Pluriverso di genere a Ravenna

Diritti

 

Questo progetto ravennate di “ricerca-azione” sull'educazione alla relazione di genere, promosso dall'Associazione Femminile Maschile Plurale di Ravenna, dall’Associazione Lucertola Ludens, dall’Associazione Psicologia Urbana e creativa, prevede la formazione di insegnanti dei tre ordini di grado (Sc. infanzia, elementare e media) per tre scuole locali: IC Montanari, Scuola dell'infanzia Arcobaleno e Scuola elementare Garibaldi di Ravenna.

E' stato avviato lo scorso novembre con alcuni incontri pubblici. Per saperne di più clicca QUI

 

 

E' stato sviluppato negli scorsi mesi un percorso formativo con i docenti, cui sono seguiti  progetti educativi  realizzati in classe dai docenti stessi. Si veda in particolare quello realizzato presso la Scuola d'infanzia Arcobaleno, cliccando QUI

e quello realizzato alla Scuola Primaria Garibaldi cliccando QUI

La relazione sul gioco spontaneo del coordinatore Renzo Laporta può essere scaricata  QUI

 

A conclusione, sabato 28 marzo si è tenuta una restituzione pubblica, sotto forma di Convegno, divulgato alla stampa attraverso un apposito comunicato, scaricabile cliccando QUI 

 

Per visualizzare una galleria fotografica dell'iniziativa clicca QUI

Materiali di approfondimento:

1. Documento di approfondimento sugli studi di genere

2. Bibliografia di riferimento

3. Presentazione del Prof. Ciccone al Convegno

4. Documento AIP sugli Studi di genere

5. L'esempio di "Bambole liberate"

6. Legge quadro dell'Emilia-Romagna sulla parità di genere

7. Convenzione di Istanbul e dichiarazione AGEDO

8. Un articolo di Carmen Bellone

9. Un articolo di Michela Murgia

 

Tra i materiali di approfondimento si segnalano anche tre video virali sul tema della violenza di genere e i pregiudizi di genere che condizionano la crescita di ragazze e ragazzi:

SLAP HER

SLAP HIM

ALWAYS LIKE A GIRL

 

 

Sabato 28 Marzo a Ravenna si è svolto il Convegno educativo “IL PLURIVERSO DI GENERE -ESPERIENZE DI EDUCAZIONE AL GENERE A SCUOLA” a cura delle Associazioni: Femminile Maschile Plurale, Lucertola Ludens, e Psicologia Urbana e Creativa.

Tutto è fluito con un bel ritmo: dall'introduzione di Giovanna Piaia equilibrata e incisiva che ha focalizzato l'attenzione sulle leggi  che prevedono che la scuola e gli enti si occupino di educazione al genere, alle maestre Donatella Pisanu e Caterina Pinna che hanno presentato le esperienze di Pluriverso attuate nelle classi e le parole di bambine e bambini che hanno scritto spontaneamente  testi pieni di saggezza semplice!

La presentazione delle esperienze di didattica di genere che negli anni sono state condotte nel nostro territorio,  era uno degli obiettivi che avevamo per favorire un coordinamento e una sinergia fra le risorse.

Era stato previsto  che fra il pubblico ci fosse chi la pensa diversamente, e l'intervento in difesa delle famiglie tradizionali è arrivato.

 Profondi i contenuti che Stefano Ciccone ha utilizzato per rispondere, e per offrire a tutti i genitori chiavi di lettura critiche per leggere le immagini stereotipate che la pubblicità e i media elargiscono; e anche Francesca Crivellaro ha avuto parole di stimolo alla collaborazione.

Sarebbe utile che potessimo documentare questa esperienza e farne un quaderno!

Il Progettodi Ricerca-Azione“ PLURIVERSO DI GENERE” ,  finanziato dalla Fondazione del monte di Bologna e Ravenna,  è stato attuato in tre fasi: la prima è la Formazione Docenti  che si è svolta  nelle Scuole dell’Infanzia, Elementare, e Media, del  Comprensivo “Montanari” di Ravenna; la seconda è stata l’attuazione da parte delle Insegnanti di attività nelle classi  per la consapevolezza del genere e il superamento di stereotipi che inconsapevolmente influenzano le prevaricazioni di un genere sull’altro; e infine la terza fase consiste nella restituzione pubblica mediante il Convegno.

L’idea del Pluriverso è di Renzo Laporta che parte dai termini di “molteplicità” e“complessificazione”,e di Giancarla Tisselli che si ispira al valore delle differenze e al concetto psicoanalitico di “Individuazione”  che incontra la pedagogia di genere.

Le Psicoterapeute di Psicologia Urbana e Creativa Laura Casanova, Michela Balestra e Elisa Magnanensi, con esperienze di psicologia scolastica portano nella didattica l’idea di superare gli stereotipi e favorire la possibilità dei giovani di essere se stessi . Per fare ciò, l’esperienza dell’Associazione Femminile Maschile Plurale, che da oltre 6 anni porta avanti  studi sul genere, è stata fondamentale per  avere strumenti di decodifica dei modelli suggeriti dai contesti tradizionali che continuano a proporre comportamenti stereotipati fondati   ruoli predefiniti che non rispettano la libertà di esprimere le identità individuali.

 I modelli conservati dalla società patriarcale sono prevaricanti di un genere sull’altro, e ciò che limita la libertà e i diritti è violento. Il  progetto “Pluriverso di genere” nasce anche al fine di limitare la violenza e all’opposto favorire la libertà di ognuno di esprimere la propria individualità. L’incontro con Lucertola Ludens i cui esperi di gioco, di antropologia culturale, di peer education  e di peac education , hanno concepito modalità didattiche in cui l’insegnante è un facilitatore che favorisce il “Trarre fuori” e la valorizzazione  delle differenze intese come risorse per tutti.

Queste competenze si sono integrate con il modello pedagogico proposto da Silvia Leonelli del Centro Studi sul Genere e l’Educazione, dell’Università di Bologna, ripreso a partire da 3 fasi di lavoro:
1- trovare un argomento o uno stimolo per far esprimere gli stereotipi di genere , ad esempio ci si è chiesti: “Esistono giochi da femmina e giochi da maschio, o giochi da tutti e due?” “Esistono Sentimenti da maschio e sentimenti da femmina?”
2- confrontare le proprie idee con quelle degli altri, cioè pluralizzare i modelli
3- sentirsi liberi di esprimere se stessi , potendo sottrarsi dai modelli predefiniti dall’esterno, per ascoltare l’interiorità e le sane spinte che realizzano le proprie qualità individuali.

Al Convegno del 28 marzo hanno partecipato oltre ad esperti dell’Università di Bologna, anche Stefano Ciccone dell’Università La Scienza di Roma, e sono state presentate le esperienze che a Ravenna sono state realizzate nel corso degli anni dalle Pedagogiste del servizio Nidi e Scuole dell’infanzia del Comune; da Monica Vodarich per  Linea Rosa e UDI- Casa delle Donne ; da Serena Simoni di Femminile Maschile Plurale per le scuole Superiori ; da Donatella Rebecchi e Sara Laghi dei Consultori Familiari AUSL Romagna “W l’Amore” promosso dalla Regione Emilia Romagna; da Deborah Bandini  per l’Associazione Mirada e Assessorato al Decentramento “Guardiamoci dentro: gli stereotipi di genere nella comunicazione mediatica”.

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