Piccoli racconti di accoglienza per mamme e bambini

L’esperienza di vita in comunità di Africa e Mediterraneo
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La Casa di Accoglienza dell’associazione Africa e Mediterraneo è stata pensata per ospitare le mamme in difficoltà e i loro bambini. La struttura ha l’aspetto di una casa colonica e si trova in un grande giardino dove i bambini possono giocare insieme nelle giornate di sole e fare a palle di neve quando è inverno. Le mamme e i bambini ospitati vi conducono una vita comunitaria, condividendo fra loro i locali comuni e disponendo di ambienti riservati ad un uso individuale.

La vita di comunità non è però così semplice, in quanto bisogna coniugare le esigenze della propria famiglia con le abitudini di un'altra che ha orari, interessi e stili di vita differenti. Oggi la casa accoglie due famiglie: una composta dauna mamma con due figli adolescenti e l'altra da una mamma che, invece, ha due bambini ancora piccoli. La cucina e il soggiorno sono gli spazi da usare in comune, ma lo scarto d’età così differente tra i giovani ospiti fa sì che gli spazi comuni non siano sempre vissuti come un luogo di condivisione. I piccoli sono a scuola tutto il giorno e la comunità si anima solo nel pomeriggio con il ritorno dei ragazzi che frequentano la scuola media. Così, capita spesso che ognuno mangi per conto proprio all’ora di pranzo, per poi ritrovarsi per l’ora di cena.

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La casa permette ai ragazzi di avere spazi separati per fare i compiti e giocare: questa è davvero una fortuna perché spesso la voglia di studiare proprio non c’è e sarebbe davvero complicato convincerli se i piccoli li disturbassero con i loro giochi! Oggi, per esempio, la nostra studentessa non aveva proprio nessuna voglia di fare i suoi esercizi di matematica (materia che non ama particolarmente) e se fosse stato per lei avrebbe trascorso il pomeriggio su Facebook. Per fortuna la nostra educatrice sa come prendere gli adolescenti e alla fine l’ha convinta, ma … che fatica!

La prossima settimana cominciano le lezioni di nuoto e dobbiamo cercare di far capire ai ragazzi quanto sia importante l’attività fisica alla loro età. È difficile anche far fronte ai continui cambiamenti d’idea sulle attività da intraprendere (“Oggi voglio fare hip hop, però forse la zumba non mi dispiacerebbe, ma se invece facessi karate oppure mi dedicassi alla ginnastica?”), ma l’impresa più complicata è sicuramente far fronte all’irresistibile “fascino del divano e dei cartoni animati”.

Con i piccoli invece tutto è più semplice. I loro giocattoli sono sparsi per tutto il giardino, insieme alle biciclette e ai tricicli. C’è anche una "piscinetta" dove la scorsa estate i bambini hanno trascorso dei momenti di gioco. Con loro bastano un foglio e dei colori oppure leggere una favola per vederli sorridere. Quest’anno la bimba ha cominciato con grande entusiasmo la prima elementare e cerca sempre qualcuno a cui poter raccontare i suoi piccoli successi scolastici o i giochi che fa con i nuovi compagni. Non vede l’ora di imparare a leggere e ci mostra sempre con grande orgoglio la sua cartella nuova e i suoi quaderni colorati. Tuttavia anche loro hanno dei momenti di sconforto e capricci. In questo caso, si cerca di aiutare la mamma a gestirli nel miglior modo possibile: a volte, per esempio, è sufficiente una passeggiata in giardino.

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Anche per le mamme non è sempre facile imparare a condividere e a tenere in ordine gli spazi comuni, come la lavanderia e la cucina. Finora però hanno dimostrato di essere in grado di organizzarsi e non ci sono state particolari discussioni. Solo la raccolta dei rifiuti “porta a porta” ha creato qualche difficoltà, ma stiamo facendo una paziente opera di convincimento sull’importanza di effettuare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti: speriamo di vedere i risultati a breve.

Uno degli obiettivi che si pone la Casa di Accoglienza è quello di far accrescere le competenze delle mamme in un’ottica di inserimento lavorativo. Per questo abbiamo cominciato con un'ospite un percorso di alfabetizzazione informatica, cercando di renderla autonoma nell’uso della posta elettronica e di internet, in particolare nella ricerca di un lavoro. Inoltre, grazie alla collaborazione con i servizi del territorio, le è stato attivato un tirocinio formativo finalizzato a riprendere alcune competenze professionali acquisite prima della nascita dei bambini, che non aveva avuto modo di mettere in pratica prima.

 

Per saperne di più visita il sito www.africaemediterraneo.it

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