Testimoni per non dimenticare

Memoria

Il Comune di Faenza cura il progetto: Testimoni per non dimenticare (guerra, memoria, ricordo, legalità), consolidando un'esperienza avviata già da diversi anni, in collaborazione con: Istituto Storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia, ANPI Faenza, Monastero Santa Chiara, Comunità ebraica di Ferrara e delle Romagne, Comitato Antifascista per la Democrazia e la Libertà, Associazione nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'internamento e dalla Guerra di Liberazione, Biblioteca comunale Manfrediana, Scuola di Musica G. Sarti, Associazione culturale Augusto Bertoni Faenza, Cinemaincentro Faenza, Agiscuola Emilia Romagna, Compagnia teatro delle Forchette, dott. Roberto Matatia, dott. Cesare Finzi, Scuole primarie di Faenza, Scuole medie inferiori di Faenza, Scuole superiori Faenza, Liceo Classico E. Torricelli Faenza, gruppo di lavoro studenti e docenti universitari di discipline storiche Università degli studi di Bologna.

LEGGI  QUI LA RELAZIONE FINALE (pdf, 458.8 KB)

 

 

CONTESTO

Il progetto si propone di:

- riproporre ogni anno in occasione della liberazione di Faenza da parte delle truppe alleate, un momento che ricordi in particolare la "battaglia di Faenza" alle nuove generazioni, con un tributo rivolto ai tanti soldati caduti per la liberazione dei nostri territori ed un'analisi delle condizioni di vita della popolazione faentina durante il conflitto;

- fornire un quadro storico generale ai fini di una ricostruzione del contesto in cui maturarono il genocidio antiebraico e il sistema concentrazionario nazista, le vicende dell'esodo giuliano-dalmata, delle vittime delle Foibe, e le stragi di mafia;

- approfondire la storia e la vita di uomini e donne con legami con la nostra città, che hanno vissuto o sono state vittime di crimini, deportazione o esilio, esplorando in particolare il territorio al fine di ricostruire un legame storiografico e di memoria tra le diverse culture e generazioni;

- invitare alla riflessione con specifici prodotti culturali: testi, filmati, rassegne cinematografiche, repertori di fonti, bibliografie, e testimonianze dirette di protagonisti sopravvissuti o di loro parenti; - proporre la comprensione e una "lettura" dei luoghi di memoria europei da visitare, come conoscenza diretta rivolta a trasmettere emozioni;

- educare alla legalità ed al rispetto reciproco, avendo cura della memoria storica le generazioni future, per non abbassare l'attenzione in questo periodo carico di tensioni.

Le finalità: promuovere e supportare iniziative in materia di diritti umani fondamentali e di libertà e democrazia, approfondire i temi dell'anti-semitismo, della lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, l'illegalità, per promuovere l'educazione alla democrazia e diffondere nei giovani l'educazione alla cittadinanza; alla tolleranza, alla non discriminazione ed al rispetto della persona umana. Attraverso un approccio storico e documentaristico, sostenuto con la collaborazione degli insegnanti, dell'istituto storico della resistenza di Ravenna, e con lezioni frontali svolte da studenti universitari e volontari nelle classi delle scuole medie, oltre al supporto dei testimoni (dott. Matatia e dott. Finzi, ebrei, esuli giuliano-dalmati e di sopravvissuti alle stragi di mafia), promuovere conoscenze e competenze negli studenti, sulla storia locale e gli avvenimenti del secondo conflitto mondiale (in particolare gli eventi legati ai luoghi in cui vivono), sul genocidio antiebraico, ed il sistema concentrazionario nazista e le deportazioni in particolare dall'Italia; esaminare il contesto in cui maturarono le vicende del confine orientale, con l'esodo giuliano-dalmata, ed il clima in cui sono maturate le fasi particolarmente sanguinose degli attentati mafiosi degli anno 80 e primi anni 90, ed attraverso la conoscenza storica e la riflessione sulla natura dei conflitti, della violenza, del razzismo, e dell'illegalità, educare i giovani alla conoscenza e alla valorizzazione delle differenze; ed al riconoscimento dei diritti umani negati, per una costruzione sociale di adulti consapevoli.

 

ATTIVITA'

Come momenti chiave di questo percorso educativo, consapevole che la trasmissione della "memoria" è essenziale e necessaria, e che un rito collettivo condiviso può costruire il pensiero responsabile e democratico, oltre al senso della comunità, il Comune di Faenza darà centralità alle celebrazioni dei seguenti momenti:

1. Il 72° Anniversario della Liberazione di Faenza dal nazifascismo: 17 dicembre 2016 - Momento commemorativo e storico, con la collaborazione delle scuole, intrapreso con l'obiettivo di accompagnare gli studenti lungo il sentiero che conduce alla scoperta dell'attualità dei valori e dei principi che hanno fondato la nostra Repubblica, per ricordare che la conquista della libertà e della democrazia, non è solo un evento del passato, ma avviene tutti i giorni. Oltre alla cerimonia civile vera e propria, con la santa Messa e la deposizione di corone alle lapidi dei caduti della 

Resistenza e per la Libertà ed al War Cemetery (dove sono sepolti 1152 soldati del Commonwealth), l'appuntamento del 17 dicembre è stato arricchito con la proiezione di documentari storici, presentazione di volumi, mostre fotografiche nelle scuole, e l'approfondimento "Racconti faentini, storie di guerra e di Libertà", presso la sala del Consiglio comunale, nel quale si sono alternati dialoghi, letture e musiche, a cura dell'Associazione Culturale Augusto Bertoni, nata dal comune interesse per la storia locale di alcuni giovani faentini. Durante l'evento (che ha avuto anche una successiva replica serale in altra data, al Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea), due relatori hanno parlato della vita dei faentini durante il secondo conflitto mondiale, riflettendo su temi e avvenimenti relativi alla storia della città. Si veda il programma completo delle celebrazioni della giornata (pdf, 1.7 MB).

 

Quest’anno, grazie anche alla cooperazione maturata tra alcune eminenti personalità del mondo della cultura locale e le istituzioni cittadine, le celebrazioni sono state arricchite grazie al contributo della Scuola comunale di musica “G. Sarti” di Faenza, la quale, oltre ad animare la santa messa della mattina con musiche liturgiche eseguite nella Chiesa dei Caduti (in corso Matteotti), ha offerto alla città un cartellone musicale di qualità nella sera del 17 dicembre, presso la preziosa Sala delle Pale d’Altare della Pinacoteca comunale di Faenza, sita in via S. Maria dell’Angelo 9. Per l’occasione, il faentino prof. Giuseppe Fagnocchi, apprezzato Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, insieme all’ensemble orchestrale darchi Giuseppe Sarti - Collegium Ornatus Mundi, ha realizzatoun percorso originale sul tema della Guerra fra prima e seconda guerra mondiale, illustrando una breve analisi del valore acquisito dalla percezione acustica nelle zone di guerra rispetto alla percezione visiva e a quella legata alla narrazione, sul duplice piano della scrittura in versi e della testimonianza storica oltre che di quella specificamente musicale. Durante il concerto è stato tratteggiato anche sottolineato il ruolo dell’Arma a Faenza durante il secondo conflitto mondiale, evidenziato in ragione di alcune circostanze passate un po’ in sordina nella storiografia locale, che ha visto protagonisti il corpo dei Carabinieri di Faenza. L'occasione è stata colta anche per rendere omaggio all’Arma dei Carabinieri, per il diuturno servizio svolto, nei suoi oltre due secoli di storia, in favore della cittadinanza e per la tutela del territorio. Le Letture che hanno accompagnato il programma musicale sono state condotte da alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo “Europa” – Scuola Media Europa (Giorgio Marella, classe 3F) e dell'Istituto Superiore "A. Oriani" di Faenza (Luca Calledda, Fitim Hafizi, Fabio Montalti, Filippo Montevecchi, Andrea Tronconi, Rosa D’angelo, Rebecca Rava, Diop Maimouna, classi 2A cat/graf e 1B afm), tutti preparati dal prof. Michele Orlando. Si veda il  programma (pdf, 893.0 KB).

 

2. La Giornata della Memoria: 27 gennaio 2017 con alcune fasi cruciali:

- Lo studio con approccio storico e documentaristico, sostenuto con la collaborazione delle scuole, dell'istituto storico della resistenza di Ravenna, e con lezioni frontali svolte da studenti dell'Università di Bologna nelle classi delle scuole medie, ed il supporto di testimoni e studiosi di storia locale (Matatia e Finzi, ebrei e Casadio Enzo, appassionato di storia di Faenza).

- Il Viaggio studio, (che negli anni si propone a rotazione fra le classi degli istituti superiori) in Polonia ad Auschwitz e Birkenau, o a Mauthausen oltre alla visita al ghetto di Cracovia e ai luoghi rappresentativi del genocidio (Museo Schindler) accompagnati da insegnanti e da rappresentanti dell'Amministrazione comunale e dell'Istituto storico della Resistenza di Ravenna . L'esperienza si propone ogni anno per l'alto coinvolgimento personale degli studenti che apre una successiva riflessione con l'elaborazione di testimonianze, documenti filmati sui luoghi visitati e lettura delle esperienze vissute, da presentare agli altri studenti faentini, ed alla cittadinanza in occasione della cerimonia del 27 gennaio Giornata della Memoria.

 

- Una rassegna cinematografica, nell'intento di favorire l'incontro tra il cinema e la scuola, per la promozione del linguaggio e della cultura del cinema fra gli studenti, obiettivo del protocollo d'intesa tra il MIUR e il MiBACT, (che prevede promozione e partecipazione del mondo scolastico a rassegne, festival e manifestazioni cinematografiche), e nella consapevolezza di come il "cinema" possa essere una esperienza profonda e stimolante per gli studenti, ma anche per l'intera cittadinanza. La rassegna avrà proiezioni al mattino per studenti e serali per la cittadinanza, sui temi della Shoah in collaborazione con Cinemanicentro Faenza e Agiscuola Bologna

 

- La Giornata del dialogo ebraico-cattolico in collaborazione con il Monastero Santa Chiara di Faenza martedì 17 gennaio 2017 con la partecipazione del dr. Brunetto Salvarani, teologo, saggista e giornalista esperto di dialogo interreligioso e Miriam Camerini, giovane autrice, regista teatrale e attrice con la passione per il teatro ebraico della tradizione aschkenazita e mitteleuropea.

 

- Le rappresentazioni teatrali "Progetto Memoria" eseguite dagli studenti delle scuole medie inferiori a seguito di laboratori interni alle classi, o in alternativa, letture di brani, mostre fotografiche o di disegni, sintesi di percorsi didattici per far conoscere gli stermini e i genocidi anche recenti, presentati in una sorta di "OPEN DAY DELLA MEMORIA" in ogni plesso di scuola media faentine agli altri studenti ed alla cittadinanza.

- Lo spettacolo: "POESIE DA TEREZIN" di Ilse Weber sulla memoria degli eventi che la data e la parola "Terezin" evocano nella mente di ciascuno di noi. L'evento è per chi vuole ricordare la Storia ed emozionarsi con le Musiche ebraiche e la magia delle parole in Poesia si tiene in collaborazione con la Scuola di Musica Sarti (maestro Donato D'Antonio)

 

- La cerimonia al lungofiume Amalia Fleischer il 27 gennaio 2017 alla presenza di autorità civili, con deposizione di una corona-ricordo al tempietto della Memoria e letture e testimonianze eseguite dagli alunni della scuola elementare Carchidio.

-in collaborazione con la Biblioteca Manfrediana, la proposta di uno "spazio giovani" dedicato, per il mese di gennaio 2017 ai testi sul tema dello sterminio degli ebrei, e serata in Sala Dante: "Giacomo Leopardi difensore degli Ebrei nella Bologna papalina del primo Ottocento" (occasione in cui è avvenuta la presentazione del saggio di Palmieri Pantaleo e Fregnani Angelo: "Leopardi a Bologna" edizioni F.lli Lega Faenza).

 

- Seduta solenne del Consiglio comunale di Faenza il 25 gennaio 2017, con la conferenza dal titolo  "L'Ultimo treno. La deportazione degli ebrei ungheresi". Si veda la videoregistrazione dell'iniziativa.

 

- Lo spettacolo teatrale aperto alla cittadinanza, presentato dal Teatro delle Forchette il 25 gennaio 2017, "I vicini scomodi" dall'omonimo libro di Roberto Matatia, regia di Giuseppe Verrelli. Il libro del faentino Roberto Matatia  narra la tragica odissea di una famiglia ebrea tra terrore ed umiliazioni indicibili e questo spettacolo vuole essere omaggio alla memoria di questa famiglia ed il ricordo di un'epoca che non deve essere cancellata dalla memoria.

- in collaborazione col Teatro Masini di Faenza, al Ridotto è stato presentato il documentario: Cotignola, il paese dei Giusti, realizzato da Nevio Casadio, giornalista più volte vincitore del Premio Ilaria Alpi. Ricorda Luigi e Anna Varoli e Vittorio e Serafina Zanzi, tutti riconosciuti "Giusti" dallo Yad Vashem, l'Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme.

- in collaborazione con l'assessorato alla Cultura, nella cornice del Ridotto del Masini, presentazione del libro: "Dallo scudetto ad Auschwitz. Storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo" di Matteo Marani. Si vedano l' invito (pdf, 1.4 MB) e la registrazione video dell'iniziativa

- Mostra fotografica e documentale realizzate dalle scuole

- Pubblicazione di un cartoncino-invito (pdf, 538.3 KB) e del " Quaderno della Memoria" (pdf, 3.1 MB)realizzato col contributo di tutti gli attori coinvolti negli eventi: studenti, insegnanti, relatori, amministratori, con disegni degli alunni delle elementari e foto prodotte in occasione del viaggio studio, con critiche cinematografiche, note bibliografiche, cataloghi di libri e pensieri che illustrano le attività svolte e si pongano come testimonianza per le future generazioni.

 

 

3. Giorno del Ricordo 10 febbraio 2017 Nello spirito della legge 30 marzo 2010, n.92, in occasione del 10 febbraio "Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale", l'amministrazione comunale propone ogni anno alla Chiesa dei Caduti una funzione religiosa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Faenza Modigliana con deposizione di corone a ricordo, anche sotto la lapide del Piazzale intitolato alle vittime delle foibe. Nella mattina di sabato 11 febbraio, nella sala del Consiglio comunale alla presenza di una delegazione istriana, viene presentato un documentario storico e uno spettacolo per le scuole superiori, che si nutre del coinvolgimento stesso degli studenti, parte attiva e destinatari finali del messaggio che l'evento vuole portare: cioè far luce su episodi a volte dimenticati del genocidio anti italiano commesso dagli jugoslavi come la strage di Vergarolla o le testimonianze di esuli giuliano-dalmata che abitano a Faenza.

 Si veda la videoregistrazione dell'iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. Giornata della legalità in ricordo delle vittime delle mafie - 21 marzo 2017. Da alcuni anni, il Comune di Faenza celebra il 21 marzo la Giornata della Legalità, in applicazione alla legge regionale n.3 del 2011. Oltre a filmati in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, o quelli prodotti dall'Associazione antimafia Cortocircuito web tv di Reggio Emilia, si approfondisce la conoscenza di figure che colpiscano i giovani, (storia di Rita Atria, testimone di giustizia,....ecc.). Si terrà poi una alla Tavola rotonda con magistrati, giornalisti, autorità civili, la referente provinciale di Libera Ravenna, Debora Galassi ed è costante ogni anno la presenza dell'ispettore capo Angelo Corbo agente di scorta del giudice Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci, che con la sua testimonianza veicola un importante messaggio per affermare la cultura della legalità e della giustizia fra i giovani. Segue un dibattito con i ragazzi presenti.

Sabato 18 marzo 2017 ore 10.00 sala del Consiglio comunale, 
nell'ambito della Settimana della Legalità (13-20 marzo 2017), in collaborazione con Libera Ravenna, 
Comuni di: Ravenna, Cervia, Castel Bolognese e Lugo, è in programma  GAME OVER.IL GIOCO E' FINITO ? 

Si veda la videoregistrazione dell'appuntamento.

Azioni sul documento