Nasce il Comitato Bologna Portland con un progetto della Consulta

In occasione del 10° anniversario del gemellaggio tra le due città, presentato il programma «Casa Bologna»
Nasce il Comitato Bologna Portland con un progetto della Consulta

L'aperitivo per lanciare il progetto di "Casa Bologna" a Portland

Ieri  7 maggio a Bologna l’Associazione Lavitabella nel corso di un aperitivo presso il Bar Mercato in via Belvedere 13 ha presentato il progetto «Casa Bologna» del Comitato Bologna Portland, istituito in occasione del  10° anno di gemellaggio tra le città di Bologna e Portland, nello Stato americano dell’Oregon.
Il Comitato nasce dalla collaborazione tra la stessa Associazione Lavitabella e la Portland-Bologna Sister City Association, con l’obiettivo di consolidare i rapporti tra le due città che hanno molti aspetti in comune, come la dimensione, le due prestigiose Università urbane (l’Alma Mater e la Portland State University), la cultura del cibo (con la presenza di Slow Food e dei mercati locali a kilometro zero), la ricerca medica e scientifica (con l’Istituto Rizzoli di Bologna e la Oregon Health & Science University) e la passione per le arti.Il progetto «Casa Bologna»  del Comitato Bologna-Portland è sostenuto dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: il decennale patto di amicizia tra le due città e la presenza a Portland di un’associazione no profit che già promuove Bologna e il territorio emiliano nello Stato dell’Oregon, consentirà di approfondire questi legami radunando nella Portland-Bologna Sister City Association i bolognesi , gli emiliano-romagnoli e gli italiani che vivono, studiano e lavorano nella “città delle rose” sul Pacifico, sede del famoso Portland Rose Festival.

Sarà così possibile – spiega Massimo Antinucci dell’Associazione Lavitabella – «unire più concretamente le due città attraverso missioni commerciali, programmi di turismo e istruzione, partnership istituzionali e governative e residenze all’estero». «Mi auguro – ha aggiunto la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini – che il Comitato Bologna Portland con il suo programma di scambi universitari, turistici ed economici riesca ad essere un ponte tra le due città nel segno di una condivisione di interessi e opportunità che si muovono sul filo della cultura, di internet e della tecnologia. Già il fatto che a Portland sia nata un’associazione di  cittadini uniti da passioni e interessi per l’Italia e Bologna, è un fatto straordinario, che testimonia le potenzialità di questo legame».

Il progetto «Casa Bologna»

l programma di «Casa Bologna» prevede che entro l’estate 2014 si svolga a Portland una settimana di eventi e laboratori in collaborazione con la Portland Bologna Sister City Association e l’Unione dei Comuni delle Valli del Savena e dell’Idice. Tra gli eventi, un cineforum con la proiezione del film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, una presentazione di libri, la mostra fotografica di Sara Colombazzi "Bologna e la sua cultura tra i volti e i libri di chi la ama", una call-conference con l’Italia utilizzando Skype su “L’Appennino Rurale” a cura dell’Unione dei Comuni e delle Valli del Savena, una lezione di cucina di prodotti della tradizione emiliana, una degustazione di prodotti e vini emiliano-romagnoli e la cena conclusiva per i partecipanti all’evento.
Saranno coinvolti gli emiliano-romagnoli di Seattle, Portland e San Francisco. Gli operatori italiani che lavoreranno al progetto saranno ospitati da famiglie della rete dell’Associazione Portland Bologna Sister City, permettendo un risparmio sui costi e promuovendo allo stesso tempo il turismo di contatto e relazione. Per incentivare il turismo “di ritorno” si potrà prevedere un evento di richiamo degli emiliano-romagnoli all’estero da organizzare a Bologna.