Il contributo delle Pari Opportunità per la costruzione di una città educante

19.10.2012

Il contributo delle Pari Opportunità per la costruzione di una città educante
Da anni l’Assessorato alle Pari Opportunitàpromuove iniziative per rendere i cittadini consapevoli dei propri diritti, soprattutto di genere, anche grazie alla collaborazione di altri soggetti istituzionali e del territorio, fra questi il Garante dei minori.
L’ospitalità della newsletter “Percorsi di cittadinanza” a questo nostro contributo testimonia la stretta connessione che esiste tra una cittadinanza consapevole e partecipata e la tematica della diversità, in particolare di quella di genere.

Avere consapevolezza dei propri diritti è il presupposto per esercitare la cittadinanza in modo attivo e responsabile e per il raggiungimento di pari opportunità in ambito politico, sociale e culturale.

In questo percorso, gli stereotipi costituiscono un ostacolo al raggiungimento della parità, in quanto rappresentano un freno alla liberazione di potenzialità, energie e competenze preziose, anche ai fini del progresso complessivo della comunità sociale ed economica.

Essi, infatti, tendono a condizionare non solo le idee, ma anche la dimensione etica dell’agire sociale, creando aspettative differenti rispetto ai comportamenti femminili e maschili nella divisione dei ruoli in famiglia, nei percorsi formativi ed educativi, nelle scelte occupazionali, nelle carriere professionali, fino a creare comportamenti discriminatori e segreganti.

Per la Regione Emilia-Romagna, quindi, la rimozione di qualsiasi forma di discriminazione, la promozione dell’uguaglianza tra uomini e donne e l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche (mainstreaming di genere) costituiscono un  importante obiettivo della propria azione: tenere presente la variabile di genere è infatti determinante perché donne e uomini vivono situazioni di vita differenti, hanno diversi bisogni, risorse ed opportunità.

Su queste basi, l’Assessorato alle Pari Opportunitàha costruito nel tempo una strategia di relazioni ed integrazioni con altri soggetti, istituzionali e non, al fine di contribuire alla costruzione di una comunità educante, in cui emerga e si sviluppi una cultura civica attiva e partecipata della parità e della non discriminazione.

Progetti e iniziative

Secondo questa prospettiva il nostro Assessorato ha in particolare promosso, nell’ambito delle diverse attività realizzate, una serie di iniziative tese ad affrontare l’ampio tema degli stereotipi legati al genere ed ai ruoli, di come questi producano una rappresentazione distorta dei reali bisogni e comportamenti di donne e uomini nella sfera privata e in quella sociale, di come essi transitino nella vita quotidiana, lavorativa e professionale.

Gli stereotipi vengono trasmessi e accolti in modo spesso inconsapevole, ed è quanto mai comune che i bambini e gli adolescenti si identifichino nei modelli proposti dall'ambiente che li circonda. È quindi importante porre attenzione alla possibile influenza che gli stereotipi inducono nel linguaggio, nella cultura e nel processo educativo, per consentirne il riconoscimento e promuovere una conseguente azione di contrasto.

Puntare sui giovani è stata quindi una scommessa per il nostro Assessorato, che si è tradotta innanzitutto in una collaborazione sistematica con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, per realizzare progetti ed iniziative rivolti a ragazze e ragazzi di scuole di differente ordine e grado.

In tale direzione l’Assessorato, a partire dal 2007, ha operato con continuità promuovendo e realizzando direttamente diverse iniziative. Il punto di partenza è stato costituito da una fase di analisi sulla reale persistenza e significatività degli stereotipi di genere nei comportamenti sociali e negli atteggiamenti culturali delle giovani generazioni (analisi sviluppata attraverso un sondaggio della Doxa e con una ricerca realizzata in collaborazione con l’Istituto Cattaneo).

L’Assessorato, considerando le giovani generazioni come uno dei principali interlocutori delle proprie azioni e leve per il necessario cambiamento culturale, ha quindi promosso e realizzato alcuni interventi diretti nelle scuole della regione, con l’obiettivo di consolidare percorsi di consapevolezza e di autonoma elaborazione sul tema delle differenze, seguendo formule diverse di anno in anno. Qui ricordiamo il premio “Giochiamo alla pari!” (a.s. 2009-2010) rivolto all’ultimo biennio delle scuole secondarie superiori, il concorso “Pari opportunità e contrasto agli stereotipi di genere” (2010-2011) rivolto agli istituti tecnici, la promozione di progetti formativi didattici sul tema delle pari opportunità di genere rivolto alle scuole secondarie di 1° grado dei territori appenninici della nostra regione e del basso ferrarese (a.s. 2011-2012).

Inoltre si è voluto promuovere una ricerca-azione sulle rappresentazioni e opinioni sui generi e sui rapporti tra i generi in adulti educativamente (e affettivamente) significativi per i bambini e le bambine in età 0-6 anni nei servizi per l’infanzia e centri per le famiglie della Regione, attraverso un’azione trasversale promossa in collaborazione con l’Assessorato Politiche sociali e con il Centro di studi sul genere e l’educazione (CSGE) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. I risultati della ricerca saranno presentati in Regione il 18 ottobre e il 19 ottobre presso l’Università di Bologna: saranno queste occasioni di confronto e approfondimento con esperti ed operatori dei servizi.

Tutte queste attività sono state documentate nello spazio intitolato “Giovani e stereotipi di genere” all’interno del nostro sito tematico “ALLA PARI”, con il quale si è inteso  valorizzare il lavoro realizzato, ma altresì offrire la documentazione disponibile su questa materia allargandola alle esperienze regionali, nazionali ed europee.

Lo spazio “Giovani e stereotipi di genere” intende perciò costituire un’opportunità per alimentare le diverse sensibilità presenti nei nostri territori su questi temi e per mettere a disposizione degli studenti, degli insegnati, degli operatori e dei cittadini in genere i materiali prodotti e che via via si produrranno anche nelle diverse realtà locali. E stato infatti pensato come un luogo vivo, di confronto e di sollecitazione a sviluppare una sensibilità comune tesa a costruire processi condivisi di reale uguaglianza per la piena realizzazione delle pari opportunità nella nostra regione.

Collaborazioni

E’ in questo contesto, ricco di stimoli ed attori, che si è avviata una importante relazione con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza dell’Emilia-Romagna, finalizzata a sviluppare una comune riflessione ed una collaborazione operativa sugli aspetti che intrecciano le rispettive competenze in quanto è proprio a partire dall’infanzia e dall’adolescenza che, come anche precedentemente evidenziato, si incomincia a definire l’identità degli individui, ivi compresa  anche quella di genere ed a costruire i ruoli maschile e femminile.

Cogliamo quindi questa occasione per ringraziare la redazione della newsletter “Percorsi di cittadinanza” dell’ospitalità offertaci, che speriamo sia foriera di una  stagione nuova e stimolante per la crescita della nostra comunità regionale, augurandoci altresì che attraverso questa collaborazione si possano aprire scenari nuovi per una percezione sempre più consapevole anche del valore della diversità tra le nostre giovani generazioni.

 

Donatella Bortolazzi

Assessore allo Sviluppo delle risorse umane

e Organizzazione, Cooperazione allo sviluppo

Progetto giovani, Pari Opportunità

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