Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli Studi di Ferrara

“Sistema-Regione ed emiliano-romagnoli nel mondo: fiscalità inclusiva come fattore di promozione e coesione oltre i confini”

Dal punto di vista documentale la ricerca è culminata con uno studio dedicato alla fiscalità degli emiliano romagnoli all’estero che contiene, oltre a uno studio dedicato espressamente alla situazione degli espatrianti regionali (curato dal Dott. Roberto Scalia, che è divenuto ricercatore grazie al co-finanziamento regionale) anche altri saggi di interesse sul tema. La ricerca è stata pubblicata da Jovene editore sotto gli auspici del Dipartimento di giurisprudenza.  Si segnala a tal fine che la ricerca è stata sottoposta anche al vaglio del Garante del contribuente della regione Emilia-Romagna che ne ha apprezzato gli esiti tanto da redigerne l’introduzione e concedere il patrocinio istituzionale alla stessa, a ulteriore conferma della qualità delle conclusioni.

Gli esiti di cui al punto sugli “aspetti originali” sono anche stati racchiusi in una pubblicazione edita sulla rivista Novità fiscali (rivista scientifica riconosciuta dal Ministero dell’Università e dall’ANVUR). Qui il responsabile del progetto ha illustrato quali sono i più recenti e significativi orientamenti giurisprudenziali della Commissione tributaria regionale dell’Emilia-Romagna in materia sia di espatriati che di emiliani transfrontalieri. I casi più rilevanti hanno riguardato l’effettività del trasferimento all’estero, la tassazione dei rapporti commerciali tra imprese emiliane ed imprese estere nonché le relazioni commerciali riguardanti i lavoratori transfrontalieri su San Marino.

Gli “aspetti originali” emersi durante il progetto di ricerca sono quelli sintetizzati nel contributo speciale contenuto nella pubblicazione sugli espatriati, cui pertanto si fa rinvio anche per quanto riguarda le linee di policy che la regione potrebbe seguire in merito alla situazione degli espatriasti.

Oltre a quanto riportato nei diversi punti della corrente relazione di sintesi, si segnala che il responsabile del progetto di ricerca ha svolto, nell’ambito del progetto, una costante monitorizzazione di tutta la giurisprudenza tributaria regionale dell’Emilia-Romagna negli anni di durata del progetto, in qualità di collaboratore dell’ufficio del massimario e di redattore del massimario annuale. Tale ruolo è risultato particolarmente utile nella verifica su come il tema degli espatriati emiliani fosse trattato dalla giurisprudenza regionale.

Al di là degli aspetti di dettaglio, per i quali si fa rinvio alla pubblicazione già disponibile su rivista, si segnala che i giudici regionali si sono concentrati essenzialmente sulle condizioni in base alle quali il trasferimento di residenza all’estero possa considerarsi compiuto (in base alle disposizioni del testo unico delle imposte sui redditi) e su come eventuali tributi assolti all’estero possano essere, per così dire, riconosciuti dall’erario italiano (cd. “credito d’imposta per i tributi assolti all’estero).

Questa attività di monitorizzazione della casistica fiscale riguardante gli espatriatiti sta continuando anche nel 2021 e a prescindere dal termine del progetto. Si tratta di un follow up teso a garantire la sostenibilità dello stesso oltre la sua scadenza, come già indicato all’atto della presentazione del progetto.

In merito alla comunicazione e alla disseminazione delle attività possiamo citare:

  1. Seminari online realizzati dal Prof. Ken Devos (Melbourne) sulla fiscalità degli espatriati in Australia;
  2. Presentazione dello studio dedicato ai problemi di “successione” degli espatriati emiliano-romagnoli (e in generale italiani) alla Conferenza annuale dei Professori di diritto tributario a Perth (paper in corso di pubblicazione). In tale contesto si sono osservate le maggiori criticità emerse in merito, come la doppia imposizione dei cespiti immobiliari detenuti in regione da parte di chi si è trasferito all’estero. Dal punto di vista della policy si è insistito sulla necessità da parte di tutti gli enti interessati (la regione Emilia in questo senso potrebbe farsi portatrice di interessi da basso) di rafforzare il network di convenzioni contro le doppie imposizioni italiano, ispirato al modello OCSE;
  3. Laboratorio con la Camere di Commercio e dell’Industria Italiana di Melbourne che chi ha messo in contatto con le imprese regionali operative sul mercato australe per individuare gli aspetti fiscali di maggior interesse per l’ulteriore sviluppo dell’export regionale;
  4. Ricerca empirica (questionari) somministrati e interviste condotte con le imprese emiliane nel mercato australe, per il tramite della camera di commercio finalizzate a individuare le priorità per l’export regionale;
  5. Ricerca empirica svolta sulla comunità degli emigrati in Québec (incontro tenutosi ad Ottawa in occasione del raduno annuale degli emigrati emiliani in Canada e poi successivamente a Québec City e Montreal) ove si sono rilevate le criticità maggiormente sentite dagli espatriati, quali: la tassazione degli immobili di proprietà in Italia; l’applicazione dell’imposta sulle successioni; la compliance attinente il trasferimento della residenza all’estero e la collaborazione degli enti territoriali minori;
  6. Attività di studio svolta presso il Dipartimento di giurisprudenza, il Centro di documentazione europea dell’Università di Ferrara e la Commissione tributaria regionale dell’Emilia-Romagna;
  7. Attività di studio e ricerca presso la Business School della Swinburne University ove sono stati studiati i problemi di tassazione internazionale delle imprese regionali che operano in Australia e in altri paesi di Common law.

 

Il progetto ha subito, soprattutto nella sua seconda fase, il drastico impatto della pandemia di COVID-19 che ha reso impossibili gli eventi scientifici dedicati alla cittadinanza, e per i quali si era prospettato un coinvolgimento maggiore rispetto a quello che aveva già contraddistinto il momento seminariale a cura di colleghi e limitato come tale alle mura universitarie (o a connessioni online).

Questo ha imposto un ripensamento degli obiettivi e una riformulazione delle priorità in seno al progetto stesso, mediante una concertazione maggiore sugli aspetti scientifici e di ricerca (ovvero su quelli empirici) in collaborazione con enti istituzionali sul territorio (in particolare la Commissione tributaria regionale e l’Ufficio per il garante del contribuente) riprogrammando per la primavera estate 2021 gli eventi più divulgativi. Tutto questo in coerenza con l’impegno assunto di garantire la sostenibilità del progetto anche in un momento successivo alla fine dello stesso.