Percorsi difficili per ragazze di strada

Un aiuto alle ragazze vittime della tratta nel labirinto della sanità italiana
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Jennifer è incinta. Irina ha dei problemi ginecologici. Sonia ha una gamba rotta.

Queste sono le problematiche delle ragazze che quotidianamente telefonano al numero di ViaLibera.

Le giovani donne che ogni giorno si prostituiscono lungo le strade della città sono quasi tutte straniere e sono in difficoltà a comprendere e a accedere ai servizi sanitari. Il pronto soccorso per tutte loro è l'unico luogo di riferimento. Per le ragazze extracomunitarie e irregolari questa struttura è un luogo di paura, dove temono di essere denunciate e rinchiuse nei CIE. Le ragazze della comunità europea, al contrario, vi si recano affollandolo, anche per richieste curabili da altre strutture, e allungandone le file. Tutte hanno bisogno di un indirizzo, consigli, aiuto a svolgere i compiti burocratici che servono per potersi curare. Nessuno ha insegnato loro come prenotare una visita o dove andare a Bologna per ottenere un tesserino sanitario. Una delle attività principali dell'associazione ViaLibera è quella di accompagnare le ragazze nel percorso sanitario verso le strutture territoriali bolognesi, in modo da renderle indipendenti e autonome.

Immaginate di essere in un paese straniero, di non conoscere la lingua, la città, di essere circondate solo da persone nella vostra stessa situazione. Aggiungiamo a questo l'essere vessate dai meccanismi della tratta e di non avere altri riferimenti se non i vostri stessi aguzzini. Dove andate se avete un problema? Come vi muovete nella complicata burocrazia?

Ad oggi, con oltre 600 accompagnamenti sanitari, indirizziamo le ragazze nel percorso di cura di sé più adatto a loro.

I volontari e le volontarie dell'associazione escono tre volte a settimana lungo le strade della prostituzione bolognese. A ogni ragazza incontrata viene lasciato un numero di telefono attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, cui risponde una delle nostre operatrici. Nel momento in cui ci contattano offriamo il supporto di una volontaria che segue le donne nell'iter per accedere ai servizi sanitari, da un primo passaggio al Sokos (per il rilascio dei tesserini sanitari) per poi rivolgersi alle strutture e ai centri, soprattutto di ginecologia e di prevenzione delle malattie infettive della zona. In questo incontro non c'è solo l'aspetto tecnico e, lontano dalle dinamiche della vita di una prostituta, si vive la possibilità di un contatto più autentico di quello che si instaura in strada.

Crediamo fortemente che prendersi cura di sé significhi riacquistare il potere sul proprio corpo, accettarsi come persone e amarsi. Riappropriarsi di questo potere per una ragazza vittima di tratta è essenziale: un corpo che non è più il proprio, usato e sfruttato, può di nuovo essere amato, curato e rispettato.

ViaLibera dalla tratta e dallo sfruttamento della prostituzione! Guarda il video

 

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Per altre informazioni visita il sito vialiberaonlus.it/

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