Conclusi i corsi di formazione dell'istituto Fernando Santi dell'Emilia-Romagna

I corsi sulla valorizzazione dei prodotti tipici di qualita’ locali (dop e igp) erano rivolti a imprenditori emiliano-romagnoli in Brasile
Conclusi i corsi di formazione dell'istituto Fernando Santi dell'Emilia-Romagna

Si è concluso nei giorni scorsi in Brasile il programma, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, per la formazione e la qualificazione di operatori di piccola e media impresa in ambito agroalimentare, realizzato dall’Istituto Fernando Santi dell’Emilia Romagna, su progetto di Renzo Bonoli, responsabile del settore emigrazione.

I corsi, di 30 ore ciascuno, che si sono svolti in collaborazione con le Associazioni di Curitiba, Salto-Itù e Rio de Janeiro, hanno avuto come obiettivo l’illustrazione delle tecniche di valorizzazione del prodotto tipico e di riconoscimento dei marchi di qualità DOP e IGP, che costituiscono oggi una risorsa e garanzia per il consumatore in ogni parte del mondo.

Più in specifico la finalità dei corsi, svolti dall’agronoma Claudia Ferreyra, sono state quelle di valorizzare le identità agroalimentari territoriali, di dare impulso ad attività imprenditoriali nuove o esistenti, di fornire strumenti per poter realizzare un marketing adeguato e, sopratutto, di stimolare la conoscenza delle norme e delle procedure che presiedono alla definizione dei marchi di qualità e del sistemi di vigilanza e di controllo.

A Curitiba, il corso ha visto la partecipazione di una decina di allievi selezionati dal Circolo EmiliaRomagna dello Stato del Paranà e di Santa Catarina, partner del progetto. Oltre alla Camera del Commercio e dell’Industria Brasiliana locale, che ha fornito il supporto organizzativo, alla realizzazione del corso ha partecipato la Prefettura della città (Secreteria Municipal de Abastecimento) che ha apprezzato il progetto dell’Istituto Santi e che ha  affiancato alla delegazione alcuni funzionari i quali hanno collaborato alla organizzazione di visite guidate presso alcune importanti aziende e mercati locali.

Particolarmente importanti le visite al Mercato Pubblico e all’Azienda del fratelli Cappelletti a Colonia Faria, dove i partecipanti hanno potuto assistere alla lavorazione dei prodotti tipici locali e alla loro preparazione per l’immissione sul mercato, in un contesto di osservanza e applicazione di norme sulla tutela dei prodotti DOP e IGP.

L’interesse suscitato dal Corso si è concretizzato con la decisione assunta dalla Prefettura di realizzare un viaggio in Emilia Romagna, per il prossimo anno, per approfondire il sistema produttivo e di commercializzazione dei prodotti agricoli e le normative sui prodotti di qualità e sulla loro certificazione.

Anche a Salto-Itù, nello Stato di San Paulo, il corso dell'Istituto Fernando Santi Santi, svoltosi presso la Casa de Agricoltura saltense, ha avuto un impatto notevole, sia per il numero degli allievi partecipanti (una ventina tra allevatori, produttori e agronomi), sia per l’interesse che ha suscitato l’iniziativa, che ha trovato vasta eco sulla stampa locale. Essenziale per il successo di questo progetto la collaborazione dell'Associazione Bandeirante di Salto, ha curato in modo eccellente la fase divulgativa e organizzativa del corso

Oltre alle lezioni frontali i corsisti hanno avuto modo di visitare quattro aziende agricole, alcune delle quali sono leader nella commercializzazione e trasformazione dei prodotti delle loro “fazendas” e nell’occasione hanno potuto confrontare tecniche di lavorazione, imballaggio e certificazione dei prodotti da immettere sul mercato.

L'ultima parte dei corsi si è svolta a Rio de Janeiro con una iniziativa che ha avuto per oggetto l’uso dei prodotti locali in ambito alimentare e che ha visto anche la presentazione di un libro, edito dall’Istituto Santi con il contributo della Regione e scritto da Renzo Bonoli dal titolo “Vita e sapori nella tradizione emiliano romagnola”.

I corsi hanno riscontrato molto interesse e soddisfazione da parte dei partecipanti che hanno ora gli strumenti per per applicare le metodologie di riconoscimento dei marchi DOP e IGP che saranno utilizzati anche nel mercato sudamericano non appena verranno adottate normative di garanzia dei diritti dei consumatori come quelle applicate sui mercati europei.