Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna
Partner di progetto:
- Proter, Red de Profesionales y Técnicos de la Emilia-Romagna, Mar del Plata
- FAEER, Federazione Argentina di Entità Emiliano-Romagnole, Mar del Plata
- ANGEER, Associazione nuove generazioni e imprenditori dell’Emilia-Romagna, La Plata
- Asociacion Emilia-Romagna del Gran La Plata
- Asociacion Emilia-Romagna de Ramallo
- Unione Regionale Emilia-Romagna di Buenos Aires
- Associazione Amici dell'Appennino Tosco Emiliano
- Associazione Emilia-Romagna Tandil
- Associazione Emiliano-Romagnola Bandeirante di Salto e Itu
- Circolo Emilia-Romagna, San Paolo
- Associazione degli emiliano-romagnoli di Angol
- Associazione degli emiliano-romagnoli di Traiguen
- Associazione Emilia-Romagna, Purén
- Associazione Emilia-Romagna, Concepcion
- Associazione degli emiliano-romagnoli del Perù
- Comune di Forlimpopoli
- Fondazione Casa Artusi, Forlimpopoli
- Associazione delle Mariette, Forlimpopoli
- Società Dante Alighieri sezione Forlì-Cesena
- Universidad Nacional del Comahue, Buenos Aires
- Agenzia Consolare d’Italia, Villa Regina
- Istituto Lingua Italiana Dante Alighieri, Mar del Plata
- Universidade de Sao Paulo, San Paolo
BREVE DESCRIZIONE
Il progetto ha riguardato il rapporto fra la lingua in nome di Dante nell’arte della scrittura settoriale della gastronomia, attraverso il linguaggio presente nelle ricette di casa e di famiglia. Si è trattato di un percorso fra memoria e tradizione con l’intento di accorciare le distanze in un dialogo fra l’Italia e le comunitá sparse per il mondo.
Il Dipartimento, in collaborazione con i vari partner, ha realizzato una ricerca sulla pratica domestica, come prassi culturale identitaria, che soddisfa il bisogno di appartenenza e affettività familiare perseguendo alcuni obiettivi quali forme di integrazione e di riconoscimento identitario delle comunità all’estero, studiando storia, memorie, e rappresentazioni attraverso il cibo.
È stato importante il coinvolgimento delle associazioni emiliano-romagnole all’estero per capire come si sia rappresentata la cucina italiana, il suo linguaggio, il trasferimento tra generazioni e la sua rappresentazione nel quotidiano, consolidando così una pratica che vogliamo verificare se frequente. Come, leggendo anche il manuale artusiano, la tradizione si sia conservata (a volte con ricette desuete in Italia) e adattata al nuovo stile di vita, rimodellata sulla base degli ingredienti trovabili. Lo scopo è stato quello di accertare e documentare come la cucina italiana, in una storia secolare, sia stata vissuta e trasferita alle nuove generazioni: la memoria e i ricordi, i sentimenti identitari e di comunita’, con riferimento ai paesi di maggiore flusso migratorio: Argentina e Brasile.
Sul museo virtuale MIGRER è disponibile il volume finale della ricerca