La Consulta in streaming
Per consentire a tutti di seguire la riunione della Consulta, giovedì 26 giugno e venerdì 27, i servizi informatici della Regione hanno attivato la diretta streaming. E' possibile, anche all’estero, seguire, il 26 a iniziare dalle 9.30, la discussione sui progetti di legge di riforma della legge regionale di settore n. 3/2006 che ha istituito la “nuova” Consulta (organismo che esiste dal 1975 per occuparsi delle relazioni con le comunità emiliano-romagnole all’estero). Alla discussione, preceduta dall’intervento della presidente della Consulta Silvia Bartolini, parteciperà Monica Donini, presidente della IV commissione dell’Assemblea legislativa regionale. Sono stati invitati i consiglieri regionali firmatari delle proposte di riforma della legge. La mattinata terminerà con il dibattito sulle proposte di riforma della legge istitutiva della Consulta.
Venerdì 27 sarà possibile, sempre la mattina a partire dalle 9.30, seguire il seminario sulla nuova emigrazione italiana, che prende spunto da un fenomeno recente, indotto dalla crisi economica che interessa anche i giovani della nostra regione. Scrive il Censis nel suo rapporto su “I giovani, navigatori del nuovo mondo globale”: “Anche nel 2013 sempre più italiani hanno deciso di lasciare il Paese e avviare un nuovo progetto di vita oltre confine. Tra chi l’ha fatto per motivi di lavoro, per migliorare le proprie prospettive o per trovarne uno, chi per ragioni personali e affettive, chi per sentirsi davvero cittadino globale, si tratta di un fenomeno crescente i cui effetti, per ora ancora poco visibili, sono destinati a impattare fortemente sulla società e sull’economia italiana. Nell’ultimo decennio il numero di cittadini che hanno trasferito la propria residenza all’estero è più che raddoppiato, passando dai circa 50mila del 2002 ai 106mila del 2012 (+115%). Ma è stato soprattutto nell’ultimo anno che l’incremento dei trasferimenti è stato particolarmente rilevante (+28,8% tra il 2011 e il 2012), segno di una tendenza destinata probabilmente a estendersi ancora di più nel prossimo futuro. Nel 54,1% dei casi, i “cancellati” avevano meno di 35 anni e sono andati ad arricchire le fila già copiose di un’Italia oltre confine che secondo l’Aire ammonta a oltre 4,3 milioni di connazionali”.