Giunta Errani determinata: la Consulta non si tocca
La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo non si tocca. E' questo il messaggio che il neo-assessore della giunta Errani Luciano Vecchi e' venuto a consegnare questa mattina all'incontro sulle proposte di riforma della Consulta, organizzato questa mattina in Regione e trasmesso in diretta streaming. Un summit, l'ultimo della legislatura, che non ha mancato di suscitare polemiche, visto il 'boicottaggio'
annunciato ieri dai quattro capigruppo firmatari di proposte di legge in materia, quelli di Movimento 5 stelle Lega, Idv e Udc, che hanno anche invitato la presidente della commissione competente, Monica Donini, a non intervenire alla riunione.Donini pero' c'e', ma soprattutto c'e' la giunta Errani, che chiude definitivamente il discorso dell'abrogazione.
"Non si puo' ragionare dell'azzeramento di questa esperienza", dice Vecchi. "Siccome dopo 15 giorni sono ancora in franchigia, diro' quello che penso- premette l'assessore-. Dal punto di vista amministrativo e del Governo di questa Regione non puo' che essere fatto un ringraziamento molto sincero a coloro che hanno dato vita ad una delle esperienze piu' apprezzate ed avanzate" dell'Emilia-Romagna. Insomma, all'inizio del nuovo corso di viale Moro, nella primavera prossima, la Consulta ci sara' ancora.
"Penso che il primo punto politico da assumere- prosegue l'assessore Vecchi - e' che con tutti i limiti e le possibilita' di miglioramento che hanno le cose umane quanto prodotto fino ad oggi dalla Consulta debba essere riconosciuto e valorizzato. Alcune forze politiche- sottolinea- si sono fatte protagoniste di proposte di abrogazione. Non e' nell'ottica di questa amministrazione dare sponda a iniziative di questo tipo".
Visto il poco tempo a disposizione e la lontananza di un accordo in assemblea legislativa, e' anche probabile che la legge che regola il funzionamento della Consulta non venga nemmeno ritoccata. Bartolini, che ha tracciato una sorta di bilancio conclusivo dei suoi due mandati ("abbiamo fatto un buon lavoro", sottolinea), e' infatti tornata a sollecitare i consiglieri regionali a dire una parola chiara su cosa intendono fare della Consulta: "vogliamo andare avanti o no?".