Festa

Diritti

 

La Celebrazione della Festa del diritto al gioco 2017 è un progetto curato dall'Associazione Lucertola Ludens di Ravenna, ormai giunto alla sua quinta edizione, che muove una rete di soggetti associativi, istituzionali e naturalmente scolastici, ancora più ampia rispetto alla quarta edizione.

VEDI QUI LA RELAZIONE FINALE  (pdf, 1.0 MB)

 

CONTESTO
Mettere in campo azioni a promozione del diritto al gioco significa muoversi nella cornice delle Città amiche dei bambini/e (Child Friendly Cities), cosi' come l'UNICEF intende.
E oramai esperienza comune notare che è raro vedere bambini/e circolare a piedi o in bicicletta autonomamente in città. E' eccezionale che bambini/e con disabilità giochino con coetanei nei parchi. Raro vedere le nuove generazioni frequentare e giocare in parchi cittadini senza la presenza di controllo dell'adulto. Difficile che “i minori” possano decidere di smettere di frequentare una disciplina o corso svolto durante “il loro tempo libero” per poter optare per il gioco libero con gli amici o le amiche. E' più facile che tutto questo accada alla prole di famiglie migranti,che ancora si si può vedere sulle soglie della porta di casa del condominio nell'angolo di strada a giocare a nascondino o a palla, spesso divisi per appartenenza di genere. E' oramai un ricordo delle passate generazioni che, raccontando di quei tempi, nostalgicamente e con una punta di superiorità dicano “ai miei temi si che sapevamo divertirsi con poco”.
Non è novità che il benessere è scambiato con ben-avere e che le forme del disagio delle nuove generazioni si manifestino in qualità e quantità a scuola come fuori da essa.

Nei suoi OBIETTIVI il progetto mira a:
- sensibilizzare al senso, valore e pratica del diritto al gioco (declinato all'inclusività sociale, soprattutto se praticato all'aperto), connessa ad un’immagine d’infanzia moderna promossa e definita con la Convenzione dei diritti dell’infanzia/adolescenza;
- offrire occasioni di protagonismo, partecipazione ed interazione delle e tra le diverse fasce d’età;
- promuovere il confronto, la conoscenza tra culture ludiche “altre” e locali (esprimendo la tensione tra intercultura e ed identità del territorio);
- di accessibilità ai luoghi di gioco.

Da cinque anni a questa parte il progetto si rinnova sia espandendosi ogni anno (coinvolgendo più soggetti organizzati e mettendo in campo più azioni), e sia mantenendo costante l'applicazione di una metodologia partecipativa: l'evento culminate come la Festa del diritto al gioco presso il parco Manifiorite, giunge al termine di un percorso che ha già coinvolto molteplici soggetti del territorio adiacente al parco e sia di tutta la città. Un coinvolgimento attuato tanto nella presa di decisioni, incontro e confronto con tematiche e con gli altri/e, che nella realizzazione di “risorse ludiche” da giocare al parco, dando a queste una connotazione di sostenibilità, di riuso di quanto verrebbe altrimenti gettato, di una sana riscoperta del “divertirsi con poco”, ma cercando nella realizzazione delle stesse anche un'estetica che gratifichi i sensi e l'espressione.

 

ATTIVITA'

Il percorso formativo dal titolo “Dire Fare Giocare: Gioco ed inclusione sociale – giocare al di là delle barriere, a scuola come nel parco” sarà utile per consegnare strumenti metodologici e chiarezza d'intenti educativi per la predisposizione di situazioni ludiche creative e il ruolo dell'adulto, dove chi gioca è protagonista del proprio ideare e fare motorio, attraverso stimoli alla ricerca che portino tutti/e a procedere dal semplice al più complesso motoriamente e socialmente.

Da marzo a maggio sono attivi i laboratori per generare “risorse ludiche” da giocare alla Festa e oltre (poi restano utile strumentario di chi si è coinvolto, ACER, Casa Circondariale, Doposcuola, Scout Ravenna, scuole dell'infanzia, Famiglie Ruota Magica) e laboratori scolastici sui diritti ed il diritto al gioco inclusivo (coinvolgendo almeno 6 classi di tre scuole primarie diverse, ad oggi ne mancano 4), con protagonismo ideativo rispetto ai contenuti della Festa, alla ridefinizione logo del sitoweb dirittoalgioco.net da ri-disegnare all'insegna dell'inclusione sociale, affrontando la questione perché è così raro vedere bambini/e con disabilità giocare nel parco? Ci sarà anche un coinvolgimento del Centro Giovani Quake, con musica e performance con gli adolescenti.

Tra aprile e maggio in programma anche eventi pubblici per le famiglie di gioco di strada e piazza attraverso la nuova collaborazione con l'associazione Ravenna Centro Storico e rappresentanti di categoria, nonché nei parchi cittadini (ad oggi si prevede La Rocca Brancaleone, parco della Pace, Teodorico, via Capodistria, davanti al MAR e alla Casa Circondariale) di concerto con le Istituzioni comunali.4

In particolare:

Da settembre a novembre si sono svolti incontri di informazione per fare conoscere il nucleo progetto alle istituzioni, dagli assessorati ambiente, decentramento istruzione, cultura ai consigli di quartiere, raccogliendo cosi' utili informazioni per elaborare il progetto stesso nel suo dettaglio.

Il sito internet www.dirittoalgioco.net offre testi e foto che documentano il percorso (in particolare in questa fase gli esiti delle riunioni congiunte - 9 novembre, 30 gennaio- tra soggetti organizzati del territorio – sono i componenti del Tavolo inter associativo, o primo nucleo di progettazione - e le istituzioni Comunali area Assessorato Istruzione, che coordina la collaborazione con Decentramento, Ambiente, Cultura e Urbanistica) per la condivisione della Mappa Generale del progetto.

 Nel frattempo il Tavolo inter associativo lavorato per poter realizzare tra febbraio e marzo 2017 due momenti pubblici di lancio del progetto ed un percorso formativo per docenti ed operatori dell'associazionismo coinvolto con riconoscimento MIUR.

Dai momenti pubblici si attende un ulteriore chiarificazione rispetto all'orizzonte comune (la base allargata di tipo culturale con cui tutti i soggetti coinvolti potrebbero muoversi all'unisono), utili ad imparare a significare meglio le azioni previste: un convegno con esperti sul tema della “Città per tutti: il diritto al gioco in città”; nonché tavola rotonda che metta a confronto “culture ludiche altre” con la moderna, contemporanea alle generazioni locali; ricavando anche da questo momento indicazioni volte alla ricerca del benessere, del riconoscimento della naturalità della fanciullezza, collaborando con Kaleidos Faenza (per attivare forme di scambio e condivisione con chi, nel territorio vicino, si occupa di diritto al gioco).

Il seminario "Parchi per tutti Parchi inclusivi" ha offerto maggiori strumenti progettuali e aprire nuovi scenari a partire dal gruppo del Tavolo di progettazione in concertazione con le Istituzioni locali, fortemente voluto per riconoscere e promuovere il "gioco senza barriere a scuola come nel parco"

 Altro evento del progetto con avvio a fine febbraio è stato il corso di formazione Dire Fare Giocare: gioco ed inclusione sociale, seconda edizione

 Per approfondire queste due tappe, si vedano la pagina http://www.dirittoalgioco.net/italiano/seminaio27febbraio2017.html

e i link http://parchipertutti.blogspot.it/2017/02/ravenna-270217-parchi-per-tutti.html

http://www.dirittoalgioco.net/italiano/giocaresenzabarriere2017.html

 http://www.dirittoalgioco.net/italiano/seminaio27febbraio2017.html

 


Il 18 marzo si è svolto il seminario dal titolo INCONTRARSI GIOCANDO Faenza: confronto di culture ludiche e  benessere 

La giornata del 18 marzo si è tenuta nel contesto della Fiera del benessere di Faenza (Viale Risorgimento 3), che ha visto molteplici attori del territorio locale (molte delle quali già collaborano per inventare questa e le versioni precedenti della “Festa del gioco di Ravenna”, nonché stretto da legami attraverso le versioni precedenti del progetto “Summerhill in Romagna e oltre”) concorrere per dare una visione multi-prospettica del gioco e del giocare, in cui si crede fortemente che il suo libero esercizio possa garantire maggiore benessere per la comunità, e per le prospettive metodologiche di applicazione nella scuola orientata all'inclusività delle diversità culturali ed per applicazioni didattiche nella scienza e matematica. L'evento aveva già avuto un sua prima ipotesi di realizzazione l'anno scorso, quando si era tentato di mettere a confronto diverse modalità di inventare la Festa del gioco, comparando, raccontando e condividendo procedure, le realtà di Faenza, Fano Città dei bambini e Ravenna:  la coop Kaleidos  si è fatta prima organizzatrice della giornata del 18 marzo.

Nella mattinata il tema è stato incentrato sull'outdoor education ed il gioco vedendo Valerio Donati che già aveva concorso con Michael Newman nel 2014 ad illuminare come le pratiche dell'educazione libertaria democratica sono in linea con i dieci diritti naturali di Gianfranco Zavalloni.  Il ricercatore Bartolotti assieme al docente universitario R Farnè concorrono da diversi anni alla formazione dei docenti del nido e scuole dell'infanzia comunali del comune di Ravenna in conseguenza di quanto si è fatto scoprire alle istituzioni con il ciclo di conferenze del 2013, in cui il tema del gioco era coniugato agli ostacoli al giocare all'aperto elencati dai bambini/e. Sabine Eck è stata l'altra importante interlocutrice della mattinata.

 Nel pomeriggio “I giocattoli in valigia” sono quanto ci ha lasciato JeanPierre Rossie nel suo viaggio a Ravenna del 2012, e che ha poi dato adito a sperimentazione nella scuola per validare come il gioco comparato tra realtà di infanzia diverse permetta ai bambini/e di prendere coscienza della loro condizione di infanzia e di progettare/agire possibili cambiamenti a loro accessibili per migliorarla; “Giocare con niente” espone ricerca sulla memoria raccolta da anziani e anziane del luogo sulla cultura ludica del bambino/a romagnolo del secolo precedente al nostro, concorrendo a riscoprire il valore del passato come progettatore di futuro sostenibile; “Un gioco per ogni stagione” vede l'antropologa ritornare dal suo viaggio nel Benin per confermare la “stagionalità del giocare” quando si è in stretto contatto con la natura che circonda, e che propone qualcosa che ha già visto luce nella terza edizione della Festa del gioco, sia incontrando in conferenza il professor R. Farnè, nonchè esponendo foto durante la Festa del gioco; “I giochi da tavoliere” saranno una scoperta da comparare con quanto sta ricercando Giorgio Minestrini dell'associazione Mabuhai Italia Filippine che più volte a arricchito la Festa del gioco nelle sue ultime tre edizioni; in ultimo si darà attenzione a quanto si sta sviluppando a partire dall'anno scorso sul tema del gioco ed inclusione sociale, con la domanda posta ai bambini/e del “perchè è cosi' raro vedere bambini/e con disabilità giocare nei nostri bei parchi pubblici cittadini?” Questione che ha portato La Lucertola Ludensa ad organizzare un primo seminario sui Parchi per tutti Parchi inclusivi, e che sembra trovi l'amministrazione comunale interessata a progettare un parco inclusivo anche a Ravenna. Al tavolo inter associativo della Festa del gioco interessa molto rinforzare i legami tra le molte associazioni di genitori di Ravenna con bambini in deficit affinché si faccia pressione, mantenga l'interesse raccolgano i fondi necessaria per questa nuova desiderosa impresa sociale verso il bene comune, come cultura inclusiva diffusa e come materialità che si esprimi nell'accessibilità ai luoghi di gioco per tutti al di là delle barriere.

 


 -  Venerdi 31 marzo si è tenuta una nuova riunione di rete collegata al programma di eventi che anticipano la Festa del gioco 2017. Sono state invitate referenti di molte associazioni che lavorano sul tema della disabilità, il tutto affinché si possa preparare assieme imminente incontro con Assessora Istruzione e Sindaco sul tema del "Vogliamo un parco inclusivo anche a Ravenna", parlando di come:

- ideare forme di raccolta fondi a supporto dell'investimento del Comune

- ideare fomule di acculturazione sul tema diffuse e per la cittadinanza

- prepare modalità per continuare a tenere interessate le istituzioni (ad esempioo la visita guidata al miglior parco inclusivo d'Italia che è "Tutti a bordo" di Rimini)

 

- Il 29 aprile è in programma TUTTI IN GIOCOconvegno di restituzione di progetti che hanno come focus il gioco come strumento per includere in differenziati contesti sociali: centro adulti con autismo, casa circondariale, la scuola, l'Associazione Pazienti Distrofia Muscolare.

 

A metà maggio realizzare l'appuntamento “Arti in gioco”, in cui un gruppetto di artisti si offrirà “senza la didattica” per ideare laboratori che promuovono il collegamento con i grandi artisti, ma secondo formule esplorative sperimentali, ludiche, materiche.

la Festa del diritto al gioco, nel pomeriggio del 28 maggio 2017, presso parco Manifiorite di Ravenna. Di seguito le immagini più significative dell'intensa giornata:

 

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