Prima riunione della Consulta: fare squadra per promuovere l’Emilia-Romagna nel mondo e superare le difficoltà

Il 30 novembre si è tenuto il primo incontro ufficiale della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo in videoconferenza

L’incontro inaugurale aveva l’importante obiettivo di conoscenza dei Consultori - tra di loro e con i Presidenti – e la definizione dei principali indirizzi di lavoro che vedranno la Consulta impegnata per i prossimi 5 anni. 

La riunione, iniziata alle 14:30, si è aperta con il discorso del nuovo Presidente, il consigliere regionale Marco Fabbri.  

Fabbri ha aperto l’incontro senza nascondere l’emozione per il nuovo incarico e per l’opportunità di vedere finalmente tutto l’organo riunito, sebbene da remoto.  

Dopo avere salutato e ringraziato tutti i presenti, il neopresidente ha proceduto presentandosi e raccontando il suo percorso personale e professionale e – nonostante la giovane età - la sua forte esperienza di gestione nella Pubblica Amministrazione come primo cittadino di Comacchio (Ferrara) per due voltefino all’elezione come Consigliere regionale nell’ultima tornata elettorale regionale. 

Fabbri ha poi fatto il punto sulla situazione di partenza di questo secondo mandato della Consulta da quando è governata dalla legge 5 del 2015 -, congratulandosi per il grande lavoro svolto dai suoi predecessori e dallo staff durante il mandato precedente nella ricomposizione della rete di associazioni emiliano-romagnole all’estero, che oggi raggiungono il numero di 90, e nella promozione di attività culturali e formative attraverso numerosi bandi e iniziative. Fabbri ha sottolineato la volontà di dare continuità a questa eredità e a questo grande sforzo portato avanti con passione e professionalità. 

La nuova Consulta, però, ha precisato il Presidente, dovrà anche far fronte a nuovi scenari e nuovi bisogni delle nostre Comunità

In questa situazione difficile che la terribile pandemia ci impone, dobbiamo essere resilienti innovativi, ha sostenuto, facendo riferimento a nuove iniziative e strumenti che possano sostenere nostri corregionali all’estero in questo momento storico emergenziale e nei mesi che verranno. 

Fabbri ha poi illustrato gli obiettivi principali che guideranno il lavoro della Consulta nei prossimi mesi, durante i quali, per ragioni di forza maggiore, l’Organo dovrà continuare a lavorare esclusivamente a distanza, ma non per questo con meno determinazione ed entusiasmo: 

  • Continuare il lavoro già intrapreso di approfondimento e valorizzazione della vecchia e della nuova emigrazione, al fine di custodire la memoria storica e collettiva dell'emigrazione da un lato e, al contempo, monitorare studiare un fenomeno vivo e importante per la comunità regionale; 

  • Valorizzare il ruolo dei giovani, protagonisti del fenomeno della nuova emigrazione o discendenti dai nostri emigrati; 

  • Creare un filo diretto di collaborazione e comunicazione tra i Consultori, le associazioni e i vertici della Consulta, per permettere la massima collaborazione, l’ascolto attivo, la partecipazione; 

  • Coinvolgere Consultori in un ragionamento analitico sulla legge LR 5/2015 che definisce e governa l’attività della Consulta. A 5 anni dalla sua nascita, infatti, è necessario fare un bilancio sui suoi punti di forza e su quelli che potrebbero, invece, essere migliorati;  

  • Consolidare Migrer museo virtuale degli emiliano-romagnoli nel mondoaffinché diventi uno strumento vivo e utilizzato dalle Comunità di corregionali nel mondo per rafforzare le reti, custodire le storie di emigrazione, monitorare il fenomeno della nuova emigrazione;  

  • Mantenere un dialogo forte con le associazioni nel mondo, invitandole e abilitandole – anche attraverso la formazione – ad una comunicazione che permetta di conoscere le numerosissime attività e iniziative che vengono realizzate con passione e dedizione;  

  • Fissare al più presto le riunioni per area geografica, che coinvolgano non solo i consultori ma anche le associazioni radicate nei diversi territori, al fine di favorire gruppi di lavoro solidi e strutturati capaci di supportare e raggiungere tutte le realtà radicate nei vari angoli del pianeta; 

  • Consolidare attività ma anche creare nuove iniziative nella programmazione futuraripartendo dalle attività che sono già programma ma anche immaginando nuove progettualità capaci di rispondere a nuovbisogni emersi dai corregionali nel mondo. 

 Il Presidente ha poi passato la parola alla vicepresidente Valentina Stragliati che ha proceduto con un saluto e una breve presentazione di sé.

Anche Stragliati - sebbene giovane, coetanea del Presidente Fabbri - può contare su una solida esperienza un forte impegno all’interno della Pubblica Amministrazione, in particolare come vicepresidente della Provincia di Piacenza, con deleghe alle pari opportunità, rapporti con la Regione, cultura, sport e politiche giovanili e come Assessore alla Pubblica istruzione, Infanzia, Politiche giovanili, Sport, Cultura e Sicurezza del Comune di Castel San Giovanni (Piacenza), la sua città  

Stragliati ha aperto raccontando la sua esperienza durante la Settimana della Cucina italiana nel mondo, appena conclusa, durante la quale ha avuto modo di partecipare a iniziative e incontri organizzati dalle nostre associazioni e ha potuto toccare con mano “l’entusiasmo e la voglia di fare” delle nostre Comunità, nonostante il periodo e le difficoltà

 La passione, lentusiasmo e la resilienza che si respirano nelle tante attività organizzate in tutto il mondo sono la straordinaria ricchezza e la vera forza della Consulta.  La Consulta, ha continuato è un'eccellenza a livello mondiale. Per questo, ha ribadito Stragliati, è importante non disperdere quello che è stato fatto e continuare, anzi, coltivando e rafforzando ulteriormente le attività promosse dai nostri emigrati e dai loro discendenti. La vicepresidente ha garantito il suo massimo impegno e disponibilità, sottolineando l’importanza del confronto, del dialogo attivo e dell’inclusività nell’accogliere idee e istanze dei partecipanti di questa grande Comunità, anche diverse tra loro.   

I nuovi vertici della Consulta sono pienamente operativi e c’è sintonia e spirito di collaborazione, ha sostenuto la vicepresidente. Inoltre, sebbene alla prima esperienza all’interno della Consulta, Fabbri e Stragliati sono molto contenti di essere affiancati dalla seconda vicepresidente, Marilina Bertoncini, che da tanti anni fa parte del mondo dell’associazionismo ha lunga esperienza all’interno della comunità di corregionali nel mondoA supportarli, inoltre - ha rimarcato la vicepresidente - c’è lo staff della Consulta che garantisce assistenza e operatività, fondamentali per la realizzazione dei progetti e degli obiettivi prefissati. Questo gruppo, dunque, permetterà di lavorare al meglio, in un’ottica di continuità ma anche di innovazione e rinnovamento.   

Infine, un ringraziamento speciale è andato al gruppo di Consultori Junior, 8 giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, in quanto rappresentanti delle nuove generazioniA loro si è rivolta per affermare con forza limportanza della valorizzazione dei giovani, portando l’attenzione anche sui giovanissimi, ovvero i bambini e le bambine discendenti da corregionali nel mondoperché, ha affermato, è importante coinvolgere anche i più piccoli nelle iniziative volte a mantenere viva la memoria, la cultura e l’amore per la Regione d’origine.   

Dopo la Vicepresidente Stragliati la parola è passata alla Vicepresidente Bertoncini, che ha ringraziato i colleghi per le splendide parole mostrano grande emozione e felicità per questo nuovo incarico all’interno della Consulta, arrivato dopo più di trent’anni di partecipazione attiva nella comunità di emiliano-romagnoli all’estero in quanto rappresentante dell’Associazione Urerba di Buenos Aires, nata nel 1984.  La Consulta, ha sottolineato Bertoncini, ha una lunga e importante storia che va valorizzata e custodita. “Personalmente da questa Comunità ho avuto le cose più belle della mia vita: la cultura, gli amici, l’identità ha detto, “sono entrata a far parte di questa famiglia all’interno del gruppo giovani e ho potuto vedere negli anni tutti i suoi cambiamenti. Voglio portare questa eredità e trasmetterla alle nuove generazioniche sono il nostro futuro”. 

Bertoncini ha poi illustrato il mondo dell’associazionismo come un fenomeno molto eterogeneo e ricco, sottolineando che alcune associazioni si autofinanziano e lavorano con grande cuore e dedizione. Spesso si tratta di realtà che si occupano di assistenza e solidarietà per supportare corregionali in difficoltà, in particolare i più anziani, in modo volontario, per puro spirito di appartenenza e amore verso la Regione di provenienza. La rete associativa è un grande patrimonio ed è ormai molto vasta.  

 “A volte sembra uno slogan dire che siamo ambasciatori dell’Emilia-Romagna nel mondo “ha continuato Bertoncini “ma non è così, lo siamo davvero. Abbiamo contatti con le istituzioni, con le Università, con gli istituti culturali, raccontiamo e diffondiamo le eccellenze della nostra Regione e la nostra forte identità, siamo il punto di riferimento per le comunità all’estero.” 

Infine, anche Bertoncini ha sottolineato l’importanza di alcuni temi già citati dai colleghi sui quali lavorare in futuro come ldiffusione capillare delle opportunità e i bandi e l’importanza di coinvolgere le comunità nell’utilizzo del Museo virtuale Migreroltre alla necessità di potenziare la conoscenza della lingua italiana, anche attraverso attività di scambio e formazione per i giovani e bambini.  

35 Consultori, rappresentanti le Comunità di emiliano-romagnoli nel mondo, le Associazioni all’estero, le autonomie locali e le Università della Regione, hanno poi proceduto alla propria presentazioneognuno di loro ha avuto modo di raccontare la propria storia personale e professionale e portare all’assemblea le istanze della realtà rappresentata, delineando quale sarà il proprio apporto all’interno della Consulta nei prossimi 5 anni. 

La ricchezza della nuova Consulta è emersa con forza dalle parole dei Consultori e delle Consultrici: non sarebbe bastata una giornata intera per approfondire le tante suggestioni e tematiche emerse dagli interventi. Alcune di queste sono state discusse al termine del giro di presentazioni durante un breve dibattito che ha permesso di raccogliere idee e suggerimenti riguardanti i prossimi bandi e le future attività. 

La riunione si è conclusa intorno alle 17 con grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti. Il prossimo appuntamento - dunque - è fissato per i primi mesi del 2021, per entrare nel vivo di questa entusiasmante avventura.