Avvicinare i migranti alla cittadinanza: l’esperienza della cooperativa “Il Mantello”

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Tre aggettivi per descrivere la cooperativa “Il Mantello”.

Dinamica, flessibile e accogliente.

 

Un’attività della cooperativa è l’inserimento lavorativo di persone italiane e straniere. Quali sono le attività proposte da “Il Mantello” in questo senso?

Le principali attività per gli inserimenti lavorativi sono la raccolta di indumenti e di rifiuti ingombranti, traslochi e trasporti, pulizia di parchi e strade. Svolgiamo questa attività con l’intento di offrire opportunità in termini di politica attiva del lavoro e rendere accessibile un’occupazione a quelle persone che vivono ai margini della società e che, per le loro caratteristiche, difficilmente riescono a entrare nel mondo del lavoro. Fino a oggi abbiamo inserito circa trenta lavoratori, alcuni dei quali stabilizzati presso la cooperativa.

 

Non solo inserimento lavorativo. Tra le vostre attività spicca la promozione di progetti educativi. Di cosa si tratta nello specifico e a chi si rivolgono?

I principali destinatari dei nostri interventi socio-educativi sono le categorie più deboli, in particolare quella degli immigrati stranieri. Le attività sono varie e vanno da interventi di alfabetizzazione nelle scuole, alla gestione di centri stranieri, ai servizi di mediazione linguistica, al progetto “Mangiamondo” che è un catering di cucina etnica. I progetti hanno anche lo scopo di creare fitte reti sociali, favorire il benessere della comunità e approfondire i legami tra cittadinanza e popolazione immigrata.

 

“Erostraniero” è il percorso di educazione alla lingua italiana e alla conoscenza dei servizi territoriali rivolto a ragazzi e adulti stranieri che raccontate nel vostro articolo. L’integrazione nasce dalla conoscenza?

Esatto! L’integrazione nasce dalla conoscenza, non dal semplice “sapere” ma proprio dalla conoscenza attiva: conoscere persone, conoscere la lingua e le usanze, gli spazi e le regole. Non si tratta di una conoscenza a senso unico stranieri-italiani, è una conoscenza reciproca che “contamina” anche noi in maniera positiva. Un esempio di integrazione è anche quello tra le quattro realtà che collaborano per la gestione del progetto: Azione Cattolica Italiana, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Unione Donne in Italia e Il Mantello.

 

Progetti in cantiere per il futuro di “Erostraniero?

In cantiere  c’è l’espansione di “Erostraniero” anche fuori da Carpi nei comuni più piccoli, e all’interno delle scuole. Inoltre, si è pensato di investire maggiormente in attività che riguardino la conoscenza della città e dei protagonisti della storia di Carpi.

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