Comunicati di lunedì 31 maggio 2021 - mattina

Comunicato n. 127884
Data 31/05/2021

All'attenzione dei
- Capi redattori

Lavoro. Bergamini (Lega): "Infortuni sul lavoro, la Regione investa su prevenzione e formazione"

Interrogazione alla Giunta per chiedere quali misure siano state adottate e quali siano allo studio per incentivare la sicurezza nelle aziende e ridurre infortuni e decessi

La sicurezza sui luoghi di lavoro, la formazione del personale e maggiori investimenti sono al centro di una interrogazione presentata dal consigliere Fabio Bergamini (Lega).

Nell’atto ispettivo, siglato anche da Daniele Marchetti, Simone Pelloni e Valentina Stragliati, si chiede alla Giunta di intervenire sul drammatico tema degli infortuni sul lavoro. Bergamini chiede di conoscere le misure adottate e quelle allo studio per incentivare la sicurezza nelle aziende; che cosa la Regione stia facendo per la formazione del personale finalizzata ad abbattere un numero di infortuni e di decessi sul luogo di lavoro che mantengono una dimensione tuttora rilevante; infine, se non sia nelle convinzioni dell’esecutivo di investire in sicurezza sul luogo di lavoro, in modo tale da individuare in quest’ultima un fattore di sviluppo e giustizia sociale.

Il consigliere espone alcuni dati Inail del 2019 in regione: 85.367 denunce di infortunio, con un trend in decremento di -1.110 unità rispetto all’anno precedente. "Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 112 (-12), mentre si registrano 6.577 (+190) malattie di tipo professionale accertate. Un dato, quest’ultimo, confermato anche dalle stime nazionali dei primi quattro mesi del 2021, con un incremento percentuale del 26,1% (18.629, in termini assoluti) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". Tra i settori, oltre a industria e artigianato, uno dei più colpiti è quello sociosanitario. Sempre nel 2019, gli infortuni nella sanità sono stati 36.890. Il 12,8% degli infortuni in questo comparto si verifica in Emilia-Romagna”.

L’Inail, continua Bergamini, è da anni più attenta alla prevenzione: “L’abbattimento dell’incidenza degli infortuni potrebbe rappresentare un fattore di ammodernamento del sistema, sul quale puntare, dal momento che si vedrebbero ridotti in misura considerevole i costi per la gestione degli infortuni stessi", riducendo le giornate lavorative perdute e la necessità delle aziende di compensare tali assenze. E Confindustria ha proposto di incentivare politiche virtuose sui luoghi di lavoro basate su investimenti sulla prevenzione, formazione e informazione. "Appare evidente che un rigoroso approccio di riduzione degli infortuni sul lavoro non può prescindere da investimenti in ambito preventivo e formativo” conclude il consigliere.

(Gianfranco Salvatori)

 

Comunicato n. 127886
Data 31/05/2021

All'attenzione dei
- Capi redattori

Sanità. Tagliaferri (Fdi): troppi medici di base in pensione causa Covid, evitare problemi ai cittadini

"In Emilia-Romagna ci sono 2.826 medici tra titolari (2706) e incaricati provvisori (120), nel 2014 ce n’erano 3.086. In graduatoria ce ne sono 853, nel 2016 erano 1.698"

Troppi medici di base stanno andando in pensione, cosa pensa di fare la Regione per evitare problemi ai cittadini?

A chiederlo, in un'interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come "un effetto non secondario della pandemia da Covi sia l’accelerazione del pensionamento dei medici di base. Un vero fuggi fuggi, agevolato anche dal fatto che sono medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale e non dipendenti. In Emilia-Romagna ci sono 320 posti vacanti, messi a bando a marzo dalla Regione: sono 306 le risposte, ma solo 105 provengono da medici in graduatoria, quindi i posti non si copriranno".

Da qui l'atto ispettivo per sapere dall'amministrazione regionale "come intenda affrontare, davanti a un quadro così critico, questa crisi riguardante l’accelerazione del pensionamento dei medici di base".

(Luca Molinari)