Premiata a Vicente Lopez l’artista Silvia Dotta di origini bolognesi

Il Consiglio comunale della città argentina le ha conferito il premio di "Mujer Destacada" per le sue opere in "filete porteño"
Premiata a Vicente Lopez l’artista Silvia Dotta di origini bolognesi

La premiazione di Silvia Dotta a Vicente Lopez

Una nostra corregionale, Silvia Dotta, figlia del bolognese ingegner Dotta, uno dei primi soci di Urerba, l’associazione emiliano-romagnola di Buenos Aires, è stata premiata il 12 marzo scorso come Mujer Destacadadal Municipio di Vicente López in Argentina. “E’ un premio – ci spiega Valeria Bonilauri – destinato ogni anno alle donne che si distinguono per la loro attività artistica, culturale o sociale. Silvia Dotta è una nota artista plastica, specializzata in “filete porteño”, arte popolare argentina, e interessata anche alla funzione sociale dell’arte, perché compra e trasforma in opere d’arte la spazzatura raccolta dai cartoneros nelle strade per sopravvivere”.
E’ stata la stessa Bonilauri, socia di Urerba, a segnalare alla presidente della Commissione Donna e Famiglia del Consiglio comunale di Vicente Lopez il nome dell’artista, che ha ricevuto il premio “Donna di spicco” dal sindaco Jorge Macri.
Silvia Dotta è nata a Buenos Aires nel 1967 da genitori bolognesi ed è cresciuta in una famiglia creativa, con il bisnonno rinomato artigiano che disegnava carrozze e cartelli pubblicitari nell’Italia dell’Ottocento. Dopo la scuola, Silvia ha studiato disegno grafico per il teatro e recitazione con Agustin Arezzo, diplomadosi attrice presso la Scuola nazionale d’arte drammatica nel 1992 e partecipando successivamente a numerose produzioni teatrali e televisive.
Insegna da 16 anni teatro ai bambini, è regista e sceneggiatrice. Si è avvicinata all’arte del “filete porteño” sotto la guida di Susana De Leon. È spostata con l’attore FitoYannelli, con cui condivide un progetto artistico e commerciale: un ristorante con sala teatro annessa. 
“Avvicinandomi a questa dimensione artistica ho riscoperto le mie radici italiane e l’eredità del mio bisnonno, amplificando la mia identità italo-argentina” ha affermato l’artista, che durante la cerimonia di premiazione ha illustrato anche la sua attività di recupero di materiali e oggetti usati cui, con pazienza, dona nuova vita, permettendo anche ai cartoneros di raggranellare qualche soldo.

Le sue opere sono visibili sul sito: www.dottafiletes.com.ar