Nessuno dall’estero dimentica l’Emilia

Grande gara di solidarietà tra le nostre collettività, dal Cile al Canada, dal Brasile al Messico.
Nessuno dall’estero dimentica l’Emilia

Gli sfollati nelle tende

Proseguono numerose le attestazioni di solidarietà e gli aiuti concreti alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto. All’estero le comunità italiane e emiliano-romagnole si sono mobilitate un po’ ovunque.
A Santiago del Cile la Parrocchia Italiana di Nostra Signora di Pompei ha messo a disposizione il proprio conto corrente per ricevere i contributi (che già stanno arrivando) della comunità italiana da devolvere alle zone piegate dal sisma. Tutto questo grazie al Coia (Comitato italiano di assistenza) e al suo presidente, il consultore Ferdinando Pezzoli, che già si era prodigato, anche a livello personale, a portare aiuto alle popolazioni cilene di origine italiana durante il terremoto di magnitudo 8.8 che sconvolse il Cile nel febbraio 2010. Sempre in Cile, si sono attivate anche l’Asociación Emilia Romagna Aragua e l’Associazione Valle de Aconcagua Emiliano Romagnola presieduta da Pietro Bianchini.
“Il Comites di Città del Messico – informa dalla capitale Marina Piazzi, rappresentante Cgie per Messico, America Centrale e Caraibi - ha organizzato per il 5 giugno in un istituto culturale-ricreativo una festa aperta a tutti, durante la quale verrà diffuso il messaggio della nostra presidente Bartolini sulla raccolta fondi, che sarà poi fatto circolare via email a tutti gli indirizzi cui inviamo il nostro bollettino d’informazione”.
“A Curitiba – ci comunica Roberto Colliva, presidente del Circolo Emília-Romagna para os Estados do Paraná e Santa Catarina - stiamo trovando una collaborazione molto efficace nel Consolato Generale, nel Comites e nel desk della Regione e invitiamo i colleghi a coinvolgere tali organismi ove presenti. Altrettanto vi invito a coinvolgere tutte le associazioni italiane, nonché le aziende italiane presenti nel vostro territorio, le organizzazioni imprenditoriali oltre alle istituzioni pubbliche locali”.
“Non faremo mancare il pieno sostegno alla Regione e ci impegniamo fin da subito a organizzare una raccolta fondi per la ricostruzione”, aggiunge Gionata Brunetti, consultore per il Belgio.
"C’è la possibilità concreta di fare qualcosa - ha sottolineato il direttivo della Casa degli Italiani di Barcellona: abbiamo ricevuto dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona i dati bancari necessari a chi volesse aiutare le popolazioni in difficoltà”.
Solidarizzano anche le comunità all’estero di altre regioni. Nicola Cecchi, vicepresidente vicario dell’Assemblea Toscani nel Mondo, scrive: “Stiamo inviando oltre un centinaio di lettere tra soci e simpatizzanti per raccogliere le donazioni per i terremotati emiliani. Inoltre, ho aggiornato il nostro website affinché tutti possano avere facilmente le informazioni su come fare un bonifico a favore dei corregionali vittime del sisma”.
Le ultime in ordine in tempo. Oreste Foppiani, segretario dell’Associazione Emiliano Romagnoli di Ginevra insieme alla presidente Carmen Leonelli ha già attivato sul sito del sodalizio www.aerg.ch le informazioni per un bonifico a favore dei terremotati emiliani.
“Siamo sicuri che anche con il nostro aiuto riuscirete a ricostruire in poco tempo una Emilia-Romgna più bella e più forte” – promette da Belo Horizonte (Brasile) Alberto Medioli, presidente dell' Associazione degli emiliano-romagnoli del Minas Gerais.
Offerte d’aiuto anche da Romano Rubichi presidente della Emilia-Romagna Association of South Australia a nome dell’intera collettività emiliana.
Infine da Ottawa il presidente del sodalizio emiliano-romagnolo Larry Bertuzzi e la vicepresidente Anna Chiappa hanno diffuso in tutta la comunità italiana l’invito alla raccolta fondi promosso dalla Consulta.