Geografica-mente

Diritti

Il Comune di Riccione promuove il progetto. Geografica-mente: educarsi al rispetto dell'altro, della diversità rivolto all’IC 1 e all’IC 2 di Riccione.

Obiettivi del progetto

Il progetto inteso per la scuola secondaria di primo grado prevede lo sviluppo d' itinerari educativo-didattici finalizzati alla formazione di menti sostenibili, inclusive e interculturali mediante il contributo dei contenuti curricolari propri della geografia.

 Il percorso è stato avviato con gli appuntamenti di approfondimento nelle classi condotti dall'esperta Catia Brunelli.

 

-Classi: II D e II F - Docenti Sara Incamicia, Elisabetta Pozzi

CAMPO DI RICERCA/FINALITA’ UNITI NELLA DIFFERENZA. Conosciamo l’Unione Europea per comprendere concetti chiave come: Accoglienza, coesione sociale e incontro con l’altro.

L’esperta ha suggerito di dare avvio al percorso di ricerca proponendo ai ragazzi una conversazione diagnostica al fine di scoprire le conoscenze spontanee dei ragazzi sul concetto di Unione Europea. Per far si che i ragazzi acquisiscano delle conoscenze meno frammentate del processo di formazione dell’Unione Europea e degli organi di governo relativi, sono stati proposti giochi di ruolo in cui i ragazzi sono stati chiamati a impersonare gli Stati membri e/o quelli che non ne fanno parte. Inoltre, al fine di approfondire la posizione geografica, le forme territoriali, le estensioni, i simboli dell’identità e l’anno di ingresso dei paesi membri dell’Unione Europea, le docenti hanno proposto agli allievi, su suggerimento dell’esperta, il gioco delle carte. La docente ha distribuito 27 carte-profilo e 27 carte-Paese in modo che ogni alunno non avesse la giusta coppia. Successivamente la docente ha chiesto ad ognuno di leggere la carta profilo ad alta voce. Nel momento in cui l’alunno con la carta paese corrispondente si riconosceva, lo dichiarava e consegnava la carta-bandiera al compagno, ottenendo dall’insegnante anche la riproduzione della forma dello Stato (realizzata precedentemente su cartoncino dagli alunni in attività di laboratorio) specificante anche la data di ingresso nell’Unione Europea. Lo step successivo è stato quello di attaccare la carta profilo nella carta Europea muta.

Le attività proposte hanno evidenziato che i ragazzi sentano ancora l’Unione Europea come un’istituzione molto lontana dalla loro vita quotidiana, non contemplabile come opportunità per il progetto del personale futuro. A tal riguardo è stato suggerito di effettuare alcune attività di navigazione nel sito dell’Unione Europea in modo tale da far cogliere le tante occasioni di formazione e di lavoro congeniali al vissuto dei ragazzi. Infine il percorso di ricerca procederà con interviste e testimonianze di persone che hanno usufruito dell’Unione Europea (Programmi Erasmus …) per giungere alla formazione di individui che si accettano nelle diversità, che riconoscono nell’Unione Europea l’incontro tra popoli, culture, lingue, religioni diverse con  condivisione di intenti e propositi di cooperazione raggiungibili grazie alla maturazione di una cittadinanza europea.

 

-          1° INCONTRO Mercoledì 21 ottobre

Docenti presenti: Valentina Balducci e Patrizia Barogi

Classi: I C e II B

Rappresentazione Cartografica e Orientamento spazio-temporale.

Al fine di comprendere che la realtà appare all’altro in modo differente dal proprio e il riconoscere il valore della prospettiva altrui è un opportunità per integrare e completare la propria visone della realtà, su suggerimento dell’esperta, i ragazzi insieme alle insegnanti, sono stati invitati a svolgere un tragitto a piedi nel quartiere (dalla scuola alla stazione). Durante il loro cammino, i ragazzi hanno osservando attentamente i loro punti di riferimento e in classe ognuno ha rappresentato la mappa del percorso. Successivamente i ragazzi si sono scambiati le mappe individuali e dalla loro osservazione hanno verificato che i punti di riferimento cambiano

da soggetto a soggetto. A tal riguardo sono stati invitati a riflettere su una domande stimolo: Se i punti di vista sono diversi l’uno dall’altro, perché soggettivi, come indicheresti la strada ad un nuovo studente appena arrivato a Riccione che deve raggiungere la stazione partendo dalla scuola? Da un confronto collettivo i ragazzini hanno constatato che una mappa per essere leggibile da tutti deve contenere punti di riferimento condivisibili. Hanno quindi selezionato dalle loro mappe dei punti di riferimento “prioritari” (ospedale, farmacia, piazza, bar …). Dalle selezioni effettuate i ragazzi hanno capito che per rappresentare uno spazio e un territorio è importante effettuare delle scelte convenzionali. Tale attività ha permesso loro di comprendere  il senso di appartenenza, i ragazzi hanno condiviso un progetto, hanno messo insieme una pluralità di punti di vista, esaltando sia i bisogni individuali che quelli della comunità (tale obiettivo richiama  a pieno titolo il concetto di cittadinanza attiva). I ragazzi stanno pian piano maturando l’idea che uno spazio, un territorio è dialogante con quello che sono i bisogni della società, e per questo in continuo mutamento.

Incontro in classe: L’esperta ha incontrato i ragazzi in classe e in tale occasione, attraverso un gioco di gruppo, ha approfondito un aspetto geo-storico del percorso di ricerca. Sono state mostrate alcune rappresentazione cartografiche e da un dibattito collettivo hanno scoperto che:

a) l’orientamento è stato una delle capacità cognitive che l’uomo ha dovuto adottare per sopravvivere;

b) l’uso della simbologia è necessarie per rappresentare un territorio;

c) Le loro rappresentazioni simboliche hanno delle caratteristiche in comune con le carte storiche.

Progetto Riccione Scuola Beni Naturali Ambientali Culturali

 

-          1° INCONTRO Mercoledì 21 ottobre

Scuola secondaria G. Cenci sede di Via Einaudi III B e sede di via Mantova III G – Istituto Comprensivo 1 Riccione

Docenti presenti: Ilaria Cavallone, Daniela Vecchio Ruggeri e Cristiana Zanchini

Classi: IIIB-G

GLOBALIZZAZIONE E SVILUPPO

L’esperta ha suggerito di dare avvio al percorso di ricerca proponendo ai ragazzi una conversazione clinica al fine di scoprire le conoscenze spontanee dei ragazzi sul concetto di Globalizzazione e sviluppo: che cos’è lo sviluppo? Che cosa intendi per globalizzazione? Quali aspetti positivi e negativi ha prodotto la globalizzazione? … Successivamente sono stati proposti dei giochi (arraffa arraffa, il naufragio, il giro del mondo in dieci minuti …) e un elaborato scritto attraverso il quale i ragazzi hanno espresso le loro riflessioni su come vivono gli adolescenti in un mondo globalizzato?”. Da queste prime attività ne è derivato che i ragazzi ammettono la loro totale dipendenza dal cellulare e dai social, perciò l’immagine che ne deriva è quella di giovani che n on sentono barriere ne confini ne limiti…. Tuttavia nonostante non possano fare a meno del cellulare riconoscono che sia uno strumento per evadere dal quotidiano e “che sia sempre meglio relazionarsi con gli altri di persona, guardandosi negli occhi anziché su WathsApp che poi è un attimo creare fraintendimenti”. Inoltre i ragazzi hanno dimostrato di non riconoscere abbastanza le potenzialità del principio di collaborazione e quindi sul fatto che quando ci si trova in difficoltà ci si può aiutare, si può cooperare l’uno con l’altro.. La globalizzazione è sistema però loro questo non lo avvertono, sentono e capiscono che la globalizzazione esiste ma loro la vivono da soli, singolarmente …(Hanno più idea del prodotto che del processo). A tal riguardo l’esperta ha sentito l’esigenza di far lavorare maggiormente i ragazzi sul concetto di scelta. La scelta individuale permette di mettere in moto delle reti che promuovono i diritti, il benessere di tutti. “Far capire loro che in qualche modo compartecipano affinché determinati processi vengano mantenuti oppure cambiati (dalla globalizzazione si può essere schiacciati oppure si può convertirla e rimodularla in una cosa più positiva). Il percorso quindi è proseguito con la contestualizzazione di alcuni casi di studi, non solo casi negativi, che hanno fatto cose “orribili” ma anche casi positivi come per esempio la Benetton che grazie ad un intervento di boicottaggio responsabile ha rivisto le proprie direzioni di sviluppo. Dare ai ragazzi una prospettiva positiva, permette mostrargli che in questa società, a volte così cattiva, c’è anche chi ha riciclato il proprio pensiero, dialogando con la comunità e riformulando in maniera più equa alcune scelte, rispetto a quanto non avesse fatto in precedenza.

Attualmente, i ragazzi stanno studiando la storia del cellulare: qual è la sua filiera produttiva? Da dove viene? da dove vengono i componenti? Che cosa comporta avere il cellulare? Sanno che cosa sia il Coltan? Hanno mai visto la guerra in Etiopia, nel Congo?… Prendendo in esame un oggetto legato alla loro quotidianità, i ragazzi potranno vedere come siano dentro questa grandissima rete e come l’utilizzo di questo strumento possa avere degli impatti sociali e culturali. L’obbiettivo finale sarà quello di sviluppare il senso di appartenenza verso questo fenomeno, perché affinché ognuno penserà di essere distante dalla globalizzazione non capirà mai che invece le loro scelte personali pesano.

 

 

Risultati attesi:

-Favorire lo sviluppo delle abilità cognitive, socio-relazionali e emotivo-affettive inerenti al decentramento.

- Promuovere la maturazione di atteggiamenti e comportamenti aperti all'altro, al dialogo e tendenti alla costruzione dell'equità intergenerazionale e interregionale.

- Conoscere e comprendere le opportunità di dialogo e di arricchimento reciproco realizzate dall'incontro con la diversità.

- Conoscere casi ed esempi di migrazione che si sono sviluppate nello spazio e nel tempo, le rispettive storie e i protagonisti.

- Conoscere cause e conseguenze di alcuni tipi di migrazioni.

- Conoscere il significato delle espressioni globalizzazione, sviluppo e limiti dello sviluppo, nord e sud del mondo.

- Conoscere i processi di affermazione della sostenibilità.

- Conoscere la storia e le origini del processo di globalizzazione, le cause e le conseguenze, positive e negative che essa presenta.

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