Pace Lavoro Sport per convivere insieme

Diritti, Legalità

Soggetto coordinatore: Istituto di Scienze dell’Uomo di Rimini


Rete: I.S.I.S.S. Einaudi Molari di Rimini, Ass. Il Borgo della pace di Rimini, Centro Aiuto alla Vita di Rimini.

Il progetto mira a educare alla cittadinanza responsabile, al confronto con la diversità per costruire convivenza civile nel diversi ambienti di vita. In funzione del coinvolgimento attivo degli studenti si realizzano eventi cittadini per far riflettere, impegnarsi ed essere solidali per costruire convivenza e pace.

OBIETTIVI:

- rispetto ai tre temi della pace, lavoro e sport far emergere l'esperienza vissuta e le percezioni degli studenti;
- approfondire, conoscere e valutare i contenuti emersi attraverso le conoscenze disciplinari e il confronto con esperti/testimoni sia in classe che in eventi cittadini;
- sperimentarsi e realizzare azioni in cui le differenze anche culturali e religiose sono uno strumento efficace e importante per conoscersi e convivere
insieme;


METODOLOGIE:
- Lezione/dibattito
- Laboratorio/ricerca-azione
- Apprendimento cooperativo/educazione tra pari.


 

SVILUPPI PROGETTUALI:

È stata realizzata la formazione teorica ed esperienziale con gli studenti delle tre classi terze dell' I.S.I.S.S. Einaudi Molari di Rimini.

Il progetto volendo valorizzare le discipline e competenze degli studenti, durante la formazione con gli esperti ed enti impegnati su intercultura e accoglienza, ha sviluppato tematiche quali quella dei diritti umani, i principi riconosciuti e declinati nella Costituzione italiana, lo sviluppo delle competenze di cittadinaza attiva, il rispetto delle differenze per la convivenza, le modalità per il dialogo e la comunicazione interculturale.

Gli elementi sviluppati durante gli incontri a partire dagli interessi degli studenti sono stati relativi alle discipline di studio quali diritto, tecniche della comunicazione, insegnamento della religione, letteratura, storia.

In funzione del confronto in classe, si è delineata una mappa degli indicatori per un dialogo interculturale e interreligioso. Gli studenti hanno poi messo in pratica quanto appreso con incontri di conoscenza reciproca e interscambio con i richiedenti asilo aiutati dalle Cooperative sociali CAD e Cento Fiori in funzione della loro storia personale, identità, valori declinati in contesti quali la società, il lavoro e lo sport/giochi.

A questo riguardo si elaborato una traccia per facilitare la comunicazione e sviluppare i temi con alcune domande aperte.

Si è proposto al pomeriggio un approfondimento anche con studenti di altre scuole quali il Liceo delle Scienze Umane G.Cesare-Valgimigli e il Liceo scientifico Volta-Fellini.

il tema è stato "CITTADINANZA INTERCULTURALE. Conoscersi, incontrarsi e impegnarci insieme".

I Temi trattati sono stati:
- Come organizzare un evento interculturale?
- Casi di studio ed esempi di rassegne
- Sperimentazione laboratoriale per prossime iniziative cittadine
- Incontro con enti che accolgono, aiutano e migranti.

Si è dunque focalizzata l'attenzione sulle caratteristiche degli eventi interculturali, l'individuazione obiettivi "comunicativi", un ipotesi strutturata (individuare obiettivo macro, focus, target).

Inoltre come progettare una strategia comunicativa (sempre sull'ipotesi simulata da loro), simulazione di lavoro in team e possibile definizione di un flyer.

Si è presentata la sede attività svolte dall'Istituto di Scienze dell’Uomo di Rimini tra cui la scuola di filosofia orientale e comparativa, oltre alla possibilità di usufruire della della biblioteca all'interno per ricerche, letture e conoscenza riviste dedicate ai temi in oggetto al progetto.

Con gli studenti si ritene di realizzare attività durante la rassegna di iniziative di Interazioni 2019 dedicato ai temi dell'intercultura, inoltre vista la provenienza di alcuni studenti di presentare la propria esperienza durante la Festa per l'amicizia tra i popoli per un mondo unito che si terrà nel Comune di Verucchio il 9 giugno pomeriggio.

Il progetto Pace Lavoro Sport per convivere insieme promuovendo le competenze di cittadinanza attiva richiede il protagonismo degli stessi giovani che ne sono i destinatari. Ciò ha richiesto la ricerca di partner nei territori presso cui vivono affinché oltre agli incontri a scuola e attività pomeridiane proposte, potessero coinvolgersi in zone prossime dove vivono. In questo consiste l'iniziativa presso il Comune di Verucchio come quelle che si terranno nel Comune di Rimini. Nel confronto con gli studenti è emersa l'opportunità di poter presentare il progetto e l'esperienza educativa e di incontro con i migranti in un cineforum durante la rassegna di Interazioni 2019. Gli studenti si faranno promotori degli eventi non solo verso gli altri compagni di classe o dell'istituto, a anche con i conoscenti e in genere la cittadinanza diffondendo il volantino-programma che li riguarda. 

Oltre a presentare la propria esperienza si chiederà di partecipare ed esser guida per delle mostre nel museo della città e in altri luoghi disseminati che raccontano dell'Africa e dell'India, delle storie di tante persone come dei loro territori, delle culture e tradizioni, oltre all'attualità geo-politica. Di fatto il progetto si caratterizza come una ricerca- azione che coinvolge la comunità, le istituzioni e le persone, inclusi i richiedenti asilo. Lo sviluppo organizzativo e la collaborazione con i docenti richiede tempo al fine di non rendere episodiche le iniziative che si realizzano oltre ad esser motivo di conoscenza e oggetto delle proprie discipline insegnate. Il formatore e coordinatore Carlo Pantaleo ha svolto questo compito di intesa con i docenti, gli enti del territorio e gli educatori che hanno accompagnato i migranti. 

Sul fronte educativo emerge come si cerca di tenere in equilibrio la fragile funzione di riconoscimento dell'altro e l'apertura attinente alla formazione identitaria-relazionale affinché evolva verso un capacità etnorelativa, capace di comparare e riconoscere ciò che di positivo emerge per la convivenza comunitaria. Nel percorso formativo si è partiti dalle domande esistenziali e di senso dei giovani e della loro proiezione verso il futuro e la società che vorrebbero. Si sono ascoltati e condivisi i bisogni, le istanze oltre alle modalità realizzative del progetto, ma anche le tante possibilità di conoscenza e impegno per poter convergere su alcuni eventi finali seppure a fine anno scolastico.

Anche nella relazione con l'altra persona diversa, seppure si sono offerti approcci empatici di relazione, non è stato facile relazionarsi, ma attraverso delle attività interattive e lo schema di intervista si sono avuti dei validi supporti raccontando il difficile viaggio svolto dai migranti, le fatiche, le illusioni a partire dal proprio contesto. Gli studenti hanno scoperto come la diversità sia una ricchezza oltre a similitudini con la propria condizione giovanile, vista peraltro la poca differenza di età con diversi dei giovani migranti incontrati.

Riguardo le culture altre si sta valutando anche un possibile evento a giugno di letture pubbliche e racconti da condividere con la città e gli stessi migranti. 

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