Dai parmensi e piacentini di Parigi il primo contributo per il terremoto in Emilia
Josiane Balderacchi, presidente di AS.PA.PI., l’associazione dei parmensi e piacentini in Francia, comunica di aver raccolto tra i soci duemila euro già inviati alla Regione per le famiglie emiliane colpite il 20 maggio dal terremoto. E’ il primo atto concreto di una catena di solidarietà partita tra le comunità di emiliano-romagnoli residenti all’estero.
Dopo New York, l’Argentina e la Francia, segnali importanti arrivano anche dal Cile con il consultore Ferdinando Pezzoli, che scrive: “Essendo il Cile continuamente sottoposto a movimenti tellurici, comprendiamo le vostre necessità attuali e i sacrifici che queste situazioni determinano. Come associazione di Santiago daremo il nostro contributo, spontaneo per noi”. Sempre in Cile, Lily Tonioni di Capitan Pastene (Cile) informa sulla celebrazione di una messa per le vittime del sisma in Emilia celebrata nella piccola chiesa della Santisima Trinidad.
Si mobilita anche il CGIE da New York con l’iniziativa del vicesegretario generale Silvana Mangione, nata a Cento (Ferrara) e cresciuta a Bologna. “Abbiamo espresso tutti – ha scritto Mangione - il nostro dolore e la nostra solidarietà. E` arrivato il momento di tradurli in fatti concreti. In passato abbiamo raccolto fondi per i terremoti in Sicilia, Friuli, Irpinia, Umbria, Abruzzo, facendo soltanto il nostro dovere di italiani all'estero, parte integrale del popolo e del tessuto sociale e vitale del nostro Paese d'origine. Adesso dobbiamo farci carico di quanto è successo nelle nostre terre e dare una mano a ricostruire e restaurare i tesori artistici che sono andati distrutti e