La Germania cerca lavoratori italiani qualificati

E' on line un portale in lingua italiana per ottenere il riconoscimento della qualifica. Particolarmente richiesti medici e ingegneri.
La Germania cerca lavoratori italiani qualificati

Medici, ingegneri, dentisti, ma anche infermieri, insegnanti, artigiani. I tedeschi cercano forza lavoro immigrata, soprattutto (ma non solo) quella più scolarizzata, rappresentata dai professionisti. Da qualche mese hanno lanciato un portale interamente in lingua italiana per evitare problemi di traduzione e incomprensioni lessicali: www.riconoscimento-in-germania.it. L’idea è di aiutare chi vuole trasferirsi in Germania ad ottenere il riconoscimento della qualifica professionale anche nel loro Paese senza perdersi nei mille rivoli della burocrazia”.

A scriverne è Fabio Savelli sulla versione online del Corriere della Sera.

“Prima fase: trova l’ufficio di riconoscimento. Basta inserire dove sei (o dove vuoi andare a vivere) e il sistema ti elabora immediatamente lo sportello più vicino per adempiere tutte le pratiche del caso.
Seconda fase: sezione riconoscimento professionale. Il portale ti spiega per filo e per segno che cosa significa riconoscere la propria professione, distinguendo tra quelle regolamentate e quelle no, perché le prime hanno l’obbligo di dover essere riconosciute (ad esempio medici e infermieri), le seconde invece hanno una procedura di riconoscimento opzionale. In una specifica sottosezione ci sono poi le indicazioni per i titoli accademici con la possibilità di chiedere una valutazione gratuita del diploma presso l’ufficio centrale per la formazione straniera (Zab). C’è poi la parte relativa ai fondamenti giuridici, in cui si aiuta il giovane professionista con il sogno di lavorare nel Paese di Goethe a districarsi tra le diverse normative dei Länder. Non basta.
Terza fase: Il sito ideato dai consulenti del governo in tema di immigrazione qualificata ha previsto anche una serie di informazioni utili per la parte relativa al soggiorno e all’accesso al mercato del lavoro, ovviamente distinguendo tra chi è cittadino dell’Unione europea e chi non lo è. Prevedendo persino una Borsa lavoro che segnala in tempo reale quali sono le professioni più ricercati e le posizioni attualmente aperte divise per categoria.Quarta fase: il servizio di assistenza telefonica. Se il portale non risponde a tutti quesiti ci pensa l’ufficio federale per la migrazione (Bamf) attivo dalle 9 alle 15 dal lunedì al venerdì e disponibile in tedesco e in inglese.
Qui l’operatore in lingua italiana non c’è, ma d’altronde una minima della conoscenza della lingua inglese è di ordinanza. Infine i numeri: in pochi mesi gli accessi dall’Italia sono stati 27mila”.