La mostra: “Dagli Appennini alle Ande” fa tappa a Parma

Il viaggio della famiglia Bergoglio e altre storie di emigrazione dalla provincia parmense. Mostra realizzata da Pro loco Tarsogno e finanziata dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo all'interno del Bando 2021 rivolto agli Enti locali e APS dell'Emilia-Romagna
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17set
  17 settembre 202118 settembre 2021
  00:00 - 23:55     Parma
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Il 17 e il 18 settembre presso il Conservatorio di musica Arrigo Boito, a Parma, sarà possibile visitare la mostra "“Dagli Appennini alle Ande”.

L'inaugurazione della mostra è prevista per il 17 settembre ore 17.45 presso l'Auditorium del Carmine.

Saluti di:

  • Giuseppe Romanini, Presidente Conservatorio Arrigo Boito di Parma
  • Alessandro Cardinali, Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo
  • Michele Guerra, Assessore alla Cultura Comune di Parma

Presenta:

  • Giuseppe G. Luciani, Circolo il Borgo

Partecipa:

  • Massimo Minella, giornalista Repubblica

Interventi musicali a cura del Conservatorio A. Boito. Chitarre: Daniel Daiu, Deniz Mastropietro, con la partecipazione del soprano Gabriella Corsaro.


La mostra omaggia la storia dell'emigrazione italiana in Argentina. In particolare, fin dal suo riferimento al celebre libro di Edmondo De Amicis, ripercorre sul filo della memoria le tappe più significative di una storia che riguarda ognuno di noi. Non c'è una sola famiglia italiana, infatti, che non abbia nelle sue radici una storia di emigrazione. E se un territorio va scelto per riassumere tutto questo, allora la provincia parmense è l'ambito geografico a cui guardare, unendo pianura e montagna, fino alle alte valli del Taro e del Ceno.

Dal porto di Genova, un flusso continuo di migranti scelse la rotta delle Americhe, per trovare altrove una nuova occasione di vita, di riscatto, di fuga dalla miseria. Così per milioni di italiani. Fra loro, anche la famiglia Bergoglio. Nel febbraio del 1929 Mario, padre di Papa Francesco e i nonni paterni Giovanni e Rosa, chiusero la loro casa di Asti e salirono sul transatlantico Giulio Cesare diretti a Buenos Aires.

La riflessione di fondo di questa mostra è proprio l'invito a non dimenticare di quando anche gli italiani sono stati «migranti» in cerca di fortuna in terre lontane. Molti sono tornati, moltissimi hanno sfruttato quel viaggio verso «la Merica» soltanto nella tratta di andata. La mostra si sviluppa per «isole» attorno alle quali corre questa lunga e spesso sofferta storia di emigrazione, partendo della provincia di Parma fino ad arrivare alla storia della famiglia Bergoglio, paradigma di un Paese che cerca altrove il suo riscatto e che trova, spesso ma non sempre, risposte dall’Argentina.

Mostra a cura di: MASSIMO MINELLA | Ricerca, documentazione, progetto: DANIELA SUZZI | Progetto grafico: STEFANO ROFFO