Addio a Marco Marmiroli, bandiera dell’emigrazione regionale in Brasile
E’ scomparso ieri alle ore 13.30 a San Paolo del Brasile Achille Marco Marmiroli, uno dei personaggi storici dell’emigrazione emiliano-romagnola, a lungo nostro consultore per il Brasile. Ne dà il triste annuncio il Circolo Emilia-Romagna di San Paolo. Le esequie di Marmiroli saranno celebrate il giorno 28 alle ore 11 presso il Cemitério Morumby, Rua Deputado Laércio Corte 468, a Morumby.
Marco Marmiroli era nato nel 1926 a Reggio Emilia e si era trasferito in Brasile nel 1954 inviato dall'azienda Liquigas. Nel ’59 passò a lavorare per un’altra azienda italiana, la Pibigas. Nel 1975 ha iniziato a operare come consulente delle aziende italiane in Brasile, assumendo ruoli sempre più rilevanti nella comunità italiana: consigliere e vicepresidente del Circolo Italiano di San Paolo, consigliere fiscale della Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura de São Paulo (la Camera di Commercio italo-brasiliana ha compiuto quest’anno i 110 anni di attività), consultore della Regione Emilia-Romagna per 15 anni e delegato onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, sezione San Paolo.
Commossi e profondamente addolorati la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini e il suo predecessore Ivo Cremonini, con cui Marco Marmiroli ha collaborato per tanto tempo, lasciando indelebili ricordi di simpatia, capacità, rettitudine, abnegazione per la causa dei corregionali all’estero. Profondo dolore e testimonianza di affetto anche da parte del consultore giovane Eduardo Morelli, che ha preso il testimone da Marmiroli sia nella Consulta sia nella Camera di Commercio italo-brasiliana di San Paolo.
Agli amici dell’associazione di San Paolo, Silvia Bartolini ha chiesto di formulare ai familiari di Marmiroli le più profonde condoglianze sue e di tutti i collaboratori della Consulta. "A Marmiroli – scrive la presidente della Consulta - devo un grande ringraziamento sia per la generosità con la quale ha animato l' associazione di San Paolo sia, dal punto di vista personale, per la cortesia con la quale mi ha accolto a San Paolo. Non dimentico di aver visitato per la prima volta con lui Palazzo Italia e la terrazza all'ultimo piano, visita durante la quale mi ha parlato della sua storia personale e della vita in questa enorme città. Avevamo pensieri politici assai diversi, ma ci confrontavamo con stima reciproca, e quando ci incontravamo, sempre avevamo il desiderio di scambiare le nostre idee, e sapere lui le mie opinioni dell'Italia, ed io il suo punto di vista sulle trasformazioni in corso in Brasile. Grazie a Lidia Dominici e a Eduardo Morelli, durante l'ultima missione ho potuto incontrarlo nuovamente: era triste per la perdita della sua cara moglie, un po' provato fisicamente, ma sempre straordinariamente gentile, elegante nei modi e di vivacissima curiosità intellettuale. Caro Marco, ci mancherai e sempre ti ricorderemo”.