Il "Falstaff" di Verdi in differita su www.giuseppeverdi.it

Il 18 dicembre alle ore 20 l'ultima opera del compositore nell'allestimento di Cristina Muti per il Ravenna Festival 2013
Il "Falstaff" di Verdi in differita su www.giuseppeverdi.it

Una scena del "Falstaff" del Ravenna Festival 2013

Penultimo appuntamento per il Cartellone Verdi 200 digitale che nel mese di  dicembre presenta ben due eventi: la differita dell’opera Falstaff dal Teatro Alighieri di Ravenna e a fine anno una maratona delle opere verdiane trasmesse nell’arco dell’anno all’interno del progetto Verdi 200.

Martedì 18 dicembre, a partire dalle ore 20,00 collegandosi ai siti www.giuseppeverdi.it , www.magazzini-sonori.it , www.lepida.tv , e  http://streaming.cineca.it/tcbo/, si potrà vedere gratuitamente il Falstaff prodotto da Ravenna Festival 2013 - nell’ambito della Trilogia d’autunno Verdi & Shakespeare – firmato per regia e ideazione scenica da Cristina Mazzavillani Muti affiancata dal team creativo formato da: Vincent Longuemare light designer Vincent Longuemare, Davide Broccoli visual designer, Ezio Antonelli set design, mentre i costumi sono di Alessandro Lai. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini il Maestro Nicola Paszkowski, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è preparato da Corrado Casati. I movimenti coreografici dei DanzActori sono curati da Catherine Pantigny.
La visione potrà essere fruita anche attraverso il televisore di casa, sul canale regionale 118 del digitale terrestre LepidaTV, e su smartphone e Ipad grazie alla App gratuita Verdi200.

Il nuovo allestimento di Falstaff in scena all’Alighieri di Ravenna nel novembre scorso ha preso vita, nella regia di Cristina Muti, attraverso la magia delle proiezioni, ovvero le immagini dei luoghi verdiani (Roncole, Sant’Agata, Busseto) catturate dagli scatti fotografici di Miriam Anconelli, Luca Concas e Martina Zanzani, tra i protagonisti del progetto VerdiWeb 2012. Un’ambientazione che suggella il sogno dello stesso compositore che a proposito di quest’opera scrisse che sarebbe stato meglio rappresentarla tra le mura domestiche di Sant’Agata piuttosto che alla Scala.

I protagonisti vocali sono Kiril Manolov nel ruolo di Falstaff; Francesco Landolfi che veste i panni del geloso Ford e Eleonora Buratto in quelli della moglie Mrs. Alice Ford. La coppia innamorata Nannetta-Fenton è interpretata da Damiana Mizzi e Matthias Stier. Completano il cast Anna Malavasi Mrs. Meg Page, Isabel De Paoli Mrs. Quickly, Giorgio Trucco Dottor Cajus, Matteo Falcier Bardolfo e Graziano Dallavalle Pistola.

Questo nuovo allestimento è una coproduzione di Ravenna Festival, Teatro Alighieri Ravenna, Teatro del Giglio Lucca, Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

Com’è nata l’opera
L’ultima opera del cigno di Busseto, una commedia lirica in tre atti su libretto di Arrigo Boito, nasce dall’inesausto amore del compositore per Shakespeare (oltre a Macbeth e Otello ci fu il tanto accarezzato progetto di musicare Re Lear…) e dalla voglia di scrivere un’opera comica, anche a dispetto del giudizio di Rossini, che aveva dichiarato che Verdi non aveva talento teatrale comico. Falstaff è infatti l’ultima opera di Verdi ed è anche una sorta di coup de théâtre dopo il trionfo del ben più tragico Otello: alla Prima del 9 febbraio 1893 al Teatro alla Scala il pubblico – in sala c’erano Carducci, Giacosa, Puccini, Mascagni – resta stupito ed entusiasta nell’assistere alla svolta comica di un Verdi sulla soglia degli ottant’anni. Egli stesso, in una lettera a Giorgio Monaldi del 3 dicembre 1890, la dichiara «una commedia lirica che non somiglia a nessun’altra» perché l’intento è «finire vittoriosamente col Falstaff», come esprime chiaramente Boito nel suo carteggio con Verdi, «finire con uno scoppio immenso d’ilarità». Ma Falstaff è forse un’opera più ironica che comica: il “pessimismo” verdiano è latente, Sir Falstaff finirà nel cesto della biancheria sporca e quindi nel Tamigi, ma del resto “tutto nel mondo è burla” ed anche lo stesso Verdi in più punti dell'opera scopre una vena autoironica, fino ad accompagnare malinconicamente la consegna della partitura a Ricordi, nel 1892, con le parole «Tutto è finito! Va, va vecchio John… Cammina per la tua via, finché tu puoi… Divertente tipo di briccone; eternamente vero, sotto maschere diverse, in ogni tempo, in ogni luogo! Va… Va… Cammina cammina… Addio!!!».

Tempi della differita streaming
La differita si svolgerà dalle ore 20,00 alle 22,30 circa. All’inizio sarà trasmessa l’intervista alla regista Cristina Mazzavillani Muti.  Conclude la trasmissione il video “Buon Compleanno Maestro” (17 minuti) , realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, che raccoglie suggestive immagini dei luoghi verdiani e la testimonianza di cantanti lirici, registi e direttori d’orchestra che in Emilia-Romagna sono nati o lavorano e che qui raccontano il “loro Verdi”,  tra questi anche la regista Cristina Mazzavillani Muti.

Cartellone Verdi200 digitale
Il Cartellone Verdi200 digitale fa parte delle iniziative realizzate dalla Regione Emilia-Romagna per celebrare il bicentenario della nascita del grande compositore emiliano. Obiettivo del progetto è diffondere l’opera verdiana offrendo al pubblico la possibilità di seguire gratuitamente gli spettacoli in programma, via web o nei maxischermi dei teatri regionali aderenti a TeatroNet e cablati dalla rete Lepida. Il Cartellone è coordinato dall’Assessorato regionale alla Cultura e dal Teatro Comunale di Bologna, con il supporto di Lepida Spa e la collaborazione di Cineca.