letture e spettacoli che hanno ispirato la loro ricerca artistica. Ci saranno anche letture di Libera Francia e performance della Brigata Sinfonica in omaggio alle vittime delle mafie, il cui giorno del ricordo ricorre il 21 marzo.

Verranno allestite due mostre: le fotografie dell'Accademia Vitti, atelier d'artista creato nell'Ottocento da artiste ciociare, da donne, per le donne in un'epoca e in un mondo piuttosto maschile. La mostra del mese, allestita invece al secondo piano è "Partigiani e Resistenti: i geni dell'antifascismo", un progetto delle associazioni Fratellanza Reggiana ed Emilia-Romagna, con le foto in bianco e nero di Veronica Mecchia.

In una sala attigua, si affronterà il tema del "turismo della della memoria" in cui Antonio Canovi, geo-storico dell'UniMoRe (Università di Modena e Reggio), ideatore delle geo-esplorazioni negli appennini e nella regione parigina, risponderà a domande su memoria e luoghi, usando live gli strumenti del mestiere, cartografie, archivi, fonti orali e popolari. E' ancora Canovi, l'ideatore di una raccolta di interviste (video) sul "cosa vuol dire 'far' memoria", che saranno realizzate anche nella due giorni consolare.

Anche la tavola rotonda – dal titolo, appunto, "Far memoria" – vedrà la partecipazione di grandi firme degli studi storici: Eric Vial (ENS-Università Cergy-Pontoise), Marie-Claude Blanc-Chaléard (Università Paris-Ouest Nanterre), Manuela Martini (Università Paris 7 Diderot) e Antonio Canovi (Università Modena e Reggio Emilia). Oltre ad introdurre i dati e la tipologia dell'emigrazione italiana in Ile de France, accompagneranno il pubblico attraverso la storia degli studi dell'emigrazione, passati in qualche decennio da ricerche accademiche e centri di documentazione come il CEDEI (Centro Studi e Documentazione sull'Emigrazione italiana) a riflettere su Storia e Memoria, sulle fonti orali, su strumenti come il Centro virtuale.

Il CNAM (Conservatorio Nazionale Arti e Mestieri) organizza il 18 marzo una giornata di studi sul "Formare alla raccolta di memoria" intorno ai due direttori dei master di Public History organizzati dalle Università di Paris-est Créteil et di Modena e Reggio, i professori Catherine Brice et Lorenzo Bertucelli . Di che si tratta? Della Storia per il grande pubblico, con forme più accattivanti rispetto ai libri (ad esempio concerti, spettacoli, film), in cui gli storici devono trovare un loro fondamentale ruolo accanto alla massa di raccolta di testimonianze spontaneamente organizzata dal mondo associativo.

Tra i punti di forza della giornata del 19, il laboratorio-degustazione "percorsi di memoria e di sapori" di Mariagrazia Veneziale (Ita-liens), una sorta di sfoglina cantastorie che partendo dalla spiga di grano arriverà alle tagliatelle.

Infine anche il Consolato tornerà su un "come eravamo" esponendo, sempre in maniera virtuale, delle foto degli anni '60 scovate negli archivi.

 

Il completo programma dell'evento