Ravenna Città d'acque Anno IV

Memoria

Soggetto coordinatore: ASD Trail Romagna di Ravenna

 

Rete: Istituto Comprensivo Darsena di Ravenna, Consorzio di Bonifica di Romagna.

Il progetto, giunto alla sua quarta edizione, intende promuovere una conoscenza storiografica e umanistica di Ravenna nei secoli, e da quest'anno si avvale della collaborazione del Consorzio di Bonifica e dei suoi esperti.

Il progetto, rivolto alle scuole medie, si incentra sul ruolo svolto dalle acque nella storia della città e di come queste abbiano condizionato la sua struttura urbanistica, di come alcuni siti siano ormai scomparsi o “sospesi nel tempo” ma comunque riconoscibili e non dimenticati.

OBIETTIVI:

- promuovere la conoscenza di siti ormai scomparsi e “sospesi nel tempo”, e aree come il canale Lama, la Darsena, e gli ambienti fluviali di Ravenna; 

- favorire lo studio e l'elaborazione da parte degli studenti.

METODOLOGIE:

Il percorso si snoda attraverso incontri, approfondimenti in aula, laboratori per la realizzazione di elaborati, visite guidate, eventi aperti a tutto il plesso scolastico,  con una didattica attiva e partecipativa.


 

SVILUPPI PROGETTUALI:

Il progetto è stato progettato e svolto in quattro fasi:

  • Storia di Ravenna e delle sue acque. Conoscere il passato è la chiave per comprendere scelte economiche, progettuali, politiche che ci hanno consegnato il territorio come oggi lo conosciamo (Angela)
  • Evoluzione del reticolo idrografico e del territorio dall’antichità a oggi: le grandi diversioni dei fiumi, le bonifiche 500tesche e 600esche per colmata, la bonifica meccanica dei primi del 900 a oggi, la sicurezza idraulica, la biodiverstà e fruizione, futura frontiera per fiumi e canali.
  • Vedere e non guardare distrattamente per conoscere e capire il territorio in cui viviamo. Lezione visiva su come grandi fotografi hanno osservato e interpretato il paesaggio.
  • Passeggiata sulla Lama, canale storico che da Forlì scende sino a Ravenna attraversando la città come un vero e proprio fiume cittadino

Il 28 gennaio si è svolto un incontro di programmazione con i docenti della Scuola Media M.Montanari - IC Darsena.

Si è deciso di sviluppare, nel mese di marzo, un percorso storico sul territorio e le sue problematiche ambientali e di sicurezza territoriale, con due incontri laboratoriali da due ore ciascuno in tre sezioni.

Seguirà un evento finale all'aria aperta presso il centro didattico Kirecò, con un focus sul canale Lama e sulla sua storia. In tale occasione i ragazzi saranno invitati a osservare e fotografare.

Ai ragazzi si parlerà di come la vivibilità della loro città e dei territori limitrofi passi attraverso la cura del territorio. Cura che significa sicurezza idraulica, e che ha come effetto secondario, ma fondamentale per la biosfera, quello di portare in ambiti fortemente antropizzati elementi di naturalità. Ecco quindi che la Lama, antico canale di scolo che garantisce la sicurezza idraulica non solo di Ravenna, ma anche delle campagne, entra in città con la sua bellezza, il suo habitat, la sua funzione di “fiume cittadino”.

Sulla lama si farà una escursione dove si imparerà a “guardare” in modo consapevole: quale modo migliore se non attraverso un obiettivo? Gli operatori inciteranno i ragazzi a guardare, osservare e fotografare. E li sfideranno in un contest fotografico su un “mezzo” a loro familiare: INSTAGRAM

In primavera un evento finale premierà gli scatti migliori.

 Lunedì 4 marzo una conferenza stampa ha promosso le attività culturali e sportive di Trail Romagna, dando ampio risalto al percorso nelle scuole e ai primi incontri in classe svolti. Vi ha preso parte Elisa Renda in rappresentanza dello staff di conCittadini.

 

 Di seguito le attività didattiche sviluppate coi ragazzi dentro e fuori i plessi scolastici:

Data 28 febbraio 2019 c/o Aule Plesso Didattico Montanari

 Incontro con i docenti coinvolti nell’iniziativa per illustrare e condividere le azioni e le finalità del progetto con interventi mirati all’approfondimento prima storico e poi lo sviluppo idrografico e attuale con contest finale

 

Marzo  4-6 c/o Aule Plesso Didattico Montanari

Angela Izzo, guida turistica, ha parlato degli aspetti storici delle acque di Ravenna, di come l’acqua nel tempo abbia condizionato l’organizzazione dei luoghi dove le comunità vivevano, di come abbia plasmato e quasi disegnato, nei secoli, la città

Guida Turistica accreditata e Associata TrailRomagna IZZO ANGELA:

Ha effettuato tre interventi c/o la scuola Montanari, in tre classi di sezioni diverse:

lunedì 4 marzo: 2 B

Mercoledì 6 marzo: 2 D e 2 E

Per affrontare il tema “Ravenna città d’acque” siamo partiti da un’immagine molto efficace di Ravenna antica eseguita da Padre Coronelli (Venezia, 1650 – 1718) che soggiornò a Ravenna e disegnò, tra l’altro, importanti carte geografiche. Durante il suo soggiorno, disegnò una cartina di Ravenna antica prendendo spunto dall’opera Geografia del geografo greco Strabone vissuto a cavallo tra 1 secolo a.C. e 1 secolo d.C. secondo il quale “Delle città situate fra le paludi la maggiore è Ravenna, costruita interamente in legno e attraversata dall’acqua: vi si circola perciò su ponti e su barche …”

 

L’intervento ha poi approfondito le diverse tappe della storia di Ravenna:

- dalla nascita della flotta pretoria Classis, voluta da Ottaviano Augusto qui a Ravenna grazie alla sua posizione strategica protetta ad est dal mare e ad ovest dal sistema lagunare alla costruzione della fossa Augusta che collegava la zona di Classe con la città di Ravenna per arrivare fino al Po’.Il successivo trasferimento della flotta e la decadenza del porto.

 

- la sua posizione strategica che ha fatto si che diventasse capitale dell’Impero romano d’Occidente nel 402 con l’imperatore Onorio. Impero che proprio a Ravenna nel 476 si concluderà per mano di Odoacre, re degli Eruli, che spodesterà l’ultimo imperatore Romolo Augustolo.

 

- Il successore di Odoacre, Teodorico, avrà il pregio di far convivere in una stessa città due religioni diverse: cristiani “ortodossi” e ariani.

 

- il periodo dell’esarcato bizantino che ci ha lasciato due magnificenze: la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.

 

-La fase cruciale della sistemazione idraulica della città si avrà solo verso la metà del 1700 con la diversione dei fiumi Ronco e Montone che scorrevano sotto le mura difensive della città e puntualmente la allagavano. La più importante di questa alluvione si ebbe nel 1636 e una targa in Via Salara ci ricorda questo episodio.

Sempre in questo periodo venne costruito il Canale Candiano – il cui vero nome sarebbe Canale Corsini perché voluto dal Cardinale Corsini, poi papa Clemente XII)  e con il quale si fa riferimento al canale navigabile che collega l’abitato cittadino al mare (distante circa 8 km) e che costituisce parte del porto commerciale e industriale nonché darsena di città.

 

Questo percorso storico ha evidenziato come l’acqua, nel corso dei secoli, abbia condizionato, plasmato e modificato la conformazione della città, disegnandola e ridisegnandola grazie allo scorrere delle sue acque.

 

 

Marzo  11-13 c/o Aule Plesso Didattico Montanari

Laura Prometti, geologo e responsabile della comunicazione del CBR,ha raccontato come 2000 anni fa il territorio di Ravenna era in gran parte coperto da valli e dalle inondazioni e di come la bonifica a partire dal XIII secolo - epoca comunale- abbia cambiato i territori che circondavano la città. Particolare focus sulle grandi bonifiche per colmata del ‘500 e del’600 che hanno creato l’asseto moderno della pianura ravennate e sulla storia dei fiumi Ronco, Montone e Lamone, che furono spostati deviati nei secoli da uomini, veri e propri domatori di acque.

Sono state mostrate mappe con evidenziate le antiche linee di costa e le aste dei fiumi che prima delle bonifiche si perdevano, spagliavano nella pianura senza sfociare a maree più volte spostati, a opera dell’uomo, nel corso dei secoli.

È stata raccontata la storia del Ronco e Montone che fino a metà del ‘700 abbracciavano la città, unendosi a est di Ravenna nei Fiumi Riuniti che,prima del 1563, sfociavano a Porto Fuori e poi,fino al 1739, a Punta Ravenna, ora Punta Marina.

L’assetto attuale venne dato dal Cardinale Alberoni quando decise di unire i due fiumi a monte della città, liberandola dall’abbraccio delle inondazioni. L’unione dei due fiumi in localitàSan Marco fu resa possibile da una Chiusa di regolamentazione del salto idraulico del Montone rispetto al Ronco.

E’ stata raccontata altresì la storia della Lama, antico canale di scolo, garantisce la sicurezza idraulica non solo di Ravenna ma anche delle campagne che dalla periferia di Forlì arrivano fino a noi, entra in città con la sua bellezza, il suo habitat, la sua funzione di “fiume cittadino”  e sfocia nel Candiano (Darsena).

Altro racconto affascinante è stato quello del Fiume Lamone la cui Rotta ad Ammonite, nel 1839, fu utilizzata per bonificare le paludi a nord di Ravenna. Terminata nel 1957fu l’ultima grande bonifica per colmata della pianura romagnola.

Non solo storia ma anche l’attualità della sicurezza idraulica: è stato illustrato il sistema di bonifica e come opera per tenere asciutti terreni che naturalmente sarebbero paludosi.

Durante la lezione si è parlato di “paesaggio culturale” della bonifica in quanto il paesaggio che oggi possiamo ammirare è artificiale, risultante dalla incessante opera dell’uomo che nei secoli ha domato territori difficili per abitarli e renderli produttivi attraverso la bonifica: scolo dei terreni dalle acque, moltitudine di manufatti idraulici che imbrigliano il territorio per rendere coltivabili i campi, opere irrigue per renderli produttivi.

Storia, sicurezza idraulica, natura “artificiale”, biodiversità = fruizione

Matilde Stolfa, Architetto e fotografo, ha parlato di  linguaggio visivo attraverso l’analisi di fotografie di gradi fotografi paesaggisti. Vedere e non guardare distrattamente per conoscere e capire il territorio in cui viviamo. Lezione visiva su come grandi fotografi hanno osservato e interpretato il paesaggio.,.......ha lanciato una sfida: un contest fotografico su instagram

 

28 Marzo 2019 Escursione sul canale lama :

Obiettivi:

-         Conoscenza della storia delle acque della città di Ravenna

-         Conoscenza e riflessioni sulla situazione attuale dei corsi d’acqua di Ravenna e loro gestione .

-         Imparare ad osservare il territorio e contest fotografico

presenti oltre 80 alunni con i relativi insegnanti del plesso didattico Montanari: in trekking urbano abbiamo accompagnato con la presenza del Presidente Ciro Costa, del collaboratore Giulio Bagnara  e le nostre 3 guide relatrici il gruppo sugli Argine dell’antico Scolo La Lama, con varie soste e spiegazioni che ha ripercorso le indicazioni che i ragazzi hanno ricevuto in aula.

All’arrivo a Kirecò  (Cooperativa Sociale ONLUS si occupa di promuovere servizi per la sostenibilità ambientale e sociale. Attività per persone, imprese e territori).i ragazzi si sono rifocillati e abbiamo spiegato in “campo” le dinamiche del contest fotografico e indicato le modalità di scelta per ogni classe  di una foto più rappresentativa del percorso intrapreso.

La Premiazione ufficiale del contest fotografico sarà effettuata nel mese di maggio o inizio giugno con revisione in aula dei lavori presentanti per analizzare e capire pregi e difetti, per una  migliore consapevolezza dell’utilizzo dell’attività fotografica  utilizzata.

Azioni sul documento