Uno “schiocco di dita” per un ritmo più green

“Porta Aperta” per promuovere nuovi stili di vita attraverso il riuso
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Diamo nuova vita alle cose. Nella provincia di Modena, solamente nel primo semestre del 2013, sono state prodotte 221 mila tonnellate di rifiuti. Tra questi vi sono anche i rifiuti ingombranti come gli oggetti di arredamento che molti modenesi, come denuncia la cronaca locale, hanno il brutto vizio di abbandonare fuori dai cassonetti, senza considerare che l'abbandono dei rifiuti sul suolo pubblico oltre a provocare il degrado dell'ambiente, è sanzionabile per legge. Questa cattiva abitudine ha inoltre conseguenze economiche non trascurabili, derivanti dal recupero degli stessi. Anche se i dati relativi alla raccolta differenziata a livello provinciale sono confortanti, questo non è sufficiente per giustificare il perpetuare di certe condotte come l’abbandono dei rifiuti.

A Modena sono attive diverse realtà che incentivano le persone a coltivare e a promuovere la cultura del riuso e tra queste c’è “L’Arca”, il centro di raccolta e distribuzione del centro di accoglienza “Porta Aperta” situato in Strada Cimitero San Cataldo 119, dove chi vuole può portare materiale che non gli serve più, che verrà comprato da chi ne ha bisogno, a prezzi accessibili.

“Gli operatori de L’Arca - spiega il presidente di “Porta Aperta” Franco Messora - svolgono gratuitamente servizio di ritiro mobili a domicilio, contribuendo nel nostro piccolo a combattere la svogliatezza dei tanti (purtroppo) cittadini che, come denunciato dalla cronaca locale, preferiscono depositare i rifiuti ingombranti quali mobili di grandi dimensioni sotto casa per non doversi recare alle stazioni ecologiche”.

L’obiettivo principale de “L’Arca” è quello di promuovere nuovi stili di vita. Per spiegare la nostra mission, prendiamo a prestito l’efficace metafora suggerita dall’immagine che rappresenta “Nuovi stili di vita”, la rete interdiocesana coordinata da Padre Adriano Sella della diocesi di Padova, amico di “Porta Aperta”: una mano, cinque dita di colori diversi, un palmo rivolto al Creato. Quattro dita della mano indicano ognuna un nuovo rapporto con le cose, le persone, la natura e la mondialità. Il quinto dito, il pollice, siamo noi: schioccando le dita attiviamo tutte le altre dita della nostra mano, ovvero le diverse relazioni con ciò che ci circonda. Nella convinzione che il cambiamento di ognuno parte a chilometri zero e nasce nella quotidianità dei gesti che riempiono le nostre giornate, L’Arca ogni giorno “schiocca le dita” e invita la cittadinanza a salire a bordo.

“A L’Arca puoi acquistare indumenti, mobilio ed oggettistica varia a prezzi accessibili ma puoi anche incontrare l’altro, fare volontariato e conoscere ogni giorno tante persone diverse, e imparare che le cose hanno una vita molto più lunga di quello che ti aspettavi e che si prestano a molteplici destinazioni d’uso" - aggiunge Messora - "è con questo spirito che ogni anno organizziamo una coloratissima sfilata di moda che si inserisce in questo percorso di promozione di stili di vita compatibili e green portato avanti da “Porta Aperta”, testimoniando in modo originale ed accattivante che la solidarietà non passa mai di moda”.

Ricordiamo inoltre che a Modena c’è anche “L'Arca Charity Shop”, secondo punto vendita de “L'Arca” e primo charity shop della città, sito in via dei Servi 24, dove gli amanti del vintage e non solo possono acquistare delle vere e proprie chicche dell’usato a prezzi contenuti e in ottimo stato.

 

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Per saperne di più visita il sito www.porta-aperta.org

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