Presentato a Budrio il libro “Emigrare non è solo per uomini”
Ha destato grande interesse la presentazione del libro di Renzo Bonoli, promosso dall'Istituto Fernando Santi e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, sul tema della donna in emigrazione e sul ruolo che essa ha avuto nei percorsi migratori del nostro Paese.
Alla serata, che si è svolta presso lo stand dello "Spazio delle Idee", hanno preso parte Renzo Bonoli, autore del libro, Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo, e la consigliera del Comune di Budrio, Laura Venturoli.
Nel suo intervento, Silvia Bartolini ha sottolineato l’importanza e la valenza delle iniziative volte a valorizzare l'esperienza migratoria e a conservare la memoria di fatti, avvenimenti e storie che altro non sono che la storia del nostro Paese. "Questo volume - afferma Silvia Bartolini - ha il grande merito di dare voce alle figure femminili dell'emigrazione che quantitativamente e qualitativamente hanno avuto un ruolo importantissimo nel fenomeno migratorio italiano. Esse furono protagoniste, e non comparse, dell'integrazione nelle nuove terre e del mantenimento dei legami con le terre d'origine". Il libro infatti contribuisce in modo significativo a far luce sul ruolo della donna che la storiografia ha sempre relegato ai margini dell’emigrazione come se – come ben sottolinea il titolo – l’emigrazione fosse stata solo una questione di genere e, nella fattispecie, solo maschile.
"La Consulta - continua la Bartolini - ha recentemente pubblicato il "Catalogo dell'emigrazione femminile in Emilia-Romagna" con l'obiettivo di mettere in luce il ruolo della donna che troppo a lungo è stato trascurato e poco studiato. Le storie contenute in questo volume, così originali e utili ai fini di una lettura più completa ed esaustiva del ruolo che le donne hanno ricoperto nella tormentata vicenda migratoria, andranno a far parte di questo catalogo e ad ampliare il panorama complessivo dei volti dell'emigrazione femminile emiliano-romagnola".
L’autore dell’opera, Renzo Bonoli, che per quasi vent’anni ha ricoperto il ruolo di segretario della Cosulta e che, proprio per questo, ha avuto modo di apprezzare da vicino le tante storie di emigrazione che hanno avuto come protagoniste le donne, ha spiegato che il libro non ha la pretesa di essere un trattato antropologico, né ha il rigore scientifico di una ricerca storica, ma si propone di raccontare, attraverso storie, notizie e documentazioni fotografiche, il mondo inesplorato dell’emigrazione femminile, definendolo “invisibile” perché mai evidenziato ed apprezzato nella sua esatta dimensione ma, anzi, spesso volutamente ignorato e nascosto.
Nel libro la vicenda migratoria si snoda attraverso il racconto di quello che è stato il ruolo della donna, dalle prime migrazioni interne di tipo pendolaristico, alle partenze definitive, alle drammatiche condizioni dei viaggi, per finire al momento dell’arrivo nella nuova patria, della necessaria integrazione sociale ed economica. Il tutto arricchito, come detto, dal racconto di una trentina di storie di donne emiliano romagnole, più o meno illustri, che danno l’idea di quello che appunto è stato il contributo della donne nella storia dell’emigrazione.