Un grazie alla Consulta
Un ringraziamento alla Consulta per la sua attività a favore degli emiliano-romagnoli nel mondo è arrivato da una lettera firmata pubblicata sull’edizione bolognese del quotidiano “La Repubblica”. La lettrice, che non dimentica “le polemiche sugli sprechi e la dubbia utilità della Consulta”, afferma di aver bussato invano, per un improvviso e doloroso evento personale, alle porte dell’Ambasciata italiana in un Paese dei Caraibi, e di essersi poi ricordata dell’esistenza della Consulta.
“La presidente Silvia Bartolini - riferisce la lettera – si è subito presa a cuore il mio caso; io avevo bisogno di un supporto, di un interprete, di non trovarmi sola a brancolare nel buio senza diritti (…). Silvia Bartolini mi ha spalancato le porte delle relazioni forti e concrete che la rete degli emiliano-romagnoli all’estero ha sviluppato in questi anni”.
E’ così che, grazie all’incontro con una persona in loco, “un romagnolo pieno di vita e di cuore”, la scrivente ha potuto superare la difficoltà di sbrigare pratiche urgenti in terra straniera. “La Consulta che ho conosciuto – è la conclusione della lettera – è quella realtà in grado di creare un sostegno che sa di ‘casa’ quando si è lontani”.