Riunita a Bologna la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.

I temi sono: promozione della Regione all'estero, solidarietà ai terremotati, iniziative delle associazioni e piano triennale delle attività
Riunita a Bologna la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Simonetta Saliera e Silvia Bartolini

Con una mostra che mette in luce la progettualità e l'attività volontaria dell'associazionismo degli emiliano-romagnoli all’estero,  si è aperta oggi a Bologna la riunione della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, in rappresentanza delle 111 associazioni sparse in 24 Paesi.La Consulta come opportunità per la promozione dell'Emilia-Romagna all'estero, la solidarietà ai terremotati, le iniziative delle varie associazioni, il piano triennale delle attività sono i temi al centro della riunione , che si concluderà nella giornata di domani.

Ha aperto la vicepresidente della Giunta regionale Simonetta Saliera, che ha ringraziato i consultori anche a nome del presidente Errani e della Giunta regionale, per la vicinanza  e l'affetto dimostrati in occasione del terremoto del giugno scorso che ha gravemente danneggiato l'Emilia-Romagna.

"Molti sono stati i messaggi di solidarietà, pervenuti tramite la Consulta e anche i fondi raccolti dalle associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo, circa 160 mila euro: iniziative - ha sottolineato la Vicepresidente -  che rappresentano una prova di grande mostragenerosità e umanità solidale".  Per la Saliera l'obiettivo ora è quello di tornare alla normalità in tempi brevi, in tutti i settori, ricostruendo le città distrutte dal sisma con le loro identità e tradizioni. La Vicepresidente ha inoltre riferito che la priorità attualmente è l'avvio regolare dell'anno scolastico, per gli studenti delle scuole danneggiate dal terremoto, e svuotare entro l'autunno i campi tenda. Per quanto riguarda i fondi ricevuti (7 milioni sul conto speciale della Regione e 15 milioni da altri contributi e sms) la Saliera ha affermato che le somme verranno gestite con la massima trasparenza ed efficienza, assicurandone la tracciabilità, visibile su un apposito sito. Simonetta Saliera ha poi parlato della situazione politica complessa che sta vivendo il Paese, con un governo impegnato nel risanamento dei conti. "Anche in Emilia-Romagna - ha detto - abbiamo ridotto tutti i costi del funzionamento della 'macchina regionale' e della politica ma vogliamo continuare a stare nel mondo, con gli aiuti alla cooperazione internazionale e  accompagnando le piccole e medie imprese che esportano". Questo significa, secondo la Saliera, "proseguire l’importante lavoro svolto finora dalle associazioni all’estero in collaborazione con la Consulta, per far conoscere la nostra terra, la nostra lingua, la nostra cultura, le tradizioni e portare all’attenzione di tutti quel modo di essere e di saper fare  tipico della nostra gente, oltre ad offrire nuove opportunità formative e professionali". La Vicepresidente ha aggiunto che "è proprio in momenti come questi che bisogna impegnarsi per trovare insieme le soluzioni migliori, "fare sistema", una capacità molto consona al nostro modo di operare, e quindi concentrare le energie su progetti prioritari e condivisi, anche da più associazioni, per sfruttare al meglio le poche risorse disponibili e in sinergia con i diversi settori dell’attività regionale". "Il vostro impegno - ha concluso -  oggi più che mai è importantissimo per la crescita del sistema regionale dell’Emilia-Romagna".

 Consulta

“Usate la rete della Consulta”: è il messaggio che ha lanciato oggi Silvia Bartolini nella sua relazione di apertura. “Siamo una parte delle relazioni internazionali della Regione – ha detto - e mettiamo a disposizione la nostra rete di relazioni e contatti all’estero affinché sia usata nel modo più utile, in collaborazione con gli altri settori regionali. Tra i nostri presidenti e consultori ci sono, infatti, imprenditori, professionisti, presidenti di camere di commercio, direttori di giornali: tutte persone in grado di dare il proprio contributo che è – non dimentichiamolo – volontario e gratuito”.

 “La Consulta deve essere considerata come un’opportunità per la promozione all’estero dell’Emilia-Romagna”, ha proseguito la presidente della Consulta, ricordando come il legame tra la Regione e le proprie comunità all’estero sia “saldo e inequivocabile, come dimostrato dall’immediata reazione dei corregionali nel mondo al terremoto: una risposta che ha stupito tutti” e che ha portato alla donazione di 125mila euro. “La mostra sulle attività delle nostre associazioni nel mondo è un’altra prova di questo  fortissimo legame – ha continuato Silvia Bartolini – che a molti non è noto: noi continueremo a moltiplicare lo sforzo di comunicare quello che facciamo in modo che sia chiaro il contributo che la Consulta dà alla promozione della Regione”.

“Abbiamo nel mondo – ha concluso la presidente della Consulta – 111 associazioni, alcune grandi altre piccole ma quasi tutte in grado di autofinanziarsi e produrre attività di promozione dell’Emilia-Romagna in svariati campi, dal turismo all’Università, dalla gastronomia alla cultura, dall’insegnamento della lingua italiana all’internazionalizzazione dell’economia e alla valorizzazione dei giovani: in questi ultimi anni abbiamo mobilitato con i master universitari e il programma Boomerang molti più giovani di altri settori regionali, così come abbiamo promosso all’estero la nostra cucina e il turismo nella nostra regione in collaborazione con Apt”.

L'assessore alle relazioni internazionali del Comune di Bologna Matteo Lepore  ha sottolineato i grandi cambiamenti che sta per affrontare la città di Bologna con l'avvio nel 2014 del Piano  strategico che porterà alla costituzione della città metropolitana, un'area di circa un milione di abitanti rispetto ai 375 mila  dell'attuale capoluogo. "In questo contesto - ha sottolineato Lepore - sono molto importanti le relazioni internazionali e per questo è stato avviato il progetto "Ambasciatori", che mette in relazione per via telematica tutte le persone nel mondo che hanno rapporti con la città di Bologna."Tutti gli emiliano-romagnoli nel mondo - ha concluso -  saranno i benvenuti". 

Nel portare il saluto dell’Assemblea legislativa, il consigliere regionale questore Mario Mazzotti ha detto che “la mostra sulla progettualità delle associazioni all’estero rivela una capacità che va al di là del legame culturale e consente di radicare un sentimento di buona cittadinanza nel mondo, di cui i consultori sono portatori e testimoni, provenendo da una terra che fa della coesione sociale e della solidarietà il suo punto di forza. La Consulta – ha aggiunto Mazzotti – svolge una funzione pubblica e dovrà continuare a svolgerla, avvalendosi delle attività e del protagonismo dei suoi terminali all’estero". 

Il Pro Rettore dell'università di Bologna Carla Salvaterra, ha voluto ringraziare il lavoro di "sistema" realizzato dalla Regione con la Consulta e le associazioni di emiliano-romagnoli del mondo, attraverso il quale l'Università ha potuto sviluppare relazioni e portare avanti importanti progetti internazionali .  

"E' un messaggio molto forte quello che esce oggi dalle dichiarazioni della vicepresidente della regione e dal consigliere Mazzotti e cioè quello di voler continuare ad investire sulla rete di relazioni che è alla base dell'attività della Consulta ", ha detto Marco Capodaglio, responsabile del servizio relazioni internazionali della Regione. In particolare, oltre al consueto ruolo di coltivare la memoria e di diffondere l'immagine dell'Emilia-Romagna nel mondo, secondo Capodaglio la Consulta dovrà sempre più coinvolgere nel suo lavoro le realtà locali emiliano-romagnole ed essere un collegamento tra queste e l'estero. Capodaglio ha infine sottolineato la necessità di puntare sui giovani, auspicando che questa rete tra l'Emilia-Romagna e il mondo possa incrementare le opportunità  formative e professionali dei giovani che vivono qui e degli emiliano-romagnoli nel mondo.

 

La Mostra

La mostra sulle attività delle associazioni all'estero, allestita nell'atrio della sala Polivalente dell'Assemblea legislativa, è stata inaugurata dalla presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini, accompagnata dalla vicepresidente della Giunta Simonetta Saliera, dall'assessore alle relazioni internazionali del comune di Bologna Matteo Lepore e dai consiglieri regionali Mario Mazzotti, Gianguido Naldi e Roberta Mori. Erano inoltre presenti la proff.ssa Carla Salvaterra,  pro Rettore dell'università di Bologna e Giancarlo Cargioli, responsabile  del Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del sistema agroalimentare dell'Emilia-Romagna. Si tratta di 18 pannelli che raccontano i progetti realizzati da una trentina di associazioni e che costituiscono solo una parte dell'intera progettualità che verrà raccolta successivamente in un'apposita pubblicazione. Le iniziative esposte vanno dalle ricerche sull'emigrazione ai corsi di lingue, dai programmi di formazione agli scambi di esperienze lavorative in vari settori.

Nel pomeriggio la Consulta ha ricordato quattro figure importanti dell’emigrazione emiliano-romagnola scomparse quest’anno: Maria Teresa Alpi che ha creato e gestito per molti anni il Museo degli Orsanti a Compiano (Parma), il bolognese Andrea Amaro che è stato vicesegretario del Cgie (Consiglio generale degli italiani all’estero), Diego Golfieri, il giovane presidente della Proter di Mar del Plata (la rete dei professionisti e tecnici dell’Emilia-Romagna) e Maria Maestri, la decana degli emiliano-romagnoli della stessa Mar del Plata, in Argentina.  Alle ore 21 ai consultori è stato offerto dal Gruppo Ocarinistico Budriese il concerto che ha avuto luogo alle Torri dell’Acqua di Budrio (Bologna) alla presenza del sindaco Giulio Perini.