Dalla Francia, fondi per la cooperativa La Lucciola di Ravarino (Modena)

Post-terremoto in Emilia: il dono consegnato da Maria Chiara Prodi e Caterina Zanfi
Dalla Francia, fondi per la cooperativa La Lucciola di Ravarino (Modena)

Maria Chiara Prodi e il dott. Bencivenni

Sono duemila euro i fondi consegnati da Maria Chiara Prodi e Caterina Zanfi alla cooperativa sociale La Lucciola di Ravarino (Modena) come risultato della mobilitazione delle associazioni parigine Emilia-Romagna e Fratellanza Reggiana e delle reti Rezdora Reloaded e Ex-Bo.

“Risultato del Forum delle associazioni, dello spettacolo con Matteo Belli, di diversi aperitivi solidali tra cui uno ‘sponsorizzato’ dai produttori piacentini del SIAL al Liceo italiano, una ‘tagliatella solidale’ al Marcovaldo e i doni spontanei di tante associazioni come di numerosi donatori individuali, che ci è impossibile citare e ringraziare tutti”, ci ha detto Patrizia Molteni, presidente dell’Associazione Emilia-Romagna di Parigi.

Sulla rivista da lei diretta, “Focus In”, Molteni ha scritto che lo slogan che ha accompagnato la fase del post-terremoto in Emilia del maggio 2012, “Potete spezzare la nostra terra, ma non il nostro coraggio”, non era un semplice marketing emozionale: “Chi lo pensa – ha spiegato - non ha incontrato il dottor Bencivenni, nume tutelare, con la fondatrice dottoressa Lamacchia, della cooperativa La Lucciola. A questo centro diurno per bimbi e ragazzi con problemi motori e psichici, sono andati i ricavati di tutte le attività di ricerca fondi fatte nel 2012 da un gran numero di associazioni emiliano-romagnole (e non solo) in Francia, nonché di tanti donatori individuali”.

Il coraggio della Lucciola è stato quello di non chiudere nemmeno un giorno il centro, ha aggiunto Maria Chiara Prodi. “Coraggio è far metabolizzare un’esperienza traumatica ad una collettività di ragazzi con difficoltà senza nascondere niente della gravità del momento, ma rendendoli capaci, anche nel loro piccolo, di darsi da fare. Coraggio è farti vedere i dettagli di bellezza posti con cura nelle casette prefabbricate che hanno sostituito la magnifica e ferita villa. Coraggio è farti vedere solo all’ultimo la villa, con i suoi 1500 metri quadri da ristrutturare completamente. Prima c’è il tempo, tutto il tempo, di spiegarti perché la cooperativa la Lucciola è innovativa, perché è un modello educativo che vede al centro la comunità non i singoli, perché bisogna prendersi cura delle relazioni”.