COMUNE DI FAENZA

EMILIA-ROMAGNA EUROPE HACKATHON. CREATIVITÀ E TRADIZIONI PER CREARE PONTI VERSO IL FUTURO

PARTNER DI PROGETTO:

  1. BORGO DURBECCO FAENZA
  2. RIONE GIALLO FAENZA
  3. RIONE NERO FAENZA
  4. RIONE ROSSO FAENZA
  5. RIONE VERDE FAENZA
  6. AS.ER.ES ASSOCIAZIONE DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI IN SPAGNA – MADRID
  7. ASSOCIAZIONE EMILIA-ROMAGNA IN STUTTGART E.V.
  8. COMITATO DI GEMELLAGGIO DI BERGERAC
  9. COMUNE DI SCHWABISCH-GMUND

 

Descrizione

Il progetto “Emilia-Romagna Europe Hackathon”, parte dall’indagine sulla realtà degli expats emiliano-romagnoli all’estero con un focus particolare sulle giovani generazioni già analizzata nel progetto “Faenza Calls World” del 2018.

Sulla base dei precedenti dati, questionari e analisi delle motivazioni che hanno portato i cittadini a lasciare la Regione Emilia-Romagna, il focus del progetto si è orientato sullo studio dei bisogni che un expat si trova a fronteggiare vivendo all’estero, per continuare a mantenere attivo e vivo il legame con il territorio d’origine.

Lo strumento utilizzato per raggiungere questo obiettivo è stato quello dell’Hackathon, una maratona di idee caratterizzata da un processo condiviso di brainstorming, con lo scopo di raccogliere dalla viva voce di chi vive all’estero quali sono i reali bisogni di un expat e fornire così degli spunti concreti per creare connessioni sempre più forti.

Attraverso un evento innovativo che ha visto il coinvolgimento di alcuni giovani emiliano-romagnoli che hanno, o hanno avuto, un’esperienza di residenza nei paese europei come per esempio a Londra, Bruxelles, Stoccarda ma anche extra-continente, come Giappone e Nuova Zelanda sono state raccolte idee da cui partire per poter sviluppare un’App specifica dedicata agli emiliano-romagnoli nel mondo in grado di rispondere a queste esigenze. L’evento Hackathon è stato organizzato a Fiume/Rijeka (Croazia) il 21 febbraio 2020 nella sede della “Comunità degli italiani di Fiume” e si è svolto attraverso un cronoprogramma ben preciso. A tutti i partecipanti selezionati per l’Hackathon è stata offerta gratuitamente l’ospitalità in una struttura alberghiera, un pocket money e un volo/treno/bus a/r.

Questi sono i quattro strumenti attraverso cui si sono raggiunti gli obiettivi del progetto:

1. Hackathon. Il contenitore ha visto impegnati i partecipanti suddivisi in gruppi, al fine di elaborare idee e progetti sulla base di alcuni spunti di partenza - forniti dagli organizzatori dell’evento - tra cui i video prodotti dagli expats durante il progetto “Faenza Calls world” e la relativa App. 

I partecipanti sono stati chiamati a lavorare intorno a macrotemi che sono emersi nella prima parte di brainstorming collettivo e sono poi stati suddivisi in piccoli gruppi al fine di elaborare una breve presentazione che è stata poi presentata al pubblico presente.

La modalità di coinvolgimento degli emiliano-romagnoli è avvenuta a Fiume/Rijeka, ma anche a livello digitale, attraverso il web e canali social dedicati che hanno raccontato l’evento e da qui anche ai giornali locali in seguito alla diffusione di un comunicato stampa ad hoc.

Le idee elaborate in sede di Hackathon si sono sviluppate su un triplice binario (identità, socialità e servizi).

2. Promozione dell’enogastronomia emiliano-romagnola. Nella giornata del Hackathon c’è stato un momento dedicato alla promozione e diffusione della cultura enogastronomica della nostra Regione di cui si è occupata la Strada Della Romagna, un’associazione che da sempre è impegnata nella promozione dei prodotti del territorio. I partecipanti e il pubblico presente hanno avuto l’opportunità di fare una degustazione dei prodotti tipici del nostro territorio, come elemento inclusivo e attrattivo in ottica di promozione culturale e turistica regionale, oltre che di condivisione.

3. Promozione delle radici culturali e identitarie locali. Sono stati invitati a partecipare all’evento anche venti tra alfieri bandieranti e musici del Niballo Palio di Faenza, un evento storico-culturale particolarmente importante, che costituisce il momento aggregativo  da più di 60 anni  della comunità faentina. La Regione è stata raccontata al pubblico presente attraverso una manifestazione storica particolarmente sentita per la nostra comunità locale. L’esibizione degli alfieri bandieranti e musici si è svolta in una delle piazze centrali della città croata, chiamando in raccolta centinaia di persone tra il pubblico ed è stata anche immortalata e raccontata da vari giornali locali e faentini oltre che sui siti ufficiali e le pagine social del Niballo Palio di Faenza, di Faenza Calls World e delle associazioni presenti.

4. Sviluppo App. Il progetto si è posto anche l’obiettivo di aggiungere una ulteriore sezione all’App “Faenza Calls World” relativamente alla promozione delle sue peculiarità artistiche ed enogastronomiche.

Target di riferimento sono stati gli emiliano-romagnoli residenti all’estero, con particolare riferimento alla Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980) Millenials (nati tra il 1980 e il 2000), in particolare espatriati all’interno del continente europeo. Per poter sviluppare e promuovere l’evento sono stati coinvolti il Comune e la comunità locale nonché il settore enogastronomico e dell’artigianato artistico. A loro si aggiungono le associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero e i singoli cittadini, coinvolti non in qualità di ‘target passivo’ ma come co-partecipanti del progetto, investiti del ruolo di diffusori dell’identità emiliano-romagnola e delle sue tradizioni.

Un obiettivo importante su cui il progetto ha lavorato è stato quello di portare l’Emilia-Romagna all’estero attraverso gli expats che rappresentano i migliori ambasciatori delle peculiarità regionali grazie al loro sguardo privilegiato sulla Regione.