Il mio monumento
Il Comune di Imola (BO) coordina il progetto Il mio monumento: la nostra memoria, in rete con ANPI Imola e Cidra, i Musei Civici di Imola e il Museo della Guerra di Castel del Rio, e con le partecipazione di moltissime scuole di Imola: Istituto comprensivo n.2, Istituto Comprensivo n. 3, Istituto Comprensivi n. 41, Istituto Comprensivo n. 5, Istituto Comprensivo n. 6, Istituto Comprensivo n. 7, Scuola paritaria San Giovanni).
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QUI LA RELAZIONE FINALE (pdf, 899.3 KB)
CONTESTO
Il progetto nasce come proposta di attività avanzata dai componenti della Consulta delle ragazze e dei ragazzi della Città di Imola, eletti per gli a.s. 2015/16 e 2016/17. Obiettivo proposto e condiviso dai ragazzi è quello di rivitalizzare la memoria degli eventi della seconda guerra mondiale, che hanno coinvolto la Città di Imola, con un manufatto di arte pubblica che valorizzi la storia del territorio e la renda presente particolarmente ai giovani.
Il progetto si configura come percorso che, attraverso la ricerca storica e l'utilizzo delle modalità e degli strumenti dell'arte contemporanea pubblica e partecipata, porta alla rivitalizzazione di un monumento del territorio imolese, eretto in memoria del primo bombardamento della Città di Imola, avvenuto nel maggio del 1944. La riappropriazione di un simbolo è innanzitutto un omaggio alla memoria, ma la memoria in sé non basta per essere riconosciuta deve essere vissuta, costruita e mantenuta. In linea con i principali processi psicopedagogici attinenti all'età dei/delle partecipanti alla Consulta e dei loro compagni/e, l'idea del costruire, del fare, rende tangibili processi di pensiero che diversamente difficilmente rendono il passato un valido aiuto per comprendere il futuro. Ricostruisco, quindi, il passato per meglio comprendere il futuro, non come monito (questo è un processo mentale tipico degli adulti) ma come speranza.
La speranza che anche dalle situazioni più difficili si riesca ad uscirne più forti e liberi è il messaggio che vogliono lasciare i nostri/le nostre ragazzi/e.
Ragazze/i si riapproprieranno di un luogo simbolo, arricchendo il Monumento in ricordo del primo bombardamento su Imola con un manufatto ceramico che si integrerà, attualizzandolo, al monumento esistente, rendendolo di nuovo comprensibile e interessante e in grado di muovere le coscienze verso gli ideali che il monumento originario intendeva rievocare e mantenere quel senso di Speranza verso il futuro.
Punto 1 "cosa è successo?" Il progetto ha necessità, innanzitutto, di essere inquadrato nella sua cornice storica, perciò il primo punto da sviluppare è il "cosa è successo?" Il progetto prende avvio con un laboratorio di conoscenza, confronto e dibattito storico realizzato in collaborazione con il Cidra, integrato da spunti di riflessione tratti dall'arte contemporanea, affinché si possa pensare al passato come qualcosa di attuale e proiettato nel futuro. In questo sta la funzione dell'arte partecipata e dell'arte in genere, nello sviluppare il pensiero divergente, nel mostrare punti di vista inaspettati, nel valorizzare e promuovere quello che la monotonia cancella, all'insegna del rispetto dell'opinione di tutti. La memoria diventa cosi un racconto "contemporaneo" che va curato, protetto reso vivo fino a che si ha il privilegio dei testimoni, poi delle testimonianze e in seguito dell'amore e della stima dei posteri che ne mantengono l'essenza e l'energia.
Punto 2 "dove è successo?" l/le ragazzi/e della Consulta visitano alcuni luoghi della memoria, guidati dall'ANPI, in particolare "Monte Battaglia" uno dei luoghi simbolo della resistenza nel nostro Appennino con successiva visita guidata al museo della guerra di Castel Del Rio. Questo piccolo viaggio nella memoria permette loro di rivivere il passato, empatizzare con ciò che è stato, prenderne coscienza e riattualizzarlo scoprendo possibili strumenti di pace con cui costruire il futuro.
Punto 3 "Chi è stato coinvolto? Perché riguarda me?" Si propone ai membri della Consulta un laboratorio svolto in collaborazione con il CIDRA dove utilizzando parole, poesie, immagini, lettere dei caduti della Resistenza, filmati dei bombardamenti su Imola si individua l'evento e il monumento che si vuole riattualizzare, riportarlo alla coscienza della cittadinanza e in particolare delle generazioni più giovani. Si cercano le parole chiave, le frasi per rendere unico, personale e vivo il monumento affinché, attraverso processi empatici, si possano rivivere emozioni lontane nel tempo riattualizzandole, comprendendole e trame da esse la forza di guardare al futuro con speranza.
Punto 4 "cosa possiamo fare noi?" Realizzazione di un laboratorio di ceramica in collaborazione con i Musei Civici. Il laboratorio risponde alla richiesta di attività, ricadendo nella sfera del "fare", un fare inteso come elemento dell'agire sul futuro, un fare tipico dell'età dei partecipanti alla Consulta. Questo progetto di arte pubblica non solo rivitalizza un monumento posto alla memoria ma lo rende così prossimo a quei/quelle ragazzi/e che lasciando un segno, una parola, una frase, potranno pensare "il Mio monumento", "La Nostra memoria".
ATTIVITÀ
Il progetto ha preso avvio con le prime fasi di realizzazione:
1) Laboratorio di didattica della storia condotto dal CIDRA – Centro Imolese di Documentazione sulla Resistenza Antifascista
Le ragazze e i ragazzi della Consulta hanno incontrato un esperto del CIDRA che, attraverso video, fotografie diapositive ha raccontato come Imola ha vissuto il periodo della guerra dallo scoppio all'invasione nazi-fascista, alla resistenza fino alla liberazione grazie all'esercito polacco e alla resistenza partigiana.
L'approfondimento di quanto accaduto sul territorio ha aiutato ragazze e ragazzi a comprendere il ruolo svolto sia dai vincitori che dagli sconfitti, a diventare più consapevoli della necessità dell'impegno continuo per costruire un mondo più libero, più giusto e più pacifico.
2) Visita a Monte Battaglia e al Museo della Guerra di Castel del Rio
Accompagnati da una guida dell'ANPI le ragazze e i ragazzi della Consulta si sono recati a Monte Battaglia, luogo di una delle battaglie più importanti
che si sono svolte nel territorio, diventato luogo di ricordo della liberazione e testimonianza della pacificazione, uno dei pochi luoghi in Italia dove l'area monumentale ricorda i caduti di tutte le parti, simbolo e luogo di pace e di riconciliazione al quale guardano tutte le nazioni che si sono fronteggiate in Italia nel corso della seconda guerra mondiale.
La guida ha illustrato i punti salienti della battaglia: "Dopo avere sfondato la Linea Gotica al Passo del Giogo e subito dopo al passo della Futa, nella seconda metà del settembre del 1944, i soldati dell'88a divisione USA giunsero sull' importante bastione, dove si trovano i resti di una fortezza medioevale, a conferma dell'importanza strategica della posizione. Nel pomeriggio dello stesso giorno i tedeschi contrattaccarono. Respinti, tornarono invano all'attacco il giorno dopo, poi il 29 e il 30. Partigiani e americani per quattro giorni combatterono fianco a fianco. Alla fine le truppe partigiane italiane operanti tra le linee in questo settore furono le prime ad occupare il Monte Battaglia, mantenendolo sino all'arrivo
dei rinforzi americani." Ha inoltre condiviso con i partecipanti una forte riflessione sulla necessità di costruire giorno per giorno una cultura della convivenza, dell'accoglienza e della pace tra i popoli.
3) Laboratorio di didattica della storia e di arte pubblica, realizzato in collaborazione con il Cidra – Centro Imolese di Documentazione sulla Resistenza Antifascista e con i Musei Civici di Imola.
Un esperto del CIDRA, utilizzando video, fotografie diapositive ha ripercorso con ragazze e ragazzi alcuni degli episodi più significativi che Imola e i suoi abitanti hanno vissuto dallo scoppio della guerra fino alla liberazione.
Dal lavoro svolto assieme al CIDRA e con la collaborazione dei musei Civici, la cui esperta ha condiviso con ragazze e ragazzi una riflessione sul significato, le modalità e gli strumenti dell'arte contemporanea pubblica e partecipata, è stato individuato il monumento da "rivitalizzare" e rinnovare alla memoria collettiva: il cippo e lapide a ricordo delle vittime civili del primo bombardamento aereo di Imola da parte degli angloamericani, il 13 maggio
1944 posto nella Pineta ex macello.

L’idea delle ragazze e dei ragazzi è quella di realizzare e installare alla base del monumento delle formelle in ceramica con parole e frasi che ricordino gli eventi passati, li rendano più comprensibili e interessanti per le nuove generazioni e soprattutto siano in grado di muoverne le coscienze verso gli ideali che il monumento originario intendeva rievocare e sviluppino il senso di speranza verso il futuro.
Per questo sono stati programmati i seguenti passaggi:
1) Individuazione delle parole da indicare sulle formelle con la collaborazione dal CIDRA – Centro Imolese di Documentazione sulla Resistenza Antifascista. Le parole individuate dai ragazzi e dalle ragazze sono state divise in due categorie: parole della guerra e parole della speranza. Da un lato troviamo totalitarismo, disperazione, impotenza, dolore…dall’altro speranza, libertà, istruzione, democrazia; il legame che lega queste parole, oltre alla netta contrapposizione, è il pensiero che le caratterizza e guida: la memoria non è un mero avvertimento legato al passato ma un’esperienza ancora tangibile per guardare e costruire insieme il futuro.
2) Disegno delle formelle. Ogni componente della Consulta ha preparato e disegnato la sua formella, insieme si decide l’ordine e la disposizione, i colori base saranno del nostro tricolore.

3) Realizzazione delle formelle in ceramica presso il laboratorio dei Musei Civici. Dal mese di Gennaio 2017, nel laboratorio didattico del Museo di San Domenico, sono iniziati i lavori di creazione delle piastrelle in ceramica. I ragazzi e le ragazze divisi in sottogruppi partecipano alla creazione della propria piastrella, trovando così un’ambiente e un modo diverso per riflettere e pensare alla parola da loro scelta, la manipolazione e la decorazione, elementi chiave di questo laboratorio, permettono quel passaggio prassico dal gesto alla parola, rendendo possibili e tangibili concetti quali pace e fratellanza;
concetti di cui tanto si parla, spesso in maniera superficiale, senza memoria, senza pensiero, senza poi davvero sentirli.
4) Il giorno 11 maggio si svolgerà l'evento conclusivo del progetto: alle ore 17.00 le ragazze e i ragazzi della Consulta incontreranno il Consiglio Comunale (presso la sala del Consiglio - Via Mazzini, 4) per presentare il progetto e le attività svolte nel biennio. Seguirà, verso le 18,30, la re-inaugurazione del monumento eretto a ricordo delle vittime civili del primo bombardamento aereo di Imola, sito in via Fossatone (Pineta ex macello). Ragazze e ragazzi presenteranno il lavoro che li ha portati a ri-attualizzare e ri-vitalizzare il sito con la realizzazione e la posa alla base del monumento di formelle in ceramica da loro realizzate nell'ambito di un percorso di arte pubblica partecipata. L'evento, aperto a scuole e cittadini, sarà inserito nella programmazione delle iniziative cittadine che si svolgono per ricordare la liberazione di Imola.
Si vedano la
convocazione dell'incontro della Consulta delle ragazze e dei ragazzi della Città di Imola con il Consiglio Comunale (pdf, 21.1 KB) e il
fascicoletto illustrativo dell'attività della Consulta. (pdf, 16.1 MB)

