E’ morto nella sua casa di Bologna Claudio Abbado

Il direttore d’orchestra ricordato dal presidente della Repubblica e da tutte le istituzioni in visita alla camera ardente
E’ morto nella sua casa di Bologna Claudio Abbado

Il maestro Claudio Abbado

E’ spirato a Bologna il 20 gennaio Claudio Abbado, uno dei direttori d’orchestra più celebri in Italia e in tutto il mondo. Direttore de La Scala di Milano, della Staatsoper di Vienna e dei Berliner Philharmoniker, Abbado è stato nominato senatore a vita dal Presidente Napolitano il 30 agosto scorso. Da diversi anni risiedeva a Bologna, in piazza Santo Stefano.

“Un grande uomo di cultura, un simbolo dell’Italia nel mondo, che da un anno a questa parte dava lustro anche alle nostre istituzioni, dopo la nomina a senatore a vita. Un grande uomo che credeva nella musica come via per il riscatto sociale, soprattutto per i ragazzi e i giovani. E un uomo che aveva scelto anche la nostra regione, l’Emilia-Romagna, lui, direttore artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna. E voglio ricordare il concerto per raccogliere fondi per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, al Teatro Manzoni di Bologna”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ha ricordato il grande direttore d’orchestra, che aveva 81 anni ed era malato da tempo.

“Diciamo addio con commozione e dolore al maestro e senatore Claudio Abbado, la cui scomparsa è una perdita incalcolabile per tutti noi, per il mondo della cultura, per quello della musica, per quanti pensano che promuovere l’arte sia sempre una grande prova di democrazia e impegno civile”. E' quanto ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. “Piangiamo un uomo – ha aggiunto Errani - che ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo, che ha saputo coniugare con dedizione e generosità l’impegno artistico e culturale con l’impegno sociale, con uno sguardo sempre rivolto alle giovani generazioni, ottenendo risultati di straordinario valore che restano patrimonio e orgoglio del nostro Paese e di questa regione”.

La storia d’amore tra Claudio Abbado e la città di Bologna è iniziata nell’autunno del 2004, quando il direttore d’orchestra, dopo un anno passato tra i teatri di Ferrara e Reggio Emilia, decise di fondare l’Orchestra Mozart. La città lo accolse come una ‘star’ internazionale della musica e dopo appena quattro anni gli attribuì la cittadinanza onoraria, cui seguì la scelta del maestro di trasferirsi definitivamente a Bologna, prendendo casa in piazza Santo Stefano.

Alla camera ardente, allestita nella vicina chiesa di Santo Stefano, si sono affollate centinaia e centinaia di persone nei giorni 21 e 22. A rendere omaggio al maestro sono arrivati, tra gli altri, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi (vicino di casa di Abbado), tutti i rappresentanti delle istituzioni regionale, comunale e provinciale, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, il ministro dei Beni culturali Massimo Bray, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. l’ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati. E’ atteso anche il presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta.