ASSOCIAZIONE MEDICI IN CENTRO INTERDISCIPLINARE

MAGGIO 1939...DALL’ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI ALLE ANDE

PARTNER DI PROGETTO

1. ASSOCIAZIONE EMILIANO ROMAGNOLA DEL PERÙ;

2. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN PERÙ;

3. FONDAZIONE CARLO RIZZOLI PER LE SCIENZE MOTORIE;

4. COMITATO PROVINCIALE U.S. ACLI BOLOGNA APS

 

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto ha avuto come obiettivo la realizzazione di un prodotto editoriale intitolato: “Maggio 1939...dall’Istituto Ortopedico Rizzoli alle Ande”. Si tratta di un manuale che rappresenta uno strumento culturale unico nel suo genere attraverso il quale si sono attivate e valorizzate sinergie culturali tra le associazioni regionali nazionali e le comunità di emiliano-romagnoli in Perù, catalizzate dalla redazione di materiale open access (il libro), favorendo la circolazione delle informazioni e della cultura.

Nello specifico, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione Emiliano Romagnola del Perù, è stato possibile un approfondimento storico-culturale attraverso l’analisi della biografia del Prof. Giulio Faldini, medico ortopedico, luminare, allievo del Prof. Vittorio Putti presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

La storia del Prof. Giulio Faldini, rappresenta non solo un “fiore all’occhiello” per la medicina, ma anche un esempio di perseveranza e di forza interiore necessarie per contrastare ideologie distorte che hanno caratterizzato un determinato periodo storico.

Stiamo parlando del 1938, quando Mussolini promulgava le “leggi razziali fasciste”, che tra le varie restrizioni, proibivano agli ebrei di occupare posti nelle amministrazioni pubbliche e quindi nelle strutture ospedaliere. Tale contesto politico costrinse Faldini, ebreo, ad emigrare nel 1939 in Perù.

Quella data rappresenta non solo la nascita una nuova scuola di ortopedia in terra peruviana, ma la storia esemplare di un italiano che contribuì con professionalità e metodo a trasferire la cultura ortopedica assorbita presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli agli inesperti medici dell’ospedale Los Obreros, oggi ospedale Almenara, di Lima. Questo “bagaglio culturale” prese forma nel primo manuale italiano di ortopedia, che uscì necessariamente in lingua spagnola e che trovò larga diffusione ed esercitò un radicale cambiamento della pratica ortopedica non solo in Perù, paese che in quegli anni non aveva una scuola propria, ma anche in Argentina, Cile e nei restanti paesi dell’America Latina.

Sino ad oggi il valore scientifico e socio-culturale di questo frammento di storia, che ha fortemente unito due paesi agli opposti estremi del mondo, era ancora troppo poco conosciuto anche all’interno della comunità medica. Poco nota era anche l’eccellenza della scuola bolognese di ortopedia e la fama, già nel 1939, dell’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Pertanto, attraverso questo progetto è stato possibile far conoscere la biografia del Prof. Giulio Faldini rendendola accessibile attraverso la redazione di questo unico manuale.

Scopri sul museo virtuale MIGRER la storia del prof. Faldini