Grande successo a Londra per la festa delle associazioni dei piacentini

Oltre trecento i partecipanti. Tra i rappresentanti delle istituzioni regionali presenti, anche la presidente Silvia Bartolini
Grande successo a Londra per la festa delle associazioni dei piacentini

Festa Piacentini a Londra

Grande successo per la festa dei piacentini a Londra (Piacenza Insieme, Amici di Santa Franca, Amici di Gropparello, Pedina Val d'Arda e Monastero Val d'Arda) , che si è tenuta lo scorso 10 maggio. Il consueto ritrovo a cui hanno partecipato quest’anno oltre 300 persone, sì è consumato nella sala dei Padri Scalabriniani. Alla serata ha partecipato una rappresentanza delle istituzioni emiliano romagnole con Maurizio Parma vicepresidente della Provincia, Gian Luigi Molinari sindaco di Vernasca e Silvia Bartolini presidente della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo che è intervenuta dicendo: «Sono a vostra disposizione per rilanciare i temi dell’emigrazione e per favorire l’incontro e il raccordo tra le vecchie e le nuove dinamiche migratorie». I dati infatti parlano chiaro: nel 2013, il 71% dei giovani tra i 20 ed i 40 anni che hanno lasciato l’Italia per cercare nuove opportunità di studio o di lavoro, hanno scelto come destinazione  il Regno Unito.

La festa dei piacentini a Londra ha fornito l’occasione per promuovere il territorio piacentino e i suoi ottimi vini e salumi e questo grazie alla presentazione del progetto regionale di sviluppo rurale “Turismo in Appennino piacentino” e alla presenza di alcuni imprenditori agricoli della Valdarda. Ma non solo. L’incontro ha sancito, se ancora ce n’era bisogno, la fratellanza tra le comunità dei piacentini e dei parmensi in terra d’Albione. Come ha sottolineato Mauro Ongeri, presidente della comunità piacentina a Londra: «Il valore fondamentale dell’amicizia ci ha tenuto insieme in questi anni e ora siamo pronti a lavorare assieme ai nostri amici di Parma senza smantellare le singole associazioni, ma pensando di organizzare un evento comune sfruttando la grande coesione che ci unisce e il fatto che le nostre realtà rimangono fra le più radicate ed organizzate di tutta la città».