La Consulta incontra gli emiliano-romagnoli residenti in Europa

L’attività delle associazioni di emigrati emiliano-romagnoli e la nuova emigrazione al centro dei lavori
La Consulta incontra gli emiliano-romagnoli residenti in Europa

Si è tenuta a Parigi il 24 e 25 novembre la prima Conferenza d’area della legislatura, momento di incontro tra la Regione ed i corregionali residenti all’estero. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni di emiliano-romagnoli residenti in Europa che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il Presidente ed il Vice presidente della Consulta sulle attività che la Regione Emilia-Romagna realizzerà nei prossimi anni a loro favore. Come affermato dal Presidente Gian Luigi Molinati, il 2016 rappresenta un anno di ripartenza per il lavoro della Consulta che intende mettere al centro della propria attività oltre all’ascolto degli emigrati progetti concreti a favore dei giovani e della promozione della regione e delle sue eccellenze nel mondo.

Presente anche la Presidente della Commissione per la Parità ed i Diritti delle Persone, Roberta Mori che ha evidenziato come l’approvazione della Legge regionale 5/2015 all’inizio dello scorso anno abbia rappresentato un segnale di impegno della Regione su queste tematiche.

I giovani ed i progetti delle associazioni sono stati al centro della riflessione nella giornata di giovedì e nella mattinata di venerdì, mentre il pomeriggio di venerdì la conferenza si è aperta al pubblico esterno con il seminario “L’Europa dei giovani emiliano-romagnoli: la nuova emigrazione”.

Dopo l’introduzione di Paolo Balduzzi dell’Università Cattolica di Milano che ha illustrato i dati della ricerca realizzata lo scorso in collaborazione con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo sulla nuova emigrazione ed i giovani che, dopo un periodo vita all’estero per motivi di lavoro o di studio, hanno poi scelto di rientrare a vivere in Italia, sono stati illustrati progetti di accoglienza realizzati in Francia, Gran Bretagna e Germania. Dopo l’introduzione del console Andrea Cavallari che ha delineato la situazione in Francia, è stato presentato “Vivere e lavorare in Francia”, progetto che ha portato alla realizzazione di un sito web e di una app rivolta a chi intenda trasferirsi oltralpe e che ha visto attivamente coinvolta l’Associazione Emilia-Romagna di Parigi che ha lavorato a stretto contatto con il Comites ed il consolato parigini. L’esperienza londinese è invece stata raccontata da Don Giuseppe De Caro della Chiesa italiana di San Pietro a Londra che, con il progetto “Benvenuti a bordo”, rappresenta un punto di riferimento per tutti i nuovi emigrati italiani nella capitale britannica, in cui si stima che al momento vivano circa 500.000 italiani. L’esperienza tedesca è invece stata raccontata dai Presidenti delle associazioni di emiliano-romagnoli di Berlino e di Stoccarda, rappresentative di una Germania che, come avveniva anche nel secondo dopoguerra, rappresenta una metà attrattiva per tanti giovani italiani. L’incontro è terminato con il racconto di giovani che dall’Emilia-Romagna si sono trasferiti stabilmente o temporaneamente all’estero, delle motivazioni che li hanno portati a questa scelta e delle opportunità che i Paesi di residenza offrono e delle difficoltà incontrate.