Dal 2015 niente tasse sulla casa per i pensionati italiani all’estero
C'è una buona notizia per gran parte degli emigrati italiani iscritti all'AIRE e proprietari di una abitazione in Italia. Infatti - come riporta "La notizia di Ginevra”, mensile della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra - lo scorso mese di maggio il governo ha accolto, ed il parlamento italiano ha approvato, un emendamento presentato dal Partito Democratico grazie al quale, a decorrere dal 2015, le abitazioni in Italia dei pensionati emigrati iscritti all'AIRE saranno ritenute, ai fini della IUC, "prime case" e quindi esentate dal pagamento dell'IMU, mentre per la TASI e la TARI dovranno pagare solo un terzo (1/3) del dovuto, accogliendo così una legittima richiesta degli emigrati italiani più anziani della quale, da tempo, si erano fatti portavoce e sostenitori i Comites, il CGIE e gli stessi parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero.
Naturalmente queste facilitazioni, come già ricordato, entreranno in vigore dal 2015 e quindi per quest'anno (2014), per tutti gli iscritti all'AIRE, varranno le stesse regole del 2013. Di conseguenza per tutti coloro la cui abitazione in Italia, nel 2013, era considerata "seconda casa", vi era l'obbligo del versamento dell'acconto IMU entro lo scorso 16 giugno. Mentre per la TASI la scadenza della prima rata poteva essere, a seconda del Comune, pure lo scorso 16 giugno oppure potrà essere la data del 16 ottobre per tutte quelle amministrazioni comunali che non sono riuscite a fissare in tempo, rispetto alla scadenza del 16giugno, le aliquote da applicare a questa nuova tassa. Infatti questa inadempienza ha costretto il governo a prorogare, per questi comuni ritardatari, la scadenza per il pagamento della TASI al 16 ottobre. In caso di un ulteriore ritardo delle amministrazioni locali nel fissare le aliquote, il pagamento della TASI dovrà essere comunque effettuato in un'unica soluzione entro il 16 dicembre, ovvero la stessa scadenza per il saldo dell'IMU per le seconde case.