Comunità, idee, giovani e un legame profondo con l'Emilia-Romagna: com'è andata la Conferenza d'Area America?

L'incontro tra le quasi 50 associazioni presenti, il confronto sullo stato delle nostre comunità nel continente americano, l'entusiasmo e le idee dei giovani emiliano-romagnoli di seconda e terza generazione, i progetti internazionali e la loro capacità di portare cultura emiliano-romagnola all'estero: 3 giorni ricchissimi che sanciscono vecchie e nuove alleanze
Comunità, idee, giovani e un legame profondo con l'Emilia-Romagna: com'è andata la Conferenza d'Area America?

Si è conclusa la Conferenza d'area del nord, centro e sud America della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che si è svolta dall'11 al 13 aprile 2024 a San Paolo (Brasile), città simbolo della presenza della grande comunità italiana all'estero, che conta nella sola metropoli sudamericana circa 6 milioni di persone.  

La tre giorni, a cui ha partecipato il Presidente Marco Fabbri e la Vicepresidente  Marilina Bertoncini, ha visto la ricchissima partecipazione di associazioni di emiliano-romagnoli nel continente americano provenienti da Canada, Stati Uniti, Venezuela, Cile, Paraguay, Uruguay, Argentina, Perù e Brasile, degli 11 Consultori e Consultrici afferenti all'area e di numerosi ospiti istituzionali invitati per portare i propri saluti e partecipare al dibattito.

Nelle giornate precedenti la riunione, il gruppo della Consulta ha avuto il piacere di visitare il la Sociedade Esportiva Palmeiras, una società polisportiva di San Paolo che milita nella Serie A, la massima serie del campionato brasiliano di calcio, che ha collezionato un numero impressionante di successi in competizioni nazionali e internazionali e, per questo, ha ricevuto il titolo di "Campione del secolo" del calcio brasiliano. Fondata il 26 agosto 1914 dalla colonia italiana nella città di San Paolo, sotto il nome di Società Sportiva Palestra Italia, il club Palmeiras è la squadra che maggiormente rappresenta l'immigrazione italiana nella metropoli brasiliana, fatta di duro lavoro, caparbietà e grandi successi. 

Un secondo incontro molto importante è stata la visita del Presidente Marco Fabbri alla Comunidade de Inamar, la scuola fondata nel 1971 da Franco Rigolli, missionario piacentino originario di Vernasca, che offre educazione d'eccellenza e assistenza sociale a bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità sociale nella città di Diadema, nella periferia di San Paolo. In quell'area, negli anni '60, venne trasferita la popolazione  sfollata e bisognosa della favela di Vergueiro e la Comunità Inamar iniziò un lavoro sociale importante, offrendo agli adolescenti corsi di formazione professionale. Nel corso degli anni, dato che la maggior parte degli adolescenti non era in grado di seguire gli insegnamenti a causa della mancanza di istruzione primaria, la scuola/comunità decise di offrire un percorso educativo che partisse dalla primissima infanzia, anche mediante metodologie pedagogiche d'eccellenza provenienti dalla Regione d'origine, tra le quali il metodo Reggio Children. Oggi la Comunità di Inamar è un punto di riferimento importantissimo per la Comunità localee un faro per la pedagogia internazionale e nel 2022, la Consulta degli emiliano-romagnoli ha assegnato il diploma di benemerenza a Franco Rigolli per la sua dedizione ed il suo impegno nel sociale e a favore dei più deboli. Durante la visita, le figlie Carolina e Carmen Rigolli, accompagnate dallo staff di pedagogiste ed educatrici, hanno mostrato la scuola, i laboratori, gli spazi di apprendimento formale e informale e hanno illustrato il lavoro prezioso che fanno quotidianamente con bambini e ragazzi.

Per approfondire: è possibile conoscere la storia del missionario piacentino e della nascita della Comunidade Di Inamar nel docu-film "Alla scoperta della figura di Franco Rigolli" realizzato, grazie al contributo della Consulta, dal Comune di Vernasca (Piacenza) in collaborazione con la Comunità/Scuola de Inamar e il Circolo emiliano-romagnoli di San Paolo: https://www.migrer.org/collezioni/franco-rigolli/ 

Prima giornata: giovedì 11 aprile

Giovedì 11 aprile è stata inaugurata ufficialmente la conferenza nella meravigliosa cornice del Museu da Imigração dello Stato di San Paolo, uno dei più importanti musei dell'immigrazione del mondo, situato nel quartiere Mooca la cui storia è strettamente associata all'arrivo di lavoratori italiani e delle loro famiglie nel XIX secolo. Il museo custodisce la storia e il patrimonio degli immigrati nello Stato di San Paolo e si sviluppa nell'albergo costruito fra il 1886 ed il 1888, in cui gli immigrati potevano essere ospitati per un periodo massimo di otto giorni prima di dirigersi alla loro destinazione finale in Brasile. 

Dopo la visita dell'esposizione del Museo e della sua ricchissima collezione, la tre giorni di lavoro si è aperta con i saluti di Henrique Trindade, Coordinatore didattico e formativo presso il Museo, il benvenuto di Eduardo Morelli, Presidente del Circolo Emilia-Romagna Di San Paolo, e il saluto da parte di Maria Maddalena Del Grosso, responsabile dell' Agenzia commerciale italiana presso l'ambasciata d'Italia a San Paolo (ICE).

La parola è passata poi al Presidente Marco Fabbri e alla vicepresidente Marilina Bertoncini per i saluti di apertura, l'illustrazione delle attività della Consulta e per un focus sugli obiettivi e sull'importanza dell'incontro della comunità di emiliano-romagnoli in America.

Quali sono le prospettive della Comunità degli emiliano-romagnoli in America? Quali attività, suggestioni e riflessioni per il futuro dell'associazionismo e per rafforzare la rete degli emiliano-romagnoli all'estero? Come immaginiamo la Consulta tra 10 anni e come coinvolgere maggiormente i giovani? 

Queste domande hanno guidato tutti gli appuntamenti della Conferenza e posto le basi per i lavori delle giornate successive. 

In seguito, gli 11 Consultori e Consultrici dell'area nord, centro e sud America hanno portato il proprio saluto e tratteggiato le principali questioni legate alle comunità da essi rappresentate: associazionismo, progetti, attività dei giovani e prospettive future sono state le principali tematiche affrontate e portate all'attenzione dei presenti da Analia Barrera (Argentina), Alberto Emilio Becchi (Argentina), Carlos Malacalza (Argentina), Amauri Chaves Arfelli (Brasile), Ghissela Leonelli (Cile), Milena Morales (Cile), Annalisa Poggiali (Argentina), Eduardo Zampar Morelli (Brasile), Mario Zanatta (Perù), Agostina Gentile (Argentina) e Jorge Venturelli (Cile). 

Seconda giornata: venerdì 12 aprile

La seconda giornata di lavori si è aperta con l'illustrazione di 4 progetti realizzati e in fase di realizzazione, sostenuti dalla Consulta in collaborazione con associazioni ed enti locali, con l'obiettivo di socializzare alcuni importanti risultati raggiunti dagli stessi e, al contempo, ispirare la platea con progettualità particolarmente efficaci e d'impatto.  

I progetti interessati sono stati  DocumentER. Lungo le storie e le vie dell’Emilia-Romagna a cura dell'Associazione Documentarsti Emilia-Romagna (DER), i progetti a cura del Comune di Maranello “Don Maurizio, un emiliano in Amazzonia” , che ha dato vita all'omonimo docu-film Da Maranello a Balcarce: un ponte tra Emilia-Romagna e Argentina attraverso motori, cultura e formazione”  in corso di realizzazione e il progetto "Turismo delle radici: progettualità e attività in Emilia-Romagna" a cura dei Leticia Carpinelli. 

In seguito si è passati alla presentazione delle 47 associazioni di emiliano-romagnoli presenti alla Conferenza che hanno potuto condividere attività, progetti, riflessioni e bisogni: un racconto collettivo multisfaccettato che ha illustrato lo stato attuale delle associazioni e federazioni di emiliano-romagnoli attraverso le parole dei presidenti e dei membri più attivi e che ha permesso di conoscersi in profondità e di creare nuove sinergie tra realtà, anche nell'ottica di progetti futuri in partenariato. 

 

 

Terza giornata: sabato13 aprile

La terza giornata si è aperta con i giovani: i Consultori junior Mario Zanatta (Perù), Agostina Gentile (Argentina) e Jorge Venturelli (Cile) hanno presentato il percorso che la Consulta porta avanti a partire da maggio 2023, partito con un questionario finalizzato ad indagare bisogni e interessi dei giovani emiliano-romagnoli nel mondo ed a coinvolgere nuovi giovani emiliano-romagnoli all'estero, che ha come obiettivo la creazione di una piattaforma di dialogo e confronto e l'organizzazione della conferenza dei giovani emiliano-romagnoli nel mondo, prevista per il 2024. 

Proprio questo percorso, ha permesso di conoscere ed invitare alla Conferenza 7 giovani emiliano-romagnoli di 2° e 3° generazione che hanno avuto occasione di presentarsi e raccontare le proprie esperienze di vita, professionali e i loro percorsi all'interno della comunità italiana ed emiliano-romagnola nelle comunità d'appartenenza.  

Si tratta di Anna Iannetta, ingegnere alimentare di Buenos Aires (Argentina), Maria Chiara Forni, giornalista e "sfoglina" di Oberà (Misiones, Argentina), Flora Klienspiegel Gallotto, assistente sociale di San Paolo (Brasile), Joaquin Martinez, produttore musicale e studente di psicologia di Montevideo (Uruguay), Bruno Cimatti, professore e ricercatore di storia di Bahia Blanca (Argentina), Maura Guerreiro, insegnante di educazione fisica di Buenos Aires (Argentina) e Constanza Bianchini, architetta di Santiago (Cile).

7 storie diverse, 7 giovani pieni di energia e idee che desiderano impegnarsi in un percorso di partecipazione all'interno della comunità di emiliano-romagnoli all'estero per portare avanti l'eredità culturale delle famiglie di origine che, con grande sacrificio, lasciarono l'Emilia-Romagna per cercare un futuro migliore.

I giovani hanno raccontato alla platea i risultati del percorso condotto fino ad ora e illustrato tematiche di maggior interesse sulle quasli stanno lavorando all'interno della piattaforma di dialogo alla quale partecipano, che proseguirà nei prossimi mesi anche coinvolgendo i giovani emiliano-romagnoli all'estero invitati alla Conferenza d'area Europa tenutasi lo scorso novembre. 

Tra i temi emersi, spiccano tre assi fondamentali intergenerazionali e comuni alle progettualità di tutte le associazioni, ovvero la cultura e l'enogastronomia regionale come patrimonio da mantenere, valorizzare e divulgare, la lingua italiana come elemento identitario per le comunità all'estero e le opportunità formative in Emilia-Romagna come strumento di crescita, interscambio e collegamento diretto tra i giovani nel mondo e la nostra Regione. 

Si è partiti da queste fondamentali tematiche per l'intera comunità, a cui si è aggiunta la cruciale questione della collaborazione tra le associazioni, da sempre vero motore del fermento emiliano-romagnolo all'estero: come possono le associazioni collaborare ancora di più e meglio? Quali strumenti possiamo mettere in campo per agevolare una maggiore comunicazione e condivisione delle progettualità, dei bisogni, delle soluzioni?

Partendo da questi presupposti sono stati creati 4 tavoli di lavoro che i partecipanti hanno scelto liberamente per confrontarsi e dare vita a nuove idee, collaborazioni, sinergie. 

I tavoli sono stati condotti da Mario Zanatta (Consultore Junior), Agostina Gentile (Consultrice Junior), Jorge Venturelli (Consultore Junior) e Gianfranco Coda (staff della Consulta).

Dopo un confronto aperto e molto partecipato i 4 gruppi hanno presentato i risultati della discussione in plenaria, riportando idee e suggestioni e problematizzando le questioni più importanti con giovani, associazioni, Consultori e Presidenti e fornendo, così, una bussola nell'impostazione di progettualità future. 

La seconda parte del pomeriggio, a cura dello staff della Consulta, è stata dedicata all'illustrazione di alcuni strumenti di comunicazione a disposizione delle associazioni - come ilMuseo virtuale per l'emigrazione Migrer ed i principali canali di web e social - ed all'analisi degli ultimi dati sull'emigrazione emiliano-romagnola, a partire dall'ultimo Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, in relazione ai dati del passato, con l'ottica di comprendere un fenomeno in continuo mutamento. 

La tre giorni si è avviata, a quel punto, alla conclusione con il difficile compito per il Presidente Marco Fabbri e per la Vicepresidente Marilina Bertoncini di tirare le fila e provare a sintetizzare tre giornate così ricche di contenuti, relazioni, dibattiti.

I Presidenti hanno espresso grande soddisfazione per l'andamento della Conferenza, congratulandosi con tutte e tutti per la partecipazione entusiasta e sottolineando quanto la massiccia presenza di giovani emiliano-romagnoli, presenti sia come invitati, sia come Consultori Junior ma anche, in grande numero, come rappresentanti delle associazioni sparse in tutto il continente, sia un segno tangibile di una comunità che guarda al futuro e che può contare sul questa nuova energia per continuare a coltivare legami solidi e duraturi. 

Un risultato straordinario risultato di una visione chiara, di un grande lavoro del gruppo di Consultori junior ma anche frutto dell'amore per la Regione Emilia-Romagna che i nostri emigrati hanno saputo tramandare di generazione in generazione e che oggi fa ancora battere il cuore a giovani sparsi in tutto il mondo.  

La conferenza si è conclusa in bellezza con una tradizionale e squisita cena finale - con menu rigorosamente emiliano-romagnolo - presso il Circolo Italiano di San Paolopresso l'iconico Edificio Italia, uno dei grattacieli piú alti di San Paolo, con i suoi 165 metri di altezza, 46 piani e 19 ascensori, alla presenza del Presidente del Circolo José de Lorenzo Messina.

In seguito, Eduardo Morelli e Giselle Rasi del Circolo emiliano-romagnolo di San Paolo hanno consegnato ai Presidenti Fabbri e Bertoncini alcune opere realizzate per l'occasione dall'architetto e artista italo-brasiliano Clovis Aquino raffiguranti alcuni scorci della città di San Paolo e di Bologna, in ricordo della visita della comunità emiliano-romagnola e a sottolineare il profondo legame tra la nostra Regione e la grande metropoli brasiliana.  

 

Tre giornate di lavoro, impegno, convivialità, scambio di esperienze e sincera amicizia in pieno stile emiliano-romagnolo: un'esperienza intensa che ha permesso di creare nuovi incontri e rafforzare il legame tra i corregionali nel continente americano, che ora possono contare su una rete associativa più solida, collaborativa e vogliosa di costruire comunità.

 

Vuoi saperne di più sulla riunione e conoscere alcuni/e dei/delle protagoniste?

Guarda la puntata di DossiER dedicata alla Conferenza andata in onda il 10 aprile in diretta da San Paolo
Un ringraziamento speciale per la calorosa accoglienza e per il supporto in tutti gli aspetti logistico organizzativi al Circolo Emiliano-Romagnolo di San Paolo.