Consorzio Indaco: quando la cooperazione sociale cerca di dare una risposta ai nuovi bisogni

Tre aggettivi per descrivere il consorzio Indaco.

Solido, responsabile, strategico.

 

Quando nasce il consorzio Indaco e qual è la sua mission?

Il Consorzio Indaco è nato nel 2010 su iniziativa di alcune cooperative sociali che da diversi anni lavorano sul territorio di Bologna e Provincia con le fasce deboli. Il Consorzio comprende cooperative sociali “A” e “B” del territorio appartenenti a Legacoop Bologna. Ecco l'elenco: cooperativa Sociale Società Dolce, Centro Accoglienza La Rupe cooperativa Sociale, Altercoop cooperativa sociale, Coopas cooperativa sociale, Il Martin Pescatore. Cinque cooperative che fondano il Consorzio Indaco con l'intento di unire professionalità, risorse tecniche e strutturali e progettuali, relativamente all’erogazione e progettazioni di servizi nell'ambito del disagio.

 

Quali sono i tratti distintivi che caratterizzano la vostra realtà rispetto alle altre cooperative associate di Legacoop?

Siamo una realtà che collabora e si inserisce a pieno titolo nelle riflessioni culturali rispetto ai temi del welfare e ai cambiamenti in atto. Fino ad ora siamo stati capaci di dare risposte ai diversi bisogni emergenti sul territorio cercando di coniugare qualità ed efficienza.

 

Intervento con i profughi dell'Emergenza Nord Africa è la buona pratica di cui ci parlate all’interno di Percorsi-news. Quali le istituzioni coinvolte in questo progetto?

In questo progetto abbiamo collaborato con il Comune di Bologna, ASP Poveri Vergognosi, Prefettura di Bologna e diverse realtà del territorio composte da associazioni, sindacati e altre cooperative sociali.

 

Quali sono gli obiettivi di Indaco per il futuro?

Il Consorzio intende favorire lo sviluppo della cooperazione sociale nell’ambito dei servizi territoriali realizzati a supporto delle persone in stato di marginalità ed esclusione sociale e per l’integrazione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio sociale. Il Consorzio sostiene e promuove la sperimentazione di nuovi modelli di servizio e di nuove forme di collaborazione tra soggetti pubblici, privati e collettivi della comunità locale.

Nell’ambito dell’esclusione sociale, le attività verso cui prioritariamente orienta la propria azione sono:

  • servizi per l’accoglienza alloggiativa,
  • servizi per l’integrazione ed inclusione sociale,
  • servizi rivolti ad immigrati, profughi, richiedenti asilo e nomadi,
  • servizi rivolti a famiglie in stato di disagio.

 

    Il Consorzio potrà inoltre gestire centri socio occupazionali, laboratori protetti e programmi di lavoro protetti, intesi a favorire l’inserimento socio-lavorativo delle persone in stato di marginalità ed esclusione sociale.

    Per ultima anche la possibilità di utilizzare di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata da destinare a scopi sociali.

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