Educare all’intercultura per educare alla cittadinanza

19.10.2012

Educare all’intercultura per educare alla cittadinanza

http://www.paesaggieducativi.it

La Scuola di Cittadinanza Interculturaleè attiva dal 2009 e si occupa di formare educatori, insegnanti, operatori sociali e volontari pronti ad accogliere, con competenze e capacità rinnovate, le diverse voci culturali che avanzano, a dare ascolto e parola ai più deboli, alle persone in difficoltà.
Nata grazie all’impegno comune di enti e istituzioni del territorio, la Scuola cerca di educare all’interculturalità offrendo uno spazio per parlare, confrontarsi e, soprattutto, essere ascoltati.

Qui si insegna a relazionarsi con mondi/persone diversi/e, a trasformare i conflitti in nuove opportunità di apprendimento, ad apprendere in modo cooperativo ad apprendere.

Le tematiche trattate dalla Scuola non sono solo suggerite dai formatori, ma emergono anche dal vissuto dei giorni di studio, dal racconto dei protagonisti, dalle loro riflessioni, dalle condivisioni all’interno del gruppo, dall’apporto dei differenti enti che ne sono i promotori, sempre nell’ottica del confronto, dello scambio reciproco, della considerazione del conflitto come opportunità di conoscenza.

In una società multiculturale e globalizzata, che vede il tessuto sociale scomporsi e ricomporsi attraverso il contributo di individui provenienti da differenti luoghi geografici o appartenenti a differenti etnie, l’educazione all’interculturadiventa parte integrante delle attività di educazione alla cittadinanza. Il benessere del singolo è direttamente connesso al progresso collettivo e diventa educazione allo sviluppo, ai diritti umani, alla pace, alla sostenibilità ambientale.

Essere cittadini non significa (sol)tanto “abitare un luogo”, quanto essere capaci di costruire una comunità che avanza. Solo all’interno della comunità, la rete di relazioni, di responsabilità e di affetti trasforma i nostri spazi, le nostre città da luogo di passaggio, sfondo delle nostre occupazioni e delle preoccupazioni quotidiane, in dimora, casa, bene comune.

La Scuola di cittadinanza, pur riconoscendo la necessità di affrontare tematiche legate alle culture “altre”, individua, quale principale obiettivo della sua azione, la necessità di riflettere insieme per costruire strumenti concettuali adeguati ad inserire il concetto di multicultura all’interno di un paradigma più ampio. Quello che inquadra nella “liquidità” di Bauman, la caratteristica più spiccata delle società attuali.

In questo senso, l’educazione interculturale si configura come risorsa e indicatore di qualità di una società che si pone in una posizione di ascolto attivo di tutti i suoi cittadini. Una società in cui i più deboli diventano occasione per ripensare e ricostruire strumenti adatti all’inclusione di tutti. Un contesto culturale aperto al dialogo, all’ascolto, al riconoscimento e alla mediazione del conflitto (inter-etnico, interconfessionale, interculturale), alla ricerca continua di nuovi abiti mentali.

La Scuola di Cittadinanza è, dunque, un modo di ripensare la costruzione di una comunità come luogo in cui identità/culture anche discordanti trovano spazio, valorizzazione e nello stesso tempo l’opportunità di uno sguardo più ampio. Uno sguardo capace di vedere oltre i limiti ristretti della propria identità e della comunità stessa che si sta realizzando per affrontare, con serenità e competenza, le sfide di un mondo in continua trasformazione. E costruire una convivenza armoniosa e sostenibile.

 

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