Amministrare: proviamo a farlo

19.10.2012

Amministrare: proviamo a farlo
Amministrare, dirigere, organizzare. Tutte parole con un preciso significato e cariche di una  responsabilità; una responsabilità che, nell'immaginario comune, soltanto chi ha studiato, è più in là con l’età e l’esperienza e ha un certo carisma può assumere.

Ma l’esperienza ed il carisma non sono doti innate in una persona, si acquistano e maturano col tempo e con l’impegno, soprattutto nel caso di giovani e adolescenti.

Di qui l'idea dell’Associazione Hilal di rendere alcuni giovani adolescenti amministratori di progetti e consulenti all’interno di enti pubblici del territorio. Questo per prepararli ed introdurli ad un mondo fatto sempre più di pianificazione, progettazione e amministrazione per adempiere determinati compiti e risolvere problematiche di interesse comune.

Sette ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 19 anni si sono trasformati per 15 giorni in piccoli dirigenti all’interno del Centro Culturale Hilal e nel Comune di Baricella. I ragazzi, a seconda del luogo in cui operavano, hanno avuto mansioni diverse. I 4 giovani assegnati al centro culturale si son dovuti occupare, nel periodo compreso tra il 24 settembre ed il 5 ottobre, di amministrare tutte le attività che si svolgevano all’interno del centro.

Ossia preparare l’ordine del giorno delle riunioni, mantenere i contatti con i soci, osservare le entrate e le uscite e la cassa delle donazioni, preparare le lezioni per i corsi d’arabo ai bambini che si tenevano ogni domenica. Con la supervisione dell’Associazione i ragazzi sono stati capaci di rispettare e completare nel migliore dei modi la mansione a loro assegnata, dimostrando interesse e curiosità sulle attività che il centro svolgeva.

All’interno del Comune, invece, gli altri tre ragazzi si son dovuti avvicinare ad aspetti più burocratici come la cura delle liste anagrafiche, osservazione dei pagamenti relativi alla mensa scolastica ed al trasporto, scrittura di lettere da inviare ai cittadini.

In entrambi i casi inizialmente i ragazzi non si sentivano all’altezza e vedevano tutto come un gioco, poi hanno capito la dimensione della responsabilità a loro assegnata ed hanno imparato, seppur nel loro piccolo, cosa significa amministrare, dirigere ed organizzare.

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