Le attività di “Porta Aperta” tra informazione sociale e multiculturalità

Tre aggettivi per descrivere “Porta Aperta”

Dinamica, multiculturale, prossima.

 

La vostra realtà è attiva nel territorio modenese dal 1978 in qualità di organismo promosso dalla Caritas diocesana. Quando è convogliata nell’attuale associazione di volontariato e con quale mission?

L'associazione di volontariato è stata formalmente costituita nel 1993 e opera sul territorio modenese occupandosi di promozione sociale, servizi alla persona e prevenzione del disagio e gravi forme di emarginazione in collaborazione con le istituzioni. “Porta aperta”, inoltre, promuove iniziative ed eventi a carattere culturale, ispirandosi ai valori della solidarietà, dell’incontro fra culture diverse, favorendo l’integrazione nella comunità locale e il rispetto delle differenze. L’associazione persegue le proprie finalità in collegamento con i piani pastorali della Diocesi di Modena e Nonantola e, in particolare, con i programmi e le finalità della Caritas Diocesana, aderendo alla Consulta diocesana delle Opere Caritative.


Comunicare la cura delle persone emarginate e in difficoltà. Quando è nato il periodico “L’Altra Parte” e con quali finalità?

Il nostro periodico “L’Altra Parte” è nato nel 1996 con la finalità di informare la cittadinanza sulle problematiche relative a povertà, immigrazione, emarginazione e sulle attività dell’associazione. Recentemente è stato affiancato dai canali social di “Porta Aperta” che contribuiscono alla diffusione di ciò che l’associazione fa, sostiene e promuove.



L’Arca” è un centro di raccolta e distribuzione di vestiti, oggetti e materiali vari. Ed è il cuore della buona pratica che vi vede protagonisti all’interno di questo numero. Come viene promossa questa attività?

“L'Arca” è il centro di raccolta e distribuzione di “Porta Aperta” gestito da alcuni operatori supportati dal prezioso contributo di volontari, dove chi vuole può donare materiale che verrà comprato da chi ne ha bisogno, a prezzi accessibili. Presso “L'Arca” vengono raccolti e distribuiti vestiti, scarpe, borsette, accessori, mobili, elettrodomestici, piatti, stoviglie, libri, TV, radio, lampadari, oggettistica varia, biciclette. I contributi dell’attività di recupero e distribuzione vengono utilizzati per sviluppare attività e progetti a favore dei più poveri, oltre che per l’autofinanziamento del progetto.

 

Progetti in cantiere per il futuro?

Sì, diversi: sviluppare il settore del recupero e del riciclo sia di oggettistica che di abbigliamento; qualificare il servizio di accoglienza attraverso nuovi strumenti come la cartella sociale per la presa in carico; sperimentare nuove forme di intervento a favore delle famiglie per prevenire e contrastare i fenomeni di povertà e infine qualificare il servizio di ambulatorio medico a tutela del diritto alla salute.

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