Novanta persone per il «Burgoni Day» a Montecreto

Giliola Burgoni ha riunito sull’Appennino modenese i discendenti italiani e stranieri di Antonio, emigrato negli Usa nel 1907
Novanta persone per il «Burgoni Day» a Montecreto

La riunione dei Burgoni

La sfida non era facile: riunire per la prima volta i discendenti di Antonio Burgoni emigrato nel 1907 da Montecreto (Modena) e approdato a Ladd nello Stato dell’Illinois (Usa), e del fratello Geminiano, che lo raggiunse nel 1908 per poi trasferirsi in Texas nel 1911. Antonio rimase tutta la vita a Cherry, dove  morì nel 1942. Il suo unico figlio maschio Joseph Anton continuò la stirpe con i suoi cinque figli. L’incontro a Spring Valley tra Jerry (Gerald) ei suoi frateli e la lontana cugina Giliola Burgoni, che ora vive a Firenze, ha consentito la riunione, organizzata da Giliola in tutti i particolari, del “Burgoni Day” il 27 settembre scorso a Montecreto. Alla “reunion” dei Burgoni erano presenti anche Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Luciana Serri, già sindaco di Lama di Mocogno e presidente della Comunità Montana del Frignano,  e la vicesindaco del Comune di Montecreto Elisabetta Fontana.
«La Ellis Island Passenger List documenta che Antonio era nato a Montecreto nel 1882 e aveva attraversato l'Oceano sul piroscafo La Touraine partito da Le Havre e arrivato a New York il 12 maggio 1907» – racconta Giliola Burgoni. «Inizialmente Antonio lavora in miniera; la moglie Domenica Rivasi lo raggiungerà più tardi a Cherry e insieme gestiranno per molti anni la Cherry’s Tavern e un negozio di alimentari.
Morirà nel 1945 senza poter più rivedere il paese da dove era partito». «Nascono tre figlie e un solo maschio al quale Antonio darà il nome di Giuseppe Antonio (Joseph Anton). I Burgoni che sono arrivati dagli Stati Uniti per celebrare il Burgoni Day – spiega Giliola - sono infatti i figli di Joseph Anton, vale a dire i gemelli Diane e David, Joseph Anton II, Daniel e Gerald».
Per i dieci Burgoni arrivati dagli Stati Uniti per la riunione di famiglia a Montecreto, «poter visitare i luoghi da dove il loro nonno era partito è stata una grande emozione – ha aggiunto Giliola Burgoni. Jerry, il più giovane, ha già detto che vuole tornare presto e stare almeno una settimana a Montecreto dove si respira un'aria salubre nella quiete del ben curato centro storico».

Oltre ai Burgoni arrivati dagli Usa, erano presenti Giuseppe Burgoni che vive dal 1950 in Venezuela,  quattro discendenti di Giovannina Burgoni che sempre in quegli anni era emigrata col marito in Francia, e i Burgoni italiani. Il numero totale dei Burgoni insieme ai coniugi che li accompagnavano è stato di 90 persone.    
Carlo Beneventi, fotografo e appassionato ricercatore delle tradizioni culturali del Frignano, ha proiettato un dvd che ha contribuito a rendere questi luoghi dell’Appennino modenese comprensibili e coinvolgenti per i discendenti esteri della famiglia.

Il programma del Burgoni Day comprendeva, dopo la S. Messa e la visita al castello e al museo di Montecuccolo, il pranzo ad Acquaria e la visita al ponte di Olina, alla torre medievale e alla casa con balchio porticato, tipica casa appenninica di famiglia agiata, che nel Settecento era di proprietà di un Burgoni, Domenico. I Burgoni americani, francesi e venezuelani rimarranno in Italia ben 3 settimane. Dopo una visita d'obbligo a Firenze, Siena e Venezia, concluderanno il loro viaggio a Roma dove assisteranno all'udienza papale del mercoledì.

Giliola Burgoni con passione ed entusiasmo ha vinto la sua sfida.