Si è tenuta a Roma l’assemblea plenaria del Cgie

Molti i temi a partire dal rinnovo degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero. Bartolini nei gruppi di lavoro per gli Stati Generali della Lingua Italiana
Si è tenuta a Roma l’assemblea plenaria del Cgie

Cgie

Si è tenuta dal 28 al 30 maggio scorso, presso la sala delle Conferenze internazionali del ministero degli Esteri a Roma, l’assemblea plenaria del Cgie. Numerosi i punti all’ordine del giorno, tra cui le elezioni dei Comites e il rinnovo dello stesso Cgie, così come numerosi sono stati i temi trattati e sviluppati nelle varie commissioni come: lingua e cultura italiana all’estero; riforme costituzionali: circoscrizione Estero e rappresentanza degli italiani all’estero; nuove convenzioni internazionali sulla sicurezza sociale; rete e servizi consolari; nuove migrazioni; Export 2015. Proprio a proposito dell’Export Silvia Bartolini, Presidente della Consulta degli Emiliano Romagnoli, rappresentante del Coordinamento delle Regioni e delle Consulte dell'Emigrazione italiana all'estero ha  informato di un recente incontro coi vertici dell’organizzazione: “Stiamo mettendo a punto un progetto dedicato agli italiani nel mondo: noi ci siamo resi disponibili a promuovere l’iniziativa presso la rete delle associazioni all’estero (oltre 3500 quelle regionali). Consideriamo Expo come un elemento di forte rilancio del Paese e di sollecitazione dell’orgoglio nazionale. Speriamo che possa diventare un momento di congiunzione tra gli italiani in Italia e gli italiani all'estero. Almeno noi ce lo auguriamo ”.

Quanto al possibile coinvolgimento delle giovani generazioni di italiani all'estero, favorendo così il passaggio del testimone fra generazioni nell'ambito dell'associazioni, la Presidente della Consulta Emiliano Romagnola ha sottolineato che: " Molte regioni hanno provato, compresa l'Emilia Romagna, questa esperienza ed hanno già avuto dei buoni risultati. Ci sono infatti molti giovani Presidenti, ragazzi e ragazze. E, d'altra parte, aiutare il protagonismo dei giovani discendenti- aggiunge Bartolini,  credo sarà utile per accogliere meglio i nuovissimi italiani che stanno andando all'estero oggi." Ha aggiunto poi: "La chiamano nuova emigrazione, fuga dei cervelli ed in tanti altri modi. In realtà in parte è il frutto della globalizzazione, in parte anche il frutto della voglia di andare via dall'Italia e cercare lavoro, nuove speranze e prospettive. Quindi, penso che una nuova dirigenza delle associazioni italiane all'estero sia in grado di captare maggiormente questi nostri nuovi emigrati che, spero, rientrino - perchè bisognerà anche inventarsi dei modi. La stessa Expo' potrebbe essere un'occasione - per tornare indietro. Sono una risorsa formata in Italia e della quale avremo bisogno." Bartolini ha annunciato ai colleghi che: “il prossimo 27 giugno, nell’ambito dei lavori della Consulta degli emiliano romagnoli, si terrà a Bologna un seminario delle regioni sulle nuove migrazioni, dove distribuiremo la relazione della Commissione Nuove Generazioni. L’11 giugno, con le associazioni, verremo a proporre una rete per informare e “tenere vicino” i ragazzi che stanno espatriando negli ultimi tempi”.

Tra i temi al centro dei lavori anche lingua e cultura italiana all’estero. Silvia Bartolini, farà  parte di uno dei cinque gruppi di lavoro che da qui alla fine di luglio getteranno le basi degli Stati Generali della Lingua italiana, previsti a ottobre a Firenze. Proprio ad ottobre si tiene infatti dal 2001, la Settimana della lingua italiana nel mondo l’evento di promozione dell’italiano all’estero che la rete culturale e diplomatica della Farnesina organizza ogni anno. I cinque Gruppi di lavoro composti da esponenti di primissimo piano del mondo delle istituzioni, accademico e scientifico elaboreranno gli spunti che saranno poi oggetto di discussione dei lavori degli Stati Generali. Al proposito, sottolinea Silvia Bartolini: “Questo è un fronte su cui le Regioni stanno facendo molto”.  Bartolini segnala la necessità di fare tesoro delle conclusioni del seminario, che non si tratti di un’iniziativa in cui “si ricomincia da zero”.

Ascolta l'intervista a Silvia Bartolini