Dipartimento di Scienze economiche e sociali – Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Piacenza

“Emilia-Romagna altrove. Storie, caratteristiche, dinamiche dell’emigrazione piacentina nel mondo”

La ricerca è orientata ad approfondire ed aggiornare l’andamento e le cause dei flussi migratori relativi al territorio di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, focalizzando l’analisi sui dati di trasferimento nel corso dell’ultimo decennio (2008-2018), sul raffronto tra le caratteristiche della recente e della storica emigrazione del territorio piacentino, e sulla raccolta di storie individuali che possano contribuire ad arricchire la conoscenza e la memoria collettiva.

Nello specifico, il lavoro ha inteso adottare le seguenti metodologie di indagine:

  • Analisi della letteratura storica, sociologica ed economica del fenomeno migratorio in Italia nell’ultimo secolo con particolare riferimento alle cause socio-antropologiche ed al caso piacentino
  • Analisi quantitativa in serie storica dei flussi migratori verso l’estero (fonte ISTAT) e delle iscrizioni all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (fonte Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione) per tutte le provincie e regioni italiane dal 2008 al 2018, con un approfondimento sui dati relativi alle provincie dell’Emilia-Romagna ed alla provincia di Piacenza.
  • Elaborazione e somministrazione ai piacentini residenti all’estero (emigrati storici e recenti) di n. 215 questionari volti ad indagare le cause del trasferimento, la percezione individuale rispetto ad alcune dimensioni che caratterizzano la qualità della vita in Italia e nel Paese di trasferimento, il legame identitario con il territorio di provenienza.
  • Realizzazione di 25 interviste in dettaglio a piacentini con esperienza migratoria storica o recente, allo scopo di raccogliere ed approfondire le testimonianze di vita, le principali cause dei trasferimenti e le condizioni di vita attuali di coloro che risiedono all’estero. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con le sedi delle Associazioni che rappresentano gli emiliano romagnoli all’estero nelle città di New York City, Londra, Parigi e Buenos Aires che hanno attivamente offerto il loro supporto per la distribuzione e la raccolta dei questionari ai cittadini residenti e per l’organizzazione delle interviste individuali in loco. Il lavoro è stato realizzato nel quadro dei finanziamenti del Piano triennale regionale 2016 – 2018 per interventi a favore degli emiliano-romagnoli all’estero (in attuazione della Legge Regionale n. 5/2015).
IL CONTESTO DEMOGRAFICO E SOCIALE

La popolazione italiana oggi non cresce per effetto della dinamicità endogena (il saldo naturale, ovvero il ricambio annuale tra nascite e decessi, è negativo) e a partire dal 2015 entra in una fase di declino demografico (Rapporto Annuale Istat 2019). Il fenomeno sembra essere limitato unicamente dal positivo saldo migratorio (differenza tra immigrazioni ed emigrazioni), dal momento che anche i trasferimenti verso l’estero dei cittadini italiani registrano un andamento crescente da oltre un decennio. L’ultimo “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes (CEI, 2019) rivela che, alla data di gennaio 2019, di oltre 60 milioni di cittadini italiani, l’8,8% è residente all’estero. I trasferimenti di residenza all’estero mostrano, tra il 2006 e il 2019, un incremento pari al 70,2% ovvero, in termini assoluti, la mobilità italiana è passata da poco più di 3,1 milioni di trasferimenti registrati nel 2006 a quasi di 5,3 milioni nel 2019. Ad oggi le principali direttrici della mobilità risultano essere l’Unione Europea, dove il 41,6% ha trasferito la propria residenza, e l’America Centro-Meridionale, con il 32,4% dei trasferimenti. Il Rapporto specifica, inoltre, che l’attuale mobilità continua a interessare prevalentemente i giovani (18-34 anni, 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, 24,3%), in misura quasi equivalente tra maschi e femmine, dato che porta ad ipotizzare una sempre crescente preferenza nell’investire formazione e competenze acquisite al di fuori dei confini nazionali. Tuttavia, nonostante ad oggi si osservi una maggiore propensione alla mobilità nella popolazione giovane, la storia migratoria del nostro Paese non è certo un fenomeno recente.

Tralasciando i grandi flussi di fine Ottocento e dei primi decenni del Novecento, gran parte degli italiani che oggi vivono stabilmente all’estero sono emigrati più di 15 anni fa: in Belgio, Svizzera, Germania, Canada, Francia, Australia, sono tra il 52% e il 66% gli italiani che risiedono sul territorio da oltre 15 anni, mentre negli Stati Uniti, Regno Unito, Venezuela, Uruguay, Spagna, Argentina e Brasile la quota è tra 27% e 46% (Il Sole 24 ore, 15 novembre 2019). Particolarmente rilevanti risultano le emigrazioni relative all’Emilia-Romagna in raffronto al dato nazionale, e un importante contributo alla dinamicità del fenomeno regionale è attribuibile alla mobilità del territorio di Piacenza e della sua provincia, dove i trasferimenti dei residenti, in particolare verso Paesi dell’area europea ed extra-europea, decuplicano nell’arco di sedici anni, dal 2000 al 2016 (De Salvo, 2018).

L’emigrazione del nostro territorio ha conosciuto dunque nell’arco degli ultimi sedici anni un forte impulso, andando a rappresentare così un fenomeno storico, economico, antropologico e sociologico di rilievo per la provincia di Piacenza, con un impatto forte in particolare per le zone appenniniche. Gran parte della letteratura che si dedica ad esplorare cause e orientamenti della contemporanea emigrazione nostrana fa riferimento ad inclinazioni cosmopolite, alla ricerca di stili di vita, di riconoscimenti professionali, di standard di vita qualitativamente migliori, e le analisi tendono ad attribuire l’esodo soprattutto ad una parte di popolazione con alti livelli di istruzione. Ma è effettivamente esaustivo descrivere la nuova emigrazione attraverso la retorica dei “cervelli in fuga”? Qual è il grado di convergenza dei nuovi flussi con quelli del passato? Ci sono analogie e parallelismi rispetto alle traiettorie ed alle cause delle storiche e recenti migrazioni?

La ricerca-intervento intende contribuire ad approfondire tali questioni andando ad acquisire un quadro inedito del fenomeno migratorio, con un focus territoriale di dettaglio sulla provincia di Piacenza, attraverso un approfondito confronto intergenerazionale sulle motivazioni, le aspettative, le strategie di vita, i percorsi di viaggio e di radicamento vecchi e nuovi. Il focus che si intende porre sulle caratteristiche del fenomeno migratorio tra i giovani appare estremamente utile per definire strategie e interventi per l'integrazione e il mantenimento di positivi rapporti con i luoghi di provenienza.

Scarica la ricerca dal museo virtuale MIGRER