Cantieri della legalità

Legalità

L’IC di Fiorenzuola d'Arda (PC) realizza il progetto Cantieri della legalità, in rete con: Comune di Fiorenzuola d'Arda; Sciara Progetti; Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; AGE (Associazione genitori); Parco dello Stirone e del Piacenziano; COOP - consumatori nord-est; MLOL (polo bibliotecario piacentino); Consulta provinciale degli studenti; Liceo classico Melchiorre Gioia di Piacenza

 

Il progetto, da alcuni anni attivo presso l'istituto comprensivo di Fiorenzuola d'Arda, per l'anno scolastico 2015/2016 estende il proprio raggio d'azione coinvolgendo la scuola primarie e secondaria di secondo grado attivando il progetto su di un'utenza di età compresa tra i 3 e i 19 anni.

Il contesto geografico, che ha il suo interno il parco dello Stirone e del Piacenziano di cui fa parte un bene confiscato alla criminalità organizzata e dedicato a Renata Fonte, vittima di mafia, è ricco ed articolato; la recente operazione Aemilia ha dimostrato la presenza dell'ndrangheta anche in questo territorio. Le caratteristiche della popolazione sono molto simili, come pure le problematiche dell'utenza che accomunano molto spesso sia la fascia d'età dell'infanzia, che quelle della preadolescenza e dell'adolescenza: mancato rispetto delle regole, scarso senso civico ed etico, difficoltà a trovare riferimento in un sistema di valori condiviso. Il bene pubblico spesso tende ad essere considerato terra di nessuno e quindi non suscettibile di iniziative proprie di miglioramento; la scuola è fortemente impegnata a compensare la crisi valoriale che coinvolge il senso della legalità nelle proprie e altrui azioni

Il progetto intende quindi:

-          contribuire allo sviluppo di un pensiero critico e consapevole dei valori della legalità e della Costituzione italiana

-          sensibilizzare i giovani alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio storico, culturale, artistico, paesaggistico e scientifico italiano e ai principi dell'impegno e della responsabilità personale nei confronti del "bene comune"

-          accrescere la consapevolezza che i beni culturali italiani sono "beni" da conoscere, tutelare e promuovere, anche come un mezzo di coesione nazionale, strumento di una identità inclusiva, in un periodo di importanti trasformazioni sociali

-          rendere questo progetto uno strumento complementare per gli insegnamenti curricolari disciplinari a seconda degli obiettivi che i docenti e i consigli di classe individueranno nella loro progettazione.

-          Sviluppare metodologie didattiche inclusive e innovative.

Obiettivi specifici

-           Proporre un'educazione che spinga gli studenti a fare scelte autonome e produttive, quali risultati di un confronto continuo della progettualità con i valori che orientano la società in cui vivono.

-          Promuovere la condivisione di valori che permettono di riconoscere se stessi e gli altri come parte di una comunità vera epropria

-           Formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, europea e mondiale,/ Promuovere il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.

-          Favorire l'apprendimento di valori sociali e civici essenziali quali la cittadinanza, l'uguaglianza, la tolleranza e il rispetto

-          Costruire competenze trasversali, che richiedono un concorso di più discipline e la creazione di contesti di apprendimento differenziati, in cui gli studenti siano chiamati ad agire e a confrontarsi con problemi reali

-          Promuovere la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale come antidoto alla corruzione e alla cultura mafiosa che stanno dilagando anche nella nostra regione

-          Creare un'alleanza educativa con i genitori che si manifesti in una relazione costante che riconosca i reciproci ruoli nel supporto vicendevole delle comuni finalità educative.

-          Creare gruppi di lavoro che coinvolgano gli studenti in apprendimenti cooperativi e condivisi finalizzati al trasferimento inclusivo delle buone pratiche.

 

Attività:

-        Formazione dei docenti coinvolti nel progetto

-        Formazione degli studenti coinvolti nel progetto anche attraverso attività di peer education, valorizzando le competenze maturate dagli studenti del liceo classico Melchiorre Gioia nel corso degli anni.

-        Scaffali della legalità nelle biblioteche scolastiche e comunali: itinerario di letture e incontri con testimoni e autori.

-        Creazione di una biblioteca virtuale contenente testi scelti in formato ebook, booktrailer realizzati dagli studenti, bibliografia e filmografia ragionate.

-        Incontri con testimoni della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata

-        Laboratori radiofonici

-        Laboratori di giornalismo d'inchiesta

-        Valorizzazione del patrimonio storico/culturale del proprio paese

-        Implementazione dalla piattaforma MeRy (http://www.memoryofhistory.itl) dedicata alla promozione della cultura della legalità, della tutela del territorio e del patrimonio artistico

-        Rappresentazioni teatrali e musicali sulla legalità

-        Evento finale con coinvolgimento dei genitori, della cittadinanza e degli enti locali

-        Monitoraggio, valutazione e diffusione dei risultati

 

Tempistica presunta:

FASE 1

Novembre

- Presentazione del progetto a studenti, docenti, famiglie e istituzioni

- Formazione iniziale dei docenti coinvolti nel progetto in collaborazione con Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

- Formazione degli studenti coinvolti nel progetto anche attraverso attività di peer education, valorizzando le competenze maturate dagli studenti del liceo Gioia nel corso degli anni.

 

FASE 2

Novembre-giugno

- Laboratori radiofonici (legalità on air)

- Laboratori di giornalismo d'inchiesta

- Formazione e laboratori al Parco dello Stirone e del Piacenziano presso l'area didattica del centro recupero animali selvatici "Le Civette" nel bene confiscato alla criminalità organizzata, bene intitolato a Renata Fonte, assessore comunale di Nardò uccisa perché difendeva un parco naturale dalla speculazione edilizia.

- Scaffali della legalità nelle biblioteche scolastiche e comunali: itinerario di letture e incontri con testimoni.

- Creazione di una biblioteca virtuale contenente testi scelti in formato ebook, booktrailer realizzati dagli studenti, bibliografia e filmografia ragionate

- Implementazione dalla piattaforma MeRy (http://www.memoryofhistory.it/) dedicata alla promozione della cultura e della tutela del territorio e del patrimonio artistico

- Rappresentazioni teatrali e musicali sulla legalità

- Rappresentazioni e musicali teatrale sulla legalità

- Valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale del territorio

- Concorsi per gli studenti

 

FASE 3

- Monitoraggio

- Valutazione

- Evento finale con coinvolgimento dei genitori, della cittadinanza e degli enti locali

 

Risultati attesi:

AI fine ampliare la disseminazione delle buone pratiche, in un'ottica di replicabilità su scala maggiore delle attività realizzate e per avere una reportistica supplementare che dia chiaro ed evidente atto degli obiettivi raggiunti dal Progetto sarà utilizzata la piattaforma MeRy (http://www.memoryofhistory.it/)che, una volta implementata, diventerà macrocontenitore di esperienze di icerca, sperimentazione e innovazione promuovendo e diffondendo la cultura della legalità e la conoscenza, la tutela e la salvaguardia dei beni paesaggistici, artistici, storici e culturali del territorio locale e nazionale.

La piattaforma rimarrà a disposizione delle Scuole della rete, ma anche dei giovani e di tutta la cittadinanza, per la condivisione di materiale e di eventi organizzati sul territorio

 

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