Gli emiliano-romagnoli nel mondo protagonisti dei progetti della Consulta

Maggio 2021
Gli emiliano-romagnoli nel mondo protagonisti dei progetti della Consulta

La ripartenza della Consulta passa anche attraverso i finanziamenti che concediamo per i progetti che mettono al centro le nostre comunità all’estero. In particolare, si è appena chiusa la valutazione dei progetti presentati per il bando 2021 riservato ad Enti Locali e Associazioni di promozione sociale. Un bando che ha visto una buona partecipazione in termini di progetti (ben 15 quelli arrivati), con attività rivolte non solo ai nostri concittadini all’estero ma anche con l’obiettivo di far conoscere alle nostre comunità il fenomeno migratorio dalla nostra regione.  

I progetti sono molto importanti per la Consulta perché consentono alle realtà che operano in Emilia-Romagna di entrare in contatto con le nostre comunità e associazioni all’estero. Infatti, molti di questi progetti sono stati presentati in collaborazione con associazioni di emiliano-romagnoli del mondo, a riprova di quanto i legami siano ancora molto forti tra chi vive sul territorio regionale e chi risiede in un altro Paese.  

Non solo, questi progetti sono un’opportunità per conoscere più da vicino racconti, personaggi, luoghi che hanno fatto la storia della nostra emigrazione. Ma non tutti i progetti guardano al passato! Spesso, grazie a linguaggi quali l’arte e l’audiovisivo, alcuni progetti costruiscono un ponte tra chi è andato altrove a costruirsi una vita e chi è rimasto qui, dando vita, così, ad uno scambio di esperienze e conoscenze che arricchisce non solo i protagonisti dell’emigrazione ma anche chi vive qui. 

Il Covid ha influenzato parecchio l’ideazione dei progetti che sono stati presentatila maggior parte delle attivitàinfatti, si svolgerà in modalità online. Occorre precisare, però, che sebbene non si tratti della modalità auspicabileil digitale ha permesso alle Comunità e associazioni di non fermarsi mai e, in alcuni casi, di progettare eventi che in presenza avrebbero richiesto un’organizzazione molto più complessa e onerosa. Sono fiducioso del fatto che questa sarà solo una parentesi prima che si possa di nuovo riprendere a fare progetti di scambio tra l’Emilia-Romagna che c’è qui e l’Emilia-Romagna che c’è sparsa per il mondo, facendo tesoro dell’esperienza vissuta e mixando strumenti e linguaggi per il pieno sviluppo e la partecipazione delle nostre comunità all’estero. 

Marco Fabbri - Presidente della Consulta degli Emiliano-Romagnoli all’estero