L'Italia e i rischi naturali: se ne parla in un convegno a Nantes (Francia)

L'iniziativa è organizzata dal Centro franco-italiano della città francese in collaborazione con l'associazione Emilia-Romagna di Parigi
L'Italia e i rischi naturali: se ne parla in un convegno a Nantes (Francia)

Il terremoto in Emilia

Si svolgerà a Nantes, in Francia, il 16 novembre alle ore 18.30 presso l’Anfiteatro del Museo di Storia naturale (12 rue Voltaire) una tavola rotonda moderata da Patrizia Molteni, presidente dell’Associazione Emilia-Romagna di Parigi. L’iniziativa (cui seguirà il 25 novembre un seminario sulla Resistenza italiana) ha per titolo: “L’Italia e i rischi naturali: dopo il terremoto in Emilia-Romagna). Partecipano gli esperti Bruno Comentale, Antoine Moquet, Eric Beucler e Sergio Bottiglioni che discuteranno anche della necessità di ripensare, alla luce degli ultimi eventi catastrofici,  il nostro modo di « abitare il territorio ». 

Il Friuli nel 1976, l’Irpinia nel 1980, la Sicilia e la Basilicata nel 1990, l’Umbria nel 1997, l’Aquila nel 2009, l’Emilia-Romagna nel 2012: la penisola italiana è regolarmente colpita da terremoti con conseguenze drammatiche. Per capire meglio questo fenomeno, dei sismologi, un geografo e un ingegnere ambientale discuteranno delle ragioni per le quali l’Italia è così esposta al rischio sismico, dei rischi, delle problematiche legate al pratrimonio e delle possibili soluzioni. 

Nel maggio scorso, l’Emilia-Romagna ha tremato (le province di Modena, forse tra le più devastate, Reggio Emilia, Ferrara) e anche una parte della Lombardia, tra cui Mantova, nota per i suoi capolavori rinascimentali. Le scosse si sono sentite in Toscana, nel Veneto, e persino in Valle d’Aosta, Trentino e Friuli. Lo « sciame sismico » è durato più di 2 mesi e la gente ha dovuto – oltre a piangere i morti e cercare di vivere (e lavorare) nelle tendopoli – abituarsi a una paura costante. Da allora, dei terremoti più « piccoli » si sono fatti sentire in Basilicata, Calabria, Campania e in altre regioni, al Nord come al Sud. In questo momento sono le alluvioni e le frane che colpiscono la Liguria, la Toscana, l’Umbria e il Veneto. E’ quello che Bruno Comentale, geografo e geofisico dell’Università di Nantes, chiama i  « rischi del territorio » : e in Italia non mancano.

Ma perché la terra si muove? E come funziona un terremoto? E’ prevedibile questo genere di catastrofe? Per il terremoto dell’Aquila, quattro sismologi sono stati condannati a 6 anni per non aver avvertito gli abitanti, una sentenza che ha provocato la collera degli scienziati. Antoine Moquet e Eric Beucler del Laboratorio di Planetologia e Geodinamica dell’Università di Nantes rifletteranno su questi temi.

Che responsabilità ha l’uomo nelle conseguenze catastrofiche di questi fenomeni naturali? Il Ministro dell’ambiente ha di recente dichiatato che bisogna ripensare, addirittura spostare, gli insediamenti, nati quando non esisteva ancora una « coscienza del territorio ».  In effetti, costruire sui pendii di un vulcano o sui letti di un fiume non è solo amore del rischio, ma pura incoscienza, così come lo è costruire senza rispettare le norme antisismiche o senza preoccuparsi di usare materiali eco-sostenibili.

Sergio Bottiglioni, ingengere ambientale dello Studio Ricerca e Progetti di Bologna, spiegherà quali sono queste norme anitsismiche, perché a volte palazzi centenari rimangono in piedi mentre edifici costruiti solo 50-60 anni fa si sgretolano come castelli di sabbia o perché in Giappone terremoti della stessa forza, non provocano gli stessi danni. Con esempi molto concreti di Pieve di Cento, che ha subito danni enormi.

Alla tavola rotonda seguirà un aperitivo solidale per la raccolta fondi in sostegno alle zone terremotate.   

Gli esperti 

Bruno Comentale

Professore all’Università di Nantes, specialista di Geomorfologia, soprattutto del Mediterraneo. E’ autore di Néotectonique et réseau hydrographique: l'exemple du Matese (Appennino campano settentrionale) (1999) e Aléas naturels et occupation humaine au long cours en domaine instable : l'exemple de la Campanie, in corso di pubblicazione. 

Antoine Moquet

Professore e ricercatore all’Università di Nantes, ha lavorato in Venezuela sulle tematiche dei rischi sismici e all’Università di Nagoya, in Giappone, durante una residenza post-doc.  I temi di ricerca sono i terremoti, le maree solide, la cartografia sismica e la caratterizzazione delle profondità terrestri e planetarie. Collabora dal 1999 a progetti europei, americani e giapponesi di esplorazioni geofisiche di Marte e della Luna. 

Eric Beucler

Professore e ricercatore all’Università di Nantes, è responsabile dell’istallazione e della manutenzione della Rete Nantese delle Stazioni Sismiche (Résonanns). I temi di ricerca sono sismologia globale, tomografia sismica, trattamento del segnale, sismologia marziana e studi della sismicità della costa bretone. Ha creato un « simulatore di terremoti » per le mostre a carattere divulgativo.  

Sergio Bottiglioni Ingegnere, professore di Architettura eco-sostenibile in Master all’Università di Bologna, Sergio Bottiglioni è membro associato e responsabile del settore « Qualita & Ambiente» dello Studio, Ricerca & Progetto di Bologna, che interviene a titolo gratuito nelle zone terremotate. Fa parte della Commissione « Qualità architettonica e paesaggio » di Pieve di Cento, che ha subito danni enormi durante il terremoto di maggio scorso. 

Gli organizzatori

Il Centro Franco-italiano di Nantes opera per la promozione della lingua e della cultura italiane a Nantes e regione attraverso corsi, conferenze, viaggi. Organizza degli eventi culturali italiani e partecipa attivamente a progetti pro-europei della regione: per esempio è partner del Festival Univerciné-Cinéma Italien ed ha partecipato al Festival Eurofonik, al festival « Les Italiennes de Clisson », alle « feste delle lingue » .

Federato dal Centro Culturale Europeo, il CCFI è patrocinato dal Comune di Nantes e certificato dal Ministero della Gioventù e dell’Educazione Popolare. E’ membro della « Maison de l’Europe ».

1 rue du Guesclin 44000 Nantes / tél. 02 40 35 83 20 / ccfinantes44@gmail.comwww.centreculturelfrancoitalien.org 

Hanno collaborato all’organizzazione del seminario: Regione Pays de la Loire, Musée d’Histoire Naturelle di Nantes, Associazione Emilia-Romagna (nata nel 2008, l’associazione ha già portato a termine un progetto su Fellini nel quadro dell’Omaggio a Fellini della Cinémathèque di Parigi, un progetto su « Memoria e Territorio » con atelier di scrittura e un documentario, e uno scambio formativo di giovani bolognesi e parigini sul turismo eco-sostenibile come partner dell’Associazione Seneca di Bologna), Focus in (la rivista franco-italiana di cultura, politica e società che organizza il Forum delle Associazioni italiane della regione parigina in cui da otto anni sono riunite oltre cinquanta associazioni ed è all’origine del portale delle associazioni franco-italiane www.associazioni-italiane.org) e la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.