Il ritorno di un brasiliano nella terra degli avi

Dopo 118 anni dalla partenza del bisnonno per le miniere del Minas Gerais, Lorenzo Mordente ritrova le sue radici nel cesenate
Il ritorno di un brasiliano nella terra degli avi

La miniera d'oro di Passagem de Mariana nel Minas Gerais (Brasile)

Un pezzo di carta conservato per quasi 120 anni solo perché sopra c’era scritto “Non buttare via!”. Poi, poco più di un anno fa, la voglia di saperne di più su quel foglio passato indenne attraverso le generazioni, con l’elenco dei nomi dei nonni (Antonio Mordenti e Rosa Mazzi), del bisnonno (Giuseppe Mordenti) e di posti sconosciuti in qualche parte d’Italia: Forlì, Cesena, Borello. Così, incappato grazie a internet nella Sagra del Minatore di Borello e nel sito Miniere di Romagna tenuto da Pier Paolo Magalotti, autore della ricerca “Da Formignano a Passagem di Mariana”, un linguista 34enne di Belo Horizonte, Lorenzo Mordente (il cognome ha perso la “i” nell’adattamento al portoghese), è riuscito a ricostruire le vicende del bisnonno, minatore a Formignano e nel 1895 emigrato in Brasile, come molti cesenati, in seguito alla crisi delle miniere di zolfo.
Il 3 ottobre Lorenzo Mordente è tornato dopo 118 anni nella terra degli avi, ospite gradito della XXI edizione della Sagra del Minatore di Borello, e l’8 ottobre  sarà ricevuto da Nevio Zaccarelli, sindaco di Bertinoro, la cittadina in cui nacque nel 1862 il bisnonno. Questi poi si trasferì con la famiglia nel comune di Cesena, in località Busca, dov’era attiva una miniera di zolfo, oggi discarica comunale. Sbarcato nel porto di Santos con la moglie e due figli, in Brasile Giuseppe Mordenti ebbe altri figli, tra cui Antonio, nonno di Lorenzo. Uno dei due figli nati in Italia, Davide, lavorò nella miniera d’oro di Passagem de Mariana, nel Minas Gerais.  
Le ricerche di Pier Paolo Magalotti hanno portato anche all’identificazione a Cesena dei discendenti del fratello del nonno Antonio, totalmente all’oscuro dell'emigrazione del loro lontano parente.